Una camera accogliente

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Stiles aveva deciso di rinnovare la sua stanza e dipingere le pareti

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Stiles aveva deciso di rinnovare la sua stanza e dipingere le pareti.

Aveva disegnato sui muri tantissimi alberi, ma per colorarli aveva chiesto aiuto a Derek che non si era tirato indietro in fin dei conti dormiva un po' troppo spesso con il ragazzo.

Il loro lavoro durò svariate ore, ma alla fine rimase solo da dipingere il battiscopa.

Stiles, però, si faceva violenza per evitare di saltare addosso al lupo che per il troppo caldo si era tolto la maglietta.

Si misero a dipingere quell'ultimo pezzo, ma scivolando, Stiles, si ritrovò disteso sul corpo del lupo che lo baciò senza pensarci due volte. Il ragazzo spinse il bacino contro il suo soffocando un gemito contro quelle labbra che non aveva smesso di baciare e mordicchiare.

Lo sceriffo sentendo un po' troppo rumore al piano di sopra decise di andare a controllare e varcata la soglia osservò i due perplesso: «Cosa state facendo?»

«Dipingiamo il battiscopa, ma sono scivolato cadendogli sopra» ammise Stiles mettendosi in ginocchio sul pavimento passandosi una mano sulla fronte sudata.

L'uomo si guardò attorno osservando le pareti: «Perchè questo motivo?»

«Per Derek» rispose Stiles senza giri di parole.

«Continuate allora» disse lui lasciando la stanza poco dopo sapendo bene il motivo per cui il figlio stava facendo tutto quel lavoro, infatti, spesso aveva visto il ragazzo entrare in casa dalla finestra per poi addormentarsi accanto a lui.

Non sapeva, però, che anche il soffitto era stato dipinto con della vernice fluorescente che avrebbe brillato una volta spenta la luce.

Terminato quel loro lavoro si fecero una rapida doccia per cancellare la fatica ed andarono a cenare dato che ormai era molto tardi.

Lo sceriffo osservò Stiles sonnecchiare contro la spalla del lupo che notandolo sorrise e lo prese in braccio alzandosi tranquillamente: «Buonanotte...»

«Notte» rispose lui tranquillamente.

Una volta entrati in camera adagiò Stiles tra le coperte e lo raggiunse poco dopo stringendolo tra le sue braccia per proteggerlo addormentandosi anche lui alcuni minuti più tardi sentendosi in qualche modo a casa.

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