POV's Damiano
Ebbene si mi ero tenuto lo spartito in modo da poterla rivedere. Con lei ero libero di essere me stesso, il vero me stesso ma di questo avevo paura anche se non volevo ammetterlo.
Andai in camera mia e mi sdraiai sul mio letto assorto dai miei pensieri...
"Cazzo quella ragazza è proprio sfacciata ed è così, così, così bella. Aspe Damià ma che cazzo te pija. Te sei fatto imbambolà da na ragazzina. Cioè so Damiano David e mi devo fa rispettà eppure lei me tiene testa. Ed è così strano. Ma non vedo l'ora di rivederla!"
Presi il suo spartito e lo analizzai: era fantastico la musica era orecchiabile e il testo adatto. Senza volerlo iniziai a canticchiarlo parlava di lei ed era molto bello... Era perfetto per lei.
Mi addormentai pensando alla sua canzone... pensando a lei.
"Cazzo Damià sei proprio fottuto" pensai sorridendo per poi cadere nel mio sonno.~suona la sveglia~
Stranamente ero già sveglio e mi ero fatto già la doccia. Non volevo indossare la solita camicia bianca e i soliti jeans. Aprii l'armadio... Trovai una camicia nera molto attillata e accollata, dei jeans neri, una cintura nera, e una camicia di flanella larga a quadrettoni sui toni dell'arancione e del marrone. Lasciai i capelli sciolti erano stranamente selvaggi ma non mi dispiacevano. Uscii di casa prendendo lo zaino e appena fui abbastanza lontano da casa presi un pacchetto di sigarette afferrandone una tra le labbra, ma prima che potessi accenderla la vidi arrivare verso di me. Mi appoggiai con entrambe le braccia alle colonne dell'ingresso del cancello della scuola accennando un sorriso malizioso sempre tenendo la sigaretta tra le labbra.
-Ei David- disse ridendo -Penso che tu abbia qualcosa di mio-
mi sfidava con lo sguardo
-Ei piccolì- dissi ridendo
-Bel nomignolo- disse con una faccia un po' schifata -Mi stai dicendo che sono bassa?!-
-Bhe di sicuro meglio del tuo, cioè mi chiami per cognome e poi si, sei bassa- dissi scoppiando a ridere e anche lei sorrise divertita.
"E' la prima volta che la vedo sorridere per davvero ed è così buffa, quando sorride le si formano delle piccole rughette intorno alla bocca e gli occhi le si socchiudono, mi fa ridere davvero ed è così carina"
-Mi piace il tuo nuovo look... è così misterioso e ribelle- disse curiosa
-Ti piace?- chiesi
-Certo ti dona- disse con sguardo furbo -Comunque David, dov'è il mio spartito?-
-Tipo questo?- dissi sventolando il foglio
-Sì!- i suoi occhi si illuminarono
si sporse verso di me cercando di raggiungerlo. Io alzai il braccio per non farglielo prendere e lei fu costretta ad avvicinarsi ancora di più. Era tremendamente vicina i nostri nasi quasi si sfioravano, però furba com'era approfittando del momento di distrazione prese il foglio e si staccò e dopo avermi arruffato i capelli, se ne andò.
-Ciao David- disse ridendo
-Ciao piccolì- gridai
"Cazzo piccolì ma che m'hai fatto!"
I miei amici rimasero stupiti dal mio cambiamento
-A Damià ma che t'ha fatto quella ragazza- disse Filippo
-Ma che cazzo vuoi Filo- dissi ancora pensando al sorriso di Elisa -Da oggi comando io-
-Ok,ok amico- disse Filo alzando le mani
-Ora andiamo in classe- dissi avviandomi verso l'entrata della scuola.
"Elisa... giuro che ci riuscirò a rivederti, lo giuro"
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I need you
FanfictionLa storia di due matti... Incontrati per caso... Persi... Ritrovati... che si sono Segnati l'Anima...