Capitolo 13

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23:45
Mi risveglio in un letto sconosciuto di una camera in penombra.

La testa mi fa male da impazzire e le nocche della mia mano destra sono intorpidite.
Faccio fatica a mettere insieme i pezzi ma le voci mi aiutano.

Non ti ricordi Giorgio?
Ancora una volta hai rovinato ciò che più amavi.
Rimarrai solo.

Mi alzo di colpo dal materasso e subito la stanza inizia a girare velocissimo come le immagini nella mia mente: Giulio e Jessica che si baciano, il mio pugno che colpisce la ragazza e le lacrime intrise di sangue.

Cado in ginocchio senza energie ed un urlo sconfitto esce dalla mia bocca.

Un ragazzo solca la porta e mi aiuta a rialzarmi.
Non riesco a capire chi sia, la mia vista è appannata.
«Oi fra, come stai?» Mi domanda e subito capisco che si tratta di Yoshimitsu.
«Lei dov'è? Dimmi che sta bene per favore.» Gli chiedo con voce supplichevole.
«È in ospedale con una ragazza dello studio che si è offerta di accompagnarla» risponde in un sospiro «le hai rotto lo zigomo sinistro, l'hanno operata nel pomeriggio ed è già qualche ora che sta dormendo.»

La mia gola è diventata incredibilmente secca e non riesco a professare una parola, le lacrime scendono senza sosta.

Complimenti, hai fatto centro.
Le hai distrutto il futuro che sognava.

«ZITTE!» Urlo inferocito tra i singhiozzi mentre i pugni colpiscono la parete che mi trovo davanti. Matteo mi blocca da dietro con forza cercando di tranquillizzarmi.
Mi trascina in bagno dove mi risciacqua e medica le mani.
Lo seguo in cucina dove mi prepara una tisana accompagnata da qualche dolce ed una sigaretta.
«I dottori hanno detto che le rimarrà solo una piccola cicatrice e che in questi giorni potrà ritornare a casa.» Dice guardandomi un po' sconcertato.
«Non mi vorrà più vedere...» sussurro spaventato.
«Vedrai che le cose si sistemeranno, ci vuole tempo Gio' e ne avete bisogno entrambi.» Le sue parole mi confortano leggermente.

Mi sono ripreso e sto tornando a casa mia.
La notte fredda e buia mi avvolge lasciandomi addosso uno strano senso di piacere.
Spero che Jessica possa capire la rabbia di quel momento e che non volevo assolutamente fare del male a lei.
Arrivo a casa dove mi addormento con la sua immagine stampata in mente.

Mi sveglio dopo qualche ora con le voci di Beatrice e Jessica che rimbombano nella mente.
Nonostante il dolore pulsante cerco di non farmi abbattere dai miei pensieri, mi alzo e prendo il telefono.
Vedo che durante la notte ho ricevuto molte chiamate da parte di Yoshi e Tahir.
Che sarà successo ancora?
Apro un file ricevuto dal mio produttore.
Merda. Il documento mostra molte pagine di giornali che raccontano l'avvenimento.

Ne leggo uno:
«Il noto rapper Mostro aggredisce una ragazza durante le riprese del suo ex collega Giulio Elia Sabatello, in arte Lowlow, che si tratti di una vendetta?
I motivi sono ancora incerti e sospetti, l'unica cosa sicura è che la carriera del cantante non sarà più la stessa.»

Urlo di rabbia e subito una voce mi tormenta.

Non hai rovinato solo il suo futuro ma anche il tuo, combo.

La suoneria del cellulare la zittisce.
«Senti Giorgio dai piani alti hanno detto che per il tuo comportamento dovrai lasciare lo studio, penso che tu abbia visto ciò che scrivono di te» risuona la voce di Tahir dall'altra parte «non vogliono e non possono infangare il nome dell'etichetta, mi dispiace..»

Attacco sconfitto.
Ho perso tutto, poteva andare peggio di così?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 04, 2021 ⏰

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