Voi zingari dovreste solo bruciare come questa casa.Il mio cuore si è fatto di granito, le mie palpebre non riescono più a riabbassarsi, sento il fuoco divorare il petto, i polmoni, il cuore, il mio intero corpo. Resto ferma a guardare - è l'unica cosa che posso fare - mentre ogni sillaba di questo insulto si ripercuote nella mia testa in un'eco frastagliato e sconclusionato che fa tremare le mie gambe e le mie labbra.
Un pizzicore doloroso avvolge la mia pelle, scivola lentamente sotto le dita per raggiungere il collo e accalorarlo di furibonda ira, mentre le mie iridi si riempono di lacrime amare e sogni infranti.
La roulotte dove Kostana viveva, ora, è solo un ammasso di carbone che è stato spento grazie all'intervento dei pompieri. Ma di quella che era stata la casa della mia amica, ora, non c'è più traccia. Vedo solo nero, solo e soltanto nero, e per terra scorgo le lettere lasciate con una vernice spray colorata di rosso da parte dei colpevoli che hanno portato a tutto questo.
La famiglia di Jack sembra sconvolta e spaventata, si aggirano per il campo che ora non può più essere il loro sicuro rifugio, i loro piedi scalzi fanno avanti e indietro, scorgo la figura di Anifa e suo marito cercare di tranquillizzare i bambini, Jasmine che piange disperata fra le braccia del padre, Lala che prova a calmare tutti col pacato tono della sua voce. Ma non c'è niente che si possa fare quando una parte del mondo ha deciso che non sei più degno di una vita, non c'è niente che possa fermare il degradante presentimento di non esser voluto in questa terra che avrebbe dovuto esser per tutti e che, per qualche motivo, sembra esser diventata un luogo per élite.
Questo è quello che ha provato Andrew per anni, questo è ciò che lui è stato costretto a vivere sin dal primo giorno che ha fatto il suo ingresso nel nostro vecchio liceo. E forse è per ciò che sento un terribile masso scivolare nella gola per poi affossarsi nel cuore, impedendogli di battere come invece dovrebbe. Forse è per questo che sento queste parole nate per insultare scalfire la mia corazza e graffiare la pelle, fino a trovare il sangue fresco con i loro artigli affusolati.
No, non è solo per questo.
La famiglia di Jack - Jack stesso - sono diventati una parte integrante di me. Ho sempre saputo di non poter far parte del loro mondo, non completamente per lo meno, eppure, nonostante ciò, sono riuscita a sentirmi viva grazie ai loro abbracci, grazie alle loro risate. L'ingenuità di Jasmine, l'amicizia di Kostana, la dolcezza di Anifa e la saggezza di Lala mi hanno permesso di sentirmi per la prima volta appartenere a un posto che potevo finalmente chiamare "casa". Un rifugio, un covo, uno scrigno.
E qualcuno ha appena deciso di spaccarlo, di romperlo, di distruggerlo. Il mio nuovo mondo, la mia nuova vita, la mia ultima speranza.
«Anja» la voce di Kostana mi ridesta. Sollevo lentamente lo sguardo, lei è al mio fianco, ed è più trafelata che mai. Ha gli occhi sporchi di pianto, il volto pieno di fuliggine, e le sue gambe tremano sotto l'ampia gonna floreale che sta indossando in questo momento. «Grazie per esser venuta.»
C'è timore nella sua voce, quasi sconcerto. Il dolore serra la mia gola fino a seccarla mentre per istinto la stringo a me in un abbraccio che serve più alla sottoscritta che a lei. Il respiro di Ella accarezza il mio collo quando la sento tremare sotto la mia stretta. «È stato spaventoso» mi sussurra a bassa voce «eravamo radunati nel tendone di Lala, ci stava raccontando una delle sue storie, quando all'improvviso abbiamo visto il fumo e-» La sua spalla ha una scossa convulsa. «Sapevo che non siamo mai i benvenuti in questo mondo, ma è sempre difficile.»
Vorrei poter tremare insieme a lei, ma è difficile, quasi impossibile. Ho il terrore di quanto sbagliato possa sembrare il mio dolore nei confronti di una simile vicenda, non so come potrebbero accettare l'idea che io - una gagia - abbia paura che gli possano aver fatto del male, quando sono stati proprio dei gagi come me a ferirli.
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Mai più Cenerentola
ChickLitSPIN OFF/SEQUEL de "La custode di cuori" Per leggere questa storia consiglio prima la lettura del suo predecessore: La custode di cuori Sophia King, la principessa. Così è conosciuta da tutti, così è chiamata da tutti. Occhi verdi, capelli biondi...