Scrivilo con due L

Capitolo 1

3:50AM
È notte fonda.
Non riesco a dormire.
Il buio mi fa pensare troppo per poter riposare; sospiro e a malavoglia mi alzo accendendo la luce. Vado in cucina prendendo la bottiglia di vodka a metà e le mie inseparabili sigarette.
Prendo una penna e un foglio per poi andare in balcone sedendomi a terra appoggiato al muro.

Bevo qualche goccio della bevanda alcolica e mi accendo una Marlboro, faccio qualche tiro e poi inizio a scrivere senza sosta.
È l'unica cosa che mi calma quando sto in paranoia la notte, quando sento le voci dentro la mia testa, quando vedo quelle dannate ombre attorno al mio letto.
Inizio a rappare quelle poche righe che ho scritto:

Voci spettrali sussurrano in coro parole che io non capisco
Sono loro che scrivono il disco
Sento solo che mi dicono che io sono il nuovo Gesù Cristo
E parlerò a tutta la gente di tutte le cose
tremende che ho visto

Faccio un altro tiro di sigaretta e sbuffando scolo quel poco di vodka che è rimasta.
Guardo il cielo stellato e mi ritrovo a pensare sempre alle solite cose, le voci nella mia testa aumentano il volume alimentando i miei pensieri.
Non puoi continuare così. Diciamo insieme.
Ma diciamo chi? Ci sono solo io, cazzo.
Chiudo gli occhi e mi addormento di botto.

11:00AM
Driin Driin
Apro gli occhi di scatto sbottando.
Che cazzo ci faccio in balcone? Ah si.
Mi stiro i muscoli velocemente e prendo il telefono rispondendo.
«Fratè dove minchia sei? Ti stiamo aspettando da mezz'ora.» dice una voce maschile, probabilmente di Tahir, il filmaker.
«Cazzo! Tra poco sono lì.» dico per poi attaccare.
Esco di casa mettendomi in macchina e partendo a tutta velocità verso Ostia Lido.

Oggi dobbiamo girare il video di "Amore per favore resta" sarà una grande sorpresa per tutti i miei fan, lo desideravano così tanto.
(ah regà magari, noi però ci speriamo.)

Parcheggio e scendo dall'auto andando verso tutti i ragazzi della produzione.
Vado a cambiarmi mettendomi la mia felpa arancione, degli skinny militari e gli scarponcini neri per poi tornare sul set.
Non sapevo quale fosse l'attrice che avrebbe interpretato la tipa, ho fatto scegliere tutto a Tahir.
Vado da lui e mi indica cosa devo fare; dopo la spiegazione chiama una ragazza bionda, con un fisico assurdo e degli occhi ancora più assurdi.
«Uhm, io sono Jessica con la J..e bhe...uhm interpreterò la ragazza.» dice molto impacciata.
Cazzo, anche la voce è pazzesca.
Perché sto pensando queste cose?
È una semplice ragazza, niente di particolare.
«Ciao Jessica con la J, presumo che già sai chi sono io, perciò iniziamo.» dico freddamente.

Iniziarono le riprese, e dopo un'oretta e mezza finirono.

13:45
Stranamente avevo una fame incredibile, stavo per montare sulla mia auto per andarmene quando Jessica si mette davanti a me.
«Grazie per tutto.» dice tutto a un fiato.
«Di cosa?» dico spazientito e affamato, non ricordassi di aver mai fatto piaceri a questa ragazza.
«Di tutto, senza la tua musica probabilmente sarei morta. E sto dicendo sul serio, con le tue parole mi hai salvata da tante cose, mi hai dato la forza di affrontare le cose e sputare in faccia alle persone.» dice con un sorriso finale.
Puttana che sorriso.
Scuoto la testa cacciando via quel pensiero, le sorrido, e per la prima volta dopo un bel po' di tempo, era un sorriso sincero.
Anche se pensandoci bene era bizzarro che io riuscissi a far andare avanti le persone, quando il primo a non riuscire ad andare avanti ero io.
Il sorriso svanisce in fretta e la sorpasso.
«Grazie a te. Devo andare.» dico e salgo in macchina.
Abbassa lo sguardo e mi saluta con la mano.
Parto a tutta birra ritornando a casa mia.

La fame mi è svanita d'improvviso.
Cazzo, non riesco a smettere di pensare a Jessica con la J.
Alzo la musica al massimo, una volta funzionava a far abbassare il rumore dei miei pensieri ma a quanto pare, hanno imparato a essere ancora più forti.
Sospiro.
Voglio solo portarmela a letto, ecco tutto.