La principessa e il pacchetto di assorbenti
«No! No! No! Fermati! Non puoi guardare lì! Jack!»
«Non ci posso credere»
«Se non riesci a crederci allora smamma, bello. Non ho tempo da perdere con te!»
«E' la prima volta in tutta la mia vita che vedo una cosa simile.»
«Oh mio Dio, no! No, fermo! Jack, non guardare lì... Dio, è così imbarazzante.»
«Che diavolo? Santo cielo, Anja, da dove diavolo sei sbucata?»
La risata fragorosa di Jack esplode nell'appartamento.
«Puoi andartene, per favore?»
«Te l'ho detto, ho bisogno di te per aiutarmi a comprare il regalo per Jasmine e... cribbio, non riesco a crederci.» Di nuovo, ride.
«Vattene via!»
«Non riesco a credere che tu abbia seriamente messo il pacchetto di assorbenti in frigo» Jack lo tira fuori con un sorriso malizioso e lo lancia in aria per riafferrarlo, neanche fosse una pallina da tennis. «Anja, non mi dirai che oltre che principessina sei anche una pasticciona.»
Le mie guance stanno andando a fuoco. Farsi beccare con il babydoll addosso è già imbarazzante di per sé, ma il permettere a questo australopiteco di constatare la mia grave inadeguatezza a tenere in ordine un appartamento lo è ancor di più. «Ti odio» mugugno disperata, coprendo il mio volto con le mani.
Jack sorride ancora. Sorride sempre, il maledetto. Si sta divertendo da morire nel confermare le sue supposizioni sulla mia totale incapacità di prendermi cura della mia stessa casa senza l'aiuto momentaneo di una domestica.
Dalla soglia della mia stanza sbuca la testa di Papillon il quale, non appena scorge la figura di Jack, inizia a latrare più che mai. Il suo corpicino trema con violenza mentre si fionda sulla struttura imponente del mio ospite indesiderato. Con le zampe, inizia a graffiargli i jeans sporchi e usa la bocca per mordicchiargli le caviglie. Jack, più divertito che mai, si limita a fissarlo con un sopracciglio inarcato. «Quindi tuo fratello si sposa, eh?» domanda a questo punto.
Merda, Aaron mi ucciderà una volta scoperto che ho involontariamente rivelato le sue future nozze all'unico uomo al mondo che vorrebbe incenerire con lo sguardo. «Non sono affari tuoi!» strillo, puntandogli il dito contro. «Te ne devi andare, subito.»
«Molto bene, lo farò. Che peccato, sono piuttosto sicuro che Jasmine sarebbe stata più che felice di sapere che il regalo proveniva anche da te.»
Ugh.
«Si sentirà terribilmente triste, penserà di averti fatto qualcosa che ti ha portata ad odiarla.»
Cazzo.
«Inizierà a piangere e a chiedere "dov'è Anja, Guar? Dov'è Anja?"»
Papillon abbaia di nuovo, Jack lo scansa spostandolo con la sola forza del piede e si avvicina a me. La cicatrice sul suo viso ora è a stento visibile per colpa di questo maledetto sorriso che illumina questa faccia da schiaffi. «E poi, sai, io sono veramente negato con i regali. Li reputo inutili. Ma Anja desiderava così tanto un vestito come il tuo... ovviamente poi finirà nelle mani di tutti, ma almeno una volta voleva provare a capire come vi sentite voi gagi quando indossate qualcosa di alta classe.»
«Ho capito!» esplodo alla fine, incapace di sostenere oltre la situazione. «Ho capito! Ho capito! Va bene, verrò con te! Sei uno stronzo, Jack Valentine! Uno stupido scimmione con demenza senile! Un... un...»
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Mai più Cenerentola
Chick-LitSPIN OFF/SEQUEL de "La custode di cuori" Per leggere questa storia consiglio prima la lettura del suo predecessore: La custode di cuori Sophia King, la principessa. Così è conosciuta da tutti, così è chiamata da tutti. Occhi verdi, capelli biondi...