Capitolo 7

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Restiamo tutta la notte a viziarci con i nostri corpi fino a quando non si addormenta sul mio petto.
Le fisso il contorno del viso, illuminato da quel bagliore di luce del nuovo giorno che entra dalle tapparelle, e inizio a contemplare la sua bellezza.
Quando dorme è così angelica.
E mentre la ammiro, il sonno si impossessa di me facendomi addormentare felicemente.

12:30PM
Sento muoversi qualcosa sotto il mio braccio.
Apro gli occhi lentamente e vedo Jessica alzarsi dal letto.
«Buongiorno.» Sussurro alzandomi a sedere.
«Buongiorno a te» mi risponde con voce calma e roca. «Hai dormito bene?»
«Benissimo» rispondo «era da tanto tempo che il mio sonno non era così tranquillo.»
Sorridiamo entrambi per poi baciarci dolcemente.
«Oggi devo andare in studio che mettono su youtube il video, vieni con me?» le chiedo staccandomi dal bacio.
Annuisce contenta per poi prendere dei vestiti.
«Vado in bagno e andiamo» e così dicendo sparisce dietro una porta.
Mi alzo e, raccogliendo i miei vestiti da terra, me gli metto addosso.
Dopo un po' Jessica esce dal bagno pronta e così usciamo da casa.

Dopo dieci minuti.

Entriamo nell Honiro e ci dirigiamo verso la sala prove dove ci aspetta tutto lo staff.
Quando entriamo Tahir mi viene in contro con una faccia pallida e preoccupata.
«Che è successo bro?» domando spaventato.
«I-il video è sparito!» dice tutto a un fiato.
«Cosa?! Come cazzo è possibile?» sbraito contro di lui incazzandomi «Ci abbiamo messo tantissimo per prepararlo, e ora mi vieni a dire che è sparito?»
Je mi posa una mano sulla spalla per calmarmi; mentre il filmaker si giustifica.
«Era tutto pronto ma quando siamo arrivati la chiavetta era sparita e i file sul computer principale cancellati.»
Stringo i pugni.
Non può essere vero. Cazzo.
«Se scopro chi cazzo è stato lo distruggo.» urlo guardando tutti male.
«E-ehi..» dice Jessica un po' titubante per poi prendermi dal cappuccio e girarmi verso di lei.
«Guardami e calmati» mi comanda posandomi le mani sul viso e i suoi occhi nei miei.
La guardo intensamente e cazzo pare funzionare.
Quei dannati occhi verdi stanno facendo tacere le urla dei soldati e il rumore delle bombe dentro di me.
Riprendo a respirare regolarmente e finalmente mi calmo del tutto.

Nessun medicinale.
Nessuna pasticca.
Mi son bastati lei e il suo sguardo.
Tutto il resto è taciuto.

«Bravo, non è stato poi così difficile» sorride soddisfatta «dai andiamo a mangiare qualcosa e poi ritorniamo a casa.»
Io annuisco stringendole una mano.

Usciamo dalla sala prove e davanti mi trovo lui.

Lui che ha promesso di esserci sempre e al primo passo falso se ne è andato.

Lui che ha rovinato un pezzo di me.

Per lui ho fatto mille sacrifici.

Gli ho confidato i miei segreti più oscuri e nascosti.

Lui che se ne è andato lasciandomi solo.

Solo con le mie voci.

Lui che fa parte del coro che ho in testa.

Scrivilo con due L Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora