Cosa mi nascondi?

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Capitolo 3

 

Cosa mi nascondi?

 

 

Mia madre sbiancò di colpo, come se avesse visto un fantasma.

 

Pov Luisa

Non sapevo che Erika era in casa, pensavo che fosse uscita. E ora cosa mi invento?

Non posso dirle la verità se no mi odierà a vita, oppure odierà la persona con cui ho avuto la conversazione.

Ormai è troppo tardi per dirle la verità. Non può cambiare la sua vita.

 

Pov Erika

“Nulla d’importante! Avrai capito male o forse sono stata io a esprimermi male!” disse mia madre con agitazione.

Sicuramente se avessi insistito, non avrei ottenuto nulla, quindi non indagai più di tanto. Certo era molto strana e agitata, come se nascondesse qualcosa d’importante.

“Mamma tu mi dirai sempre la verità? Giusto?” dissi io con voce tremante.

“Certo tesoro! Ricordati che io per te ci sarò sempre! Qualsiasi cosa succeda! Però per ora non posso dirti nulla! È meglio per te!” disse con voce strozzata.

“Quindi c’è qualcosa che non mi hai detto?” dissi io in lacrime.

“Si c’è una cosa che non sai, però lo scoprirai più avanti! Non ti preoccupare e non piangere! Capito?” disse mia madre vedendomi piangere.

“Ok! Ma voglio saperlo!”

“Lo scoprirai al tempo giusto. Ti fidi di me?”

“Si!”

“Allora non pensarci e continua le tue giornate senza pensare a ciò che dirò!”

“Va bene!” dissi in fine asciugandomi le lacrime.

“Mi aiuti a preparare la cena?” chiese mia madre.

“Certo, con piacere!”

Così iniziamo a cucinare.

Adoravo come riuscisse a cambiare discorso in poco tempo e far finta che non sia successo nulla.

 

Nel frattempo arrivò Andrea e mio padre.

“Ciao! Che profumino che c’è!” disse mio padre.

“Certo! Siamo o non siamo delle grandi cuoche?” disse mia madre.

“Certo che lo siete!” disse Andrea.

 

Finito di cucinare, chiamammo gli uomini di casa e cenammo. Ognuno raccontò la propria giornata. Io ovviamente non dissi delle “minacce” o prepotenze di Marta. Loro non erano a conoscenza di ciò che faceva lei e le sue seguaci.

“Mamma! Venerdì sera, dato che siete via per lavoro, posso fare venire Viola e Carlotta per organizzare un pigiama parti?” proposi.

“Certo che puoi basta che non diventi una mega festa dove inviti mezza scuola! E poi tanto Andrea rimarrà qui a controllarvi!” disse mia madre.

“Ok basta che non ci disturbi!” risposi.

“Ma anche no! Io non mi subisco un’intera serata ad ascoltare le canzoni dei One direction correlate dai loro commenti e schiamazzi!” protestò Andrea.

“Non è vero! Noi siamo molto serie e non facciamo schiamazzi!” risposi io.

“No!!!” disse “Louis sei fantastico! Hai visto Harry che capelli fantastici?” continuò facendo l’imitazione di Viola.

“Non prenderle in giro! Tanto starai qui sabato sera!” disse mio padre.

“Però farò venire Veronica!” disse Andrea sconsolato.

Veronica era la sua ragazza da due anni. Aveva 20 anni e frequentava l’università di lettere moderne. Era solare e simpatica. Era alta e formosa nei punti giusti. Aveva i capelli rossi e occhi azzurri. Anche lei era una gran fan dei One direction!

“Allora si unirà anche lei a noi!” costatai.

“Allora è meglio che inviti i miei amici!” controbattette Andrea.

“Basta che lasciate casa integra, potete invitare chiunque!” disse mio padre esasperato.

Noi acconsentimmo.

Finì la cena, io e mamma mettemmo la cucina in ordine e andai in camera mia.

Misi gli auricolari e ascoltai i One direction, nel mentre mandai un messaggio sul gruppo di whatsapp composto da me, Viola e Carlotta.

Io: Ciao! Avete voglia venerdì sera di fare un pigiama party a casa mia?

Viola: Certo! Così ci raccontiamo tutte le news!

Carlotta: E scegliamo cosa mettere alla festa di sabato!

Io: Allora vi aspetto dopo domani a casa mia!

Viola: Ok! Ora vado a dormire! A domani! Notte!

Carlotta: Allora a domani! Notte care!

Io: Buonanotte splendori!

 

 

Andai a dormire per prepararmi a un’altra struggente giornata di scuola.

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