Scrivilo con due L

Capitolo 10

Mi sveglio nel mio letto,
la testa mi scoppia e la mia mente è incasinata dai pensieri.
«Ehi» sussurra Jessica alla mia destra, in una mano tiene uno straccio bagnato poggiato sulla mia fronte «prima hai fatto un incubo e hai iniziato a diventare caldissimo, mi sa che hai la febbre.»
Io annuisco lentamente per poi accennare un leggero sorriso.
Era da tanto che qualcuno non si prendeva cura di me.

«Qualsiasi cosa accada sono qui accanto a te» riesco a sentire queste ultime calde parole di Jessica, per poi addormentarmi secco di nuovo.

21:00
Mi sveglio un po' frastornato cercando di rimettere in ordine i ricordi della giornata appena trascorsa, che merda.

Fa male consapevolizzarsi del fatto che la persona che ti ha aiutato a stare a galla adesso è quella che cerca di farti affondare...

Il mio pensiero si rivolge a Jessica e la chiamo nel buio della mia stanza senza però ricevere risposta, così mi alzo svogliatamente e dopo aver acceso la luce noto un biglietto sul tavolo con accanto una canna:
"Buon risveglio, cerca di rilassarti, tua Je' "

Una donna così non bisogna farsela scappare.

O ma sarai proprio tu a farla scappare.

Alzo il volume della musica per poi appizzarmi la canna, azzittendo così la voce nella mia testa.
Noto un sacco di chiamate sul mio telefono da parte di qualche membro dello staff e soprattutto da Tahir, annoiato decido di chiamare quest'ultimo che risponde subito. La conversazione si conclude in cinque minuti,
mi ha detto che sono riusciti a recuperare il video e che domani dovrò annunciarlo insieme all'uscita del nuovo Merchandising.
Cazzo, che bomba! Sono troppo fiero del mio lavoro.

Mando un messaggio a Jessica per ringraziarla e aggiornarla.

Mi sciacquo velocemente per poi prendere la moto e andare a casa del mio produttore, Yoshimitsu.
In lui ho trovato un appiglio, ci troviamo benissimo sia nel lavoro che fuori.
Ho bisogno di sfogarmi con lui sugli altimi avvenimenti accaduti, in particolar modo su Giulio.

Dopo due ore fitte di chiacchiere, sigarette e vino, siamo arrivati alla conclusione che Lowlow si è voluto "vendicare" con quel ridicolo scherzo da bambino per il mio distaccamento e odio nei suoi confronti.
«Sta di fatto che rimarrà per sempre uno stronzo» conclude il mio amico.
Ed io concordo pienamente con lui.

Prima di salire in moto per ritornare a casa tiro fuori il cellulare dalla tasca e mi accorgo che Jessica non mi ha ancora risposto, non sono preoccupato, in fin dei conti doveva essere molto stanca dopo essermi stata dietro per quasi tutto il giorno.
Domani mattina andrò a prenderla per andare a fare colazione e per andare in studio insieme.

Avvio la moto e vado casa.
Nonostante io abbia dormito tutto il giorno, appena tocco il cuscino crollo insieme alle mie ansie ed ai miei pensieri ossessivi.

10:00AM
Sono sotto casa di Jessica da qualche minuto aspettando che lei mi risponda al telefono, dato che non ricevo una sua risposta ed i cornetti stanno diventando freddi, decido di salire usando le chiavi che mi aveva dato.

Apro e noto subito lo stesso disordine che c'è in casa mia: pacchetti di sigarette vuote, bottiglie di alcolici sparse per la stanza, vestiti lanciati alla cieca sui pochi mobili della sala.
In tutto quel caos mi cade l'occhio su una lettera, nello specifico un contratto, riconosco subito che si tratta di una partecipazione ad una sequenza di video musicali con la mia casa discografica.

Ma il nome dell'artista non corrisponde al mio.

«Giorgio aspetta!»

•SPAZIO SCRITTRICE•

Non so se ci sia qualcuno che ancora aspetta di vedere come proseguirà la storia, sono passati due anni, ma se così fosse vi prego di scusarmi.
Ho ritrovato per caso questa storia e così ho deciso di continuarla, sono cresciuta molto ma sono fiera di ciò che ho scritto fino adesso.

Detto questo, spero che possiate continuare ad apprezzare ciò che scrivo. ❤