Arrivo a Londra

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Arrivo a Londra

Una settimana dopo…

Questa settimana trascorse molto velocemente anche perché era l’ultima settimana di scuola.

Dopo aver festeggiato insieme con amici e compagni di classe la fine dell’anno scolastico, Carlotta, Viola ed io saremo partite per Londra.

Per quasi tutto il mese di giugno non saremmo state in Italia.

 

Lunedì mattina…

Oggi si parte. Le mie valigie erano pronte ed io mi ero già preparata. Tra meno di 2 ore partiva il nostro volo.

“Erika! Iniziamo ad andare all’aeroporto!” disse mia madre.

Salutai mio padre e Andrea che mi fecero mille raccomandazioni.

Enrico, invece, sarebbe venuto a salutarmi all’aeroporto.

 

Arrivammo in aeroporto e ci stavano aspettando Carlotta, Viola con i rispettivi ragazzi e le rispettive mamme e c’era anche Enrico.

Questo mi venne subito a salutare con un bacio.

“Ragazze state attente e non combinate guai!” disse la madre di Viola.

“Fatevi sentire ogni giorno così non ci fate preoccupare!” disse la madre di Carlotta.

“bene è arrivata l’ora di salutarvi!” disse mia madre.

Ci salutammo tutti.

“Mi raccomando non trovatevi ragazzi inglesi con cui tradirci!” disse Lorenzo.

“La stessa cosa dipende per voi, non trovatevi altre ragazze!” dissi.

Dopo aver salutati e aver fatto le solite formalità, salimmo sull’aereo.

“Sono eccitatissima! Staremo una settimana a Londra e una a Holmes Chapel!” disse Viola.

“Chissà se al concerto riusciamo a farci fare gli autografi dai One direction!” disse Carlotta.

“Speriamo!” dissi.

Dopo un’ora arrivammo a Londra ad aspettarci c’era mia zia Amber.

(fate finta che le conversazioni siano in inglese)

“Ciao ragazze! Com’è stato il viaggio?” chiese premurosa mia zia.

“È andato bene!” risposi io.

“Allora adesso andiamo a casa così mettete a posto le vostre valigie e poi potete fare un giro per la città!” disse.

“Va bene!” risposi.

 

Arrivammo a casa di mia zia. Era una casetta a due piani di un quartiere pieno di villette.

“Ora vado a lavorare fate come fosse casa vostra, lì sul tavolo d’ingresso c’è una copia delle chiavi di casa. Io, zio e i ragazzi arriveremo verso sera!” disse mia zia dopo averci mostrato la casa e la nostra camera.

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