La principessa e la tartaruga

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Capitolo Sei

La principessa e la tartaruga


<<Oh mio Dio, questa è la cheese-cake alle fragole più buona che abbia mai assaggiato in vita mia!>>

<<Dici così per ogni dolce che mangi, Pam.>>

<<Oh mio Dio, questo è il dolce più buono che abbia mai assaggiato in vita mia!>>

<<Dici così per ogni cosa zuccherata che mangi, Pam!>>

<<Ehi, non rovinarmi il momento!>> Pamela mi punta contro il cucchiaino come se fosse una pistola, le guance rosse per l'euforia che sta provando nell'assaggiare la cheese-cake del ristorante dentro cui ci siamo date appuntamento. <<E' persino più buona di quella che ha fatto Sasha per il compleanno di Luke! Oddio, non dirle che te l'ho detto!>> Aggiunge poi, mentre un lampo di terrore attraversa il suo viso. <<Se scoprisse che ho fatto una simile affermazione me la farebbe pagare cara!>>

Scoppio in una fragorosa risata e addento un pezzo del mio profiterole al cioccolato, mentre la mia amica, ora più felice che mai, continua a divorare il suo dolce. Il volto da bambolotta gonfio, le guance paffute arrossite. <<Grazie per avermi invitata a cena>> aggiunge poi <<e per esserti proposta di offrire tu. Sono a corto di soldi, in questo periodo.>>

Ridacchio ancora una volta, prendendo un sorso di pinot grigio dal mio bicchiere. <<Tranquilla, sono felice di averlo fatto. E' da più di un mese che non ci vediamo, iniziavi a mancarmi.>

<<Oh, mi dispiace>> si pulisce accuratamente la bocca col tovagliolo. <<Lo chef ci dà molto lavoro da fare. E' un grandissimo stronzo.>>

<<Scommetto che dici così solo perché non ti permette di mangiare il cibo avanzato>> commento io, inarcando un sopracciglio.

<<Neanche un bignè!>> si lamenta lei, con sguardo rammaricato. <<Voglio dire, tanto dopo li dovrai buttare, no? Quindi perché non li dai a me, così posso mangiarmeli tutti una volta tornata a casa? In fondo lavoro in quella pasticceria da più di sei mesi ormai, me lo merito! Ma no! Quel brutto vecchiaccio si rifiuta di farmi prendere un piccolissimo assaggio di zucchero!>>

<<Pamela>> la richiamo <<tu hai davvero un problema, con gli zuccheri.>>

<<Mi piacciono le cose dolci, e allora? Non c'è nulla di male!>> si difende immediatamente. <<E poi>> dopo avermi fatto l'occhiolino dà dei piccoli colpi sulla sua pancia, coperta dal vestitino floreale che sta indossando in questo momento <<senza un po' di zucchero non avrei la mia tanto amata ciccia.>>

Un'altra risata scuote il mio corpo, mi passo una mano fra i capelli e osservo i suoi, ancora piuttosto sorpresa. <<Non me lo aspettavo, cos'è questo nuovo look?>> le domando. <<Hai deciso di diventare una trasgressiva?>>

Lei, finalmente, alza lo sguardo dal piatto che ha appena ripulito. Davvero, faccio fatica a inquadrarla, ora che ha drasticamente cambiato il suo aspetto. I suoi capelli lisci, castani e morbidi sono scomparsi, sostituiti, invece, da un taglio a scodella bianco come il latte sulla parte superiore della testa e una rasatura nera come la pece sulla parte inferiore. E la cosa assurda e che questo nuovo look le sta d'incanto, la fa somigliare a una piccola bambola di porcellana innovatrice. <<Oh>> mormora, accarezzando una ciocca con le dita. <<Be', sì, volevo... come dire, cambiarmi.>>

<<E per farlo ti sei tagliata e tinta i capelli?>>

<<Ehi, da qualche parte dovrò pur cominciare, no?>> si stringe nelle spalle e sospira. <<E poi devo dire che mi piace, come look. Qualche anno fa lo avrei odiato, ma ora? Mi sta bene, ci sto bene, va bene. Fine. Punto. Basta domande.>> Torna a puntarmi il cucchiaino contro. <<E tu? Qualche novità da darmi?>>

Mai più CenerentolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora