Capitolo 43

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Bakugo stringeva nel proprio palmo destro l'arma con cui avrebbe posto fine ad ogni sofferenza altrui, mentre con il polso, di quella sinistra, asciugava quelle fastidiose lacrime le quali non erano solito versare.

Non aveva perso Kirishima, per il semplice motivo che suo non lo era mai stato, che tutto ciò che furono, non fu che inganno e tradimento, ma dolore e sofferenza laceravano il proprio petto come lame incandescenti.

E vi ci volle tale delusione, ci volle Eijiro, a indebolire quell'animo ardente che mai crollava, che mai si estingueva, del giovane Bakugo.

Un colpo di pistola e fece cadere un'altro uomo.

Solo in quel momento, si rese conto di essere divenuto un assassino, non ebbe esitazione, non ebbe rimorso, quando premette il grilletto e privò ad essi della vita.

Ma non per quei pensieri, si placò.

Procedette la sua scia di devastazione e cadaveri, mentre i colpi divenivano polvere nelle carni dei suoi nemici.

Raggiunse una porta, comprendendo fosse la decisiva, quella che nascondeva alle sue spalle Tomura, spalancandola scorse codesto accompagnato da entrambi i bodyguard che, precedentemente, lo avevano pestato a tal punto da fargli credere una saggia decisione lanciarsi da una finestra.

Mirò, con l'arma, ma alcuna pallottola uscì dalla canna della pistola, cogliendo impreparato Bakugo, il quale venne afferrato rapido dal collo, con il palmo destro del gigante corpo della guardia di Tomura.

Katsuki percepì i propri piedi staccarsi dal suolo, non riuscendo a trovare aria per i propri polmoni, battendo dei disperati pugni al petto del suo aggressore.

"è un piacere vederti" rise, Shigaraki "non pensavo mi avresti procurato tutti questi imprevisti" agitò il polso, sorvolando sulla faccenda "ma il lato positivo, è che metteremo fine a tutto ciò" sorrise "non è forse così?" chiese, cosciente del fatto che il giovane stesse soffocando.

Il volto di Bakugo divenne violaceo, le proprie forze abbandonavano i sistemi del suo corpo, mentre con un'ultima speranza, allontanò la mano destra dal robusto petto dell'uomo, portandola dietro la schiena, sfilandovi, da una custodia nascosta all'interno del bordo del pantalone, un pugnale dalla lama seghettata.

Con le ultime risorse, affondò il freddo metallo nelle carni della guardia, facendogli perdere la presa sulla sua gola, permettendo al biondo di riprendere a respirare, tra un affanno e l'altro.

Bakugo si precipitò ad agguantare l'impugnatura dell'arma da taglio, estraendola dello sterno dell'uomo, con entrambe le mani, portandola oltre il capo, per procedere a colpire, più e più volte, il corpo, avvolto da sangue caldo, steso al suolo.

A denti stretti, e il viso sporco del liquido denso e scarlatto dell'altro, si rimise in piedi, osservando come il compagno, di colui che pallido giaceva a terra, lo stesse per caricare alle spalle.

Con un movimento rapido, rischiando di poter perdere le sue opzioni, si voltò, tenendo la lama rivolta alle sue spalle, mentre con un gesto lesto del polso, lanciò il pugnale, il quale terminò per affondare nella pelle morbida e indifesa della gola.

A fiato corto, Bakugo, rivolse lo sguardo a Tomura, feroce, con le iridi rubine pronte a scorgere il corpo privo di vita del presente.

"se io muoio" tentò di proteggersi con parole che Bakugo non udì, precipitandosi ad afferrare l'impugnatura dell'arma da taglio, con il desiderio ardente di porre, a tutto ciò, una fine.

A grandi e rapide falcate raggiunse Shigaraki, alzando il braccio, pronto a colpirlo, pronto a ferire e tagliare quelle carni che tanto desiderava svanissero e implorassero pietà, ma Tomura lo afferrò per il polso, placando il movimento di Bakugo, il quale procedette ad afferrarlo per la gola, con occhi iniettati di rabbia e collera.

A palpebre spalancate, Shigaraki, tentò di proferir parola "se muoio" sorrise, beffardo, nonostante la situazione.

Notando quel sogghigno, Katsuki batté il capo di egli contro le mura della stanza, mentre questo non perse mai presa dal suo polso.

"dovresti deciderti a crepare" strinse i denti, Bakugo, affondando il pollice nella gola dell'altro "non hai seconde opzioni da valutare" informò il condannato, Katsuki.

"io ho sempre" e la porta venne spalancata "opzioni da valutare" e il corpo di Kirishima venne gettato al suo interno.

Bakugo osservò il rosso con il filo dell'occhio, individuando che qualcosa, in quella situazione, non stava andando come da egli previsto.

Alle spalle di Eijiro, vi vide comparire l'ufficiale della polizia investigativa, il quale lo afferrò rudemente per le ciocche scarlatte, facendolo chinare in ginocchio al suolo, mentre portava il volto del giovane all'indietro, tirandogli i capelli.

"non hai avuto la fortuna di osservare il tuo amico Kaminari Denki soffrire" Tomura parlò "ma vedrai il ragazzo che ami morire" terminò.

Enji Todoroki portò la propria pistola sotto il mento di Eijiro, mentre questo, dal volto martoriato, avvolto da lividi e graffi, non aveva occhi che per Bakugo.

Amo la suspence

Spero vi piaccia ♡ al prossimo capitolo

No type // KIRIBAKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora