Capitolo 4

483 22 0
                                    

POV's Elisa
Avevo avuto la testa tra le nuvole tutto il giorno. Pensavo a Damiano e al suo cazzo di sorriso che gli spuntava quando faceva le sue battute sarcastiche, ai suoi occhi così magnetici e ai suoi capelli così selvaggi.
I professori mi avevano richiamato più volte per il fatto che ero distratta e io altrettante volte gli avevo mandati a fanculo.
Appena finita la scuola mi misi gli auricolari facendo partire la mia solita playlist piena zeppa di musica rock. Dovevo passare a casa per prendere il borsone per andare agli allenamenti. Dopo un quarto d'ora ero a casa. I miei non c'erano mai quindi feci veloce e arrivai in anticipo davanti alla scuola di danza. Sì, io ballo, ma non ballo insieme ad altre ragazze... mi sento strana e non riesco ad esprimermi come vorrei, per quello andavo presto.
Accesi il cellulare e mi ritrovai un messaggio da un numero sconosciuto
-sconosciuto-
Abbella ma te ricordi de me?
-Eli-
Bho, nun penso de conoscerte
-sconosciuto-
Ma come piccolì
-Eli-
David! Allora sei te!
-David-
Ah allora te ricordi hahahah
-David-
Comunque volevo chiederte n'a cosa...
-Eli-
Dimme
-David-
Ce sarebbe n'a festa per Halloween... Te va di venirce?
-Eli-
Si perchè no, mo devo andare... ce se vede David
-David-
Ciao piccolì
Spendi il cellulare
"Quanto me fa ride, è così buffo... Ma che cazzo stai a dì, mica te piace un tipo così... siete troppo simili... Lui egocentrico te pure. Nun può funzionà!" Mi dissi scuotendo la testa per poi raccogliere le mie cose e tornare a casa.
Mancava poco al 31 ottobre ed ora che sapevo che Damiano avrebbe partecipato alla festa volevo stuzzicarlo, quindi chiamai Giuditta l'unica amica che avevo.
Lei era più grande di me andava già all'università ma avevo un bellissimo legame con lei.
La chiamai
-Giù-
-Demme bellina-
-Me dai n'a mano? Devo annà a n'a festa e ho bisogno de esse figa n'a bona vorta-
-Uuuuh ce sta n' pischelletto?-
-Poi te spiego. Te aspetto a casa mia.-
-Ok bellina se vedemo-
Chiusi la chiamata ridendo. Quando arrivai a casa vidi che Giù mi aspettava appoggiata al portone di casa mentre soffiava nuvole di fumo. Con un rapido scatto le rubai la sigaretta dalle labbra
-Bellina ridamme la sigaretta- disse ridendo
-Prima me devi aiutare- dissi prendendole il polso e trascinandola nell'edificio.
Lei si lanciò sul mio letto iniziando a gesticolare animatamente
-Dai famme vedè quanti vestitini sexy hai-disse per poi scoppiare a ridere
Aprii l'armadio e lei impallidì
-solo pantaloni!!!! Ma sei seria mo te presto io qualcosa... Menomale che sono previdente e me so portata un po' de cose- disse alzando gli occhi al cielo per poi estrarre dalla sua borsa un vestito nero, delle scarpe nere con il tacco alto e dei trucchi. Me li porse e io andai a indossarli.
Quando uscii dal bagno lei rimase a bocca aperta
-Eli sei stupenda cazzo-
"Si sono stupenda, ed è la prima volta che mi piaccio davvero... ma a Damiano sarei piaciuta? Davanti a lui non lo avrei mai ammesso, ma si... volevo stupirlo"

CONTINUA...

I need youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora