Capitolo 1

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Capitolo 1. Il compleanno di un principe.

Era un giorno di festa nel regno di re John.

Diciotto anni prima era nato il principe Dean.

Quel giorno si festeggiava il diciottesimo anno del principe.

All'ingresso del castello, un araldo annunciava solennemente i nomi dei nobili e dei cavalieri che quel pomeriggio andavano a rendere omaggio al principe.

Il re John, la regina Mary e il giovane principe Dean accolsero i sudditi nel grande salone del castello, che per l'occasione era illuminato a festa.

Accanto ai due sovrani il principe sembrava leggermente annoiato.

Non poteva proprio soffrire quelle assurde feste al quale erano invitati vecchi decrepiti con il quale non aveva a che fare e stupide principesse oche che lo irritavano con la loro vocetta e i loro complimenti fasulli quanto la loro bellezza.

L'araldo alla fine annunciò: «Le Onorate Eccellenze: i tre maghi buoni!» si prese un attimo e disse ancora: «Signor Sam, signor Bobby e signor Adam»

Una pioggia scintillante annunciò il loro arrivo davanti ai sovrani.

Dean ne rimase sorpreso per un attimo, era certo che quei tre si fossero presentati anche a tutti gli altri suoi compleanni, ma non ci aveva fatto mai molto caso.

I tre si inchinarono all'unisono dicendo semplicemente: «Maestà!» subito il loro sguardo si posa sul principe e insieme ribadiscono: «Oh, che tesoro!» una vena pulsò sulla fronte del principe, fece per ribattere, ma Sam disse ricomponendosi: «Ciascuno di noi potrà regalarti una virtù, ma una soltanto. Né meno né più!» per un attimo agitò la bacchetta magica dicendo: «Principe, il mio dono sarà la bellezza» il principe subito pensò: Sono già bello di mio, ma un po' di bellezza in più non guasta mai.

Mentre Sam pronunciava quelle parole un bagliore argenteo avvolse il giovane principe.

Poco dopo fu il turno di Bobby: «Giovane principe il mio dono è quello del canto! Tu avrai una bellissima voce per poter cantare le melodie più soavi!» uno strano sorriso apparve sul volto del principe, mentre una melodia dolcissima si diffonde in tutto il salone.

Gli ospiti rimasero in silenzio osservando il lavoro dei maghi, ma appena arriva il turno di Adam un lampo di luce rossa accecante fa sussultare tutti i presenti e tra folate di vento impetuoso fa la sua apparizione Crowley, lo stregone cattivo.

Il re delle tenebre è interamente vestito di nero con uno stranissimo capello che gli copriva la testa ornato di enormi corna.

Un mormorio d'agitazione corse tra i presenti, poi la voce dello stregone fece zittire tutti quanti: «Ma che splendida adunanza, re John» sorrise maligno e disse ancora: «Nobili, cavalieri, reali! Mancavo soltanto io. Mi ha addolorato moltissimo non ricevere l'invito»

Adam sbottò infastidito da quell'interruzione: «Non eri per niente gradita!» Crowley ignorando le sue parole riprese il suo discorso: «Che situazione imbarazzante! Peccato credevo fosse una mia svista. Se è così, sarà meglio che me ne vada. Non preoccuparti, non vi serbo rancore, ma prima di togliere il disturbo, miei cari sovrani voglio porgere anch'io un dono al principe. Mi sembra giusto, non vi pare?» così dicendo si avvicinò con sguardo malvagio al principe.

Nella sala regnava il silenzio assoluto, tutti i presenti erano terrorizzati e impietriti, temendo di sentire quale fosse il dono di Crowley per il principe.

La regina impaurita, si precipitò davanti al principe. Dean stanco dell'iperprotettività della madre con delicatezza la spostò. Crowley alzò un sopracciglio perplesso e disse: «Principe prima che tu compia il tuo ventesimo anno di vita ti ferirai con un fuso e morirai!» la risata dello stregone malvagio riempì l'aria mentre una luce rossa avvolgeva il principe.

Poco dopo Crowley sparì avvolto dalla stessa luce rossa con il quale era comparso.

Le guardie rimasero immobili con le lance a mezz'aria.

Ma Adam che non aveva ancora offerto il suo dono al principe si fece avanti: «I poteri di Crowley sono troppo forti, perché io possa annullare il suo maleficio. Tuttavia, lo posso mitigare» alzando la bacchetta magica disse: «Principe, se la profezia si avverasse, non per questo morirai, ma nel sonno tu cadrai, e il sonno cesserà, se l'amor ti bacerà!» molte delle principesse serene guardarono Dean sognanti, ma non sapevano che il ragazzo aveva ben altri gusti. 

The Beauty asleep in the WoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora