È notte fonda.
Corro verso il suo appartamento più veloce che posso.
Ho bisogno di lei.
Suono il citofono ma non mi apre nessuno.
Tengo il dito sul tasto, fino a quando sento il click dell'apertura del portone.
Corro le scale e inizio a leggere i cognomi sulle etichette dei campanelli.
Trovo il suo nome, la porta è socchiusa.
Entro senza pensarci su e la trovo piangente in un angolo della stanza.
«Jessica» mi avvicino.
«V-vattene!» urla tra un singhiozzo e l'altro.
«Cosa?» domando confuso mentre mi abbasso accanto a lei.
Guardo il suo telefono semi rotto a terra.
Sbarro gli occhi.
Sullo schermo si intravede la foto dove io e Alina ci baciamo.
«Jessica non è come pensi» balbetto mentre gli occhi iniziano a bruciarmi.
«Cosa non è come penso?» alza il viso guardandomi, e quello che vedo è il peggiore degli spettacoli.
I suoi occhi sono rossi dal pianto.
È una pugnalata al cuore.
Lascio andare un lamento.
«Dopo quel bacio, pensavo che almeno un minimo ci fosse fra di noi, ma a quanto pare mi sbagliavo! È solo uno dei miei stupidi film mentali.» dice cercando di asciugarsi le lacrime.
«Ehi..» le poggio una mano sulla guancia «sono le 2 di notte, secondo te se davvero mi piaceva quella ero qua?» La guardo intensamente negli occhi.
Fa per dire qualcosa ma le parole non escono, alla fine fa un segno di diniego con la testa.
«Mi piaci Jessica..» sussurro.
Rimane incredula a guardarmi.
«D-davvero?» domanda con il fiato mozzato.
«Si, fin da subito.» le rivelo avvicinandomi sempre di più al suo corpo freddo.
«E allora perché..» non fa in tempo a finire la frase che le mie labbra sono sulle sue.Poso entrambe le mani sul suo viso per tirarla a me, mentre le nostre bocche continuano a conoscersi; mi mette le braccia attorno al collo e con la sua lingua inizia a cercare la mia.
Si trovano e iniziano a danzare lentamente e dolcemente.
Dopo un minuto, che sembra un'eternità, ci stacchiamo controvoglia.
«Dimmi che non è un sogno, che è tutto reale..» dice con una mano sul mio petto e con una lacrima che accompagna le sue parole.
«Se fosse un sogno non farebbe così male, giusto?» domando mentre le metto una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio.
«Giusto.» annuisce con un sorriso.
Le sfioro il sorriso con un dito e automaticamente sorrido anche io.
«Io ci vivo per questo sorriso.» Mi dice per poi poggiare le labbra sulle mie.
Mi lascio andare anche se in testa le voci mi tartassano.
Le farai male, lei si distruggerà a causa tua.
Un tremolio mi scuote tutto il corpo e mi allontano da lei.
«Sarà tutto così sbagliato, farà tutto così male, ne sei consapevole?» le dico a stento.
«S-si» dice a fatica «ora ti prego vieni qui, sbagliamo insieme, sbagliamo tutto, sbagliamo giusto.»
E così dicendo mi tira a se.•SPAZIO SCRITTRICE•
Scusate se vi ho fatto aspettare molto, ma è stato un periodo abbastanza difficile.
Buona continuazione..❤️
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Scrivilo con due L
FanfictionGiorgio Ferrario, noto come il rapper Mostro. La sua carriera sembra andare magnificamente nonostante i suoi problemi continui. Ma ad un certo punto nella sua vita si presenta una ragazza bellissima; il cantante, convinto di non provare più affett...