Chiarimenti e sorprese
Suonò la campanella della fine della giornata scolastica. Uscii da quell’edificio e da lontano vidi Enrico che parlava con la stessa ragazza che aveva visto prima. Notando che lo stavo guardando si congedo con un cenno di mano e s’incamminò verso di me.
Mi salutò con un bacio. Si accorse che ero arrabbiata.
“Che cosa ti succede?” disse po’ confuso.
“Niente!” risposi.
“Certo! Sei arrabbiata perché ti va. No?” disse alzando la voce.
“Lo vuoi sapere che c’è? Lo vuoi sapere? Ti ho visto che parlavi con quella ragazza stamattina e che l’hai baciata! E invece ora vedendomi l’hai congedata solo con un saluto! Cosa c’è tra di voi?” dissi alzando un po’ troppo la voce, facendo cadere l’attenzione su di noi.
“Prima cosa non urlare! Secondo non c’è nulla tra me e quella ragazza! È solo una compagna di classe che voleva un aiuto in chimica. Poi sai che sei l’unica persona che amo e che vorrei al mio fianco. Le altre ragazze non le guardo nemmeno, tu sei l’unica per me! Ti amo” disse dandomi un bacio molto molto passionale e spinto.
“Anch’io ti amo” dissi “scusa se non ti ho creduto!”
“Era giusto che sapessi la verità!” disse.
Ci incamminammo verso il cancello, dove c’erano Viola, Carlotta, Marco e Lorenzo. Ci salutammo.
“Che cosa fate oggi pomeriggio?” chiese Lorenzo.
“Andremo a fare shopping! Ovvio no?” disse euforica Viola.
“Già vero! Però tenetevi libere stasera verso le sei!” disse Marco.
“Perché?” chiesi sorpresa.
“È una sorpresa!” disse Enrico.
“Ora andate e siate in orario! Ci incontriamo a casa mia! Ciao! Mi raccomando non svaligiate il centro commerciale” disse Marco troncando il discorso.
Ci incamminammo verso il centro commerciale.
“Hai risolto con Enrico?” chiese premurosa Carlotta.
“Si sono io che non capisco nulla!” dissi io.
“La prossima volta ascolta il tuo ragazzo e non quella gallina di Marta!” disse Carlotta.
“Lo farò!”
Arrivammo al centro commerciale. Entrammo in un negozio e provammo dei vestiti che molto probabilmente metteremo sabato sera.
Viola prese un abitino bianco, lungo fino a metà coscia, merlettato, Carlotta prese un vestito molto corto e sensuale pagliettato color argento ed io presi un abitino molto corto con un coperto nero e la gonnellina di velo.
Prendemmo le scarpe rigorosamente con il tacco e una borsa abbinata al vestito.
“Bene ora dobbiamo prendere qualcosa per il viaggio in Inghilterra!” disse Viola.
“Cosa vi serve?” chiesi esasperata.
“Tutto!” disse Viola.
“Certo! Ti vede che esci sempre nuda da casa!” disse Carlotta.
“AHAH! Molto simpatica!” disse Viola.
“Ok facciamo in fretta che tra meno di 40 minuti dobbiamo andare da Marco!”
Andarono decise presero pantaloncini, jeans e magliette. Avevano un sacco di buste.
“Ora andiamo a posare le buste a casa e poi ci troviamo da Marco. Ok?” dissi.
“Va bene! A dopo!” dissero entrambe congedandosi.
Arrivai a casa posai le buste delle varie compere in camera e mi diressi direttamente a casa di Marco.
Come al solito ero l’ultima, poiché abitavo più lontano rispetto agli altri.
“Eccoci qui! Ci siamo tutti!” disse Marco.
“Allora parlo io per tutti e tre. Queste sono per voi quando le aprite, non urlate troppo perché ci teniamo al nostro udito!” disse con sarcasmo Lorenzo porgendo una busta ad ognuno.
“Aprite pure! Non è una bomba!” disse Enrico.
Aprimmo la busta e trovammo un biglietto giallo, quello di un concerto.
Lessi bene ed era il biglietto per un concerto dei One direction a Londra nella settimana in cui saremo state in quella bellissima città.
Saltai immediatamente addosso a Enrico che prontamente mi prese e lo baciai.
Così fecero anche le altre due ragazze che per la troppa emozione fecero fuori uscire un urletto.
“Lo abbiamo fatto perché non siete riuscite a comprare il biglietto in Italia, allora ne abbiamo preso uno in Inghilterra!” disse Lorenzo.
“Che tesori che siete!” disse Viola.
Cercammo di ringraziarli e parlammo del più e del meno. Poi verso le 19:30 andammo ognuno a casa propria. Ogni ragazzo però prima accompagnò la rispettiva ragazza a casa.
Entrai in casa e sentii mio padre e mia madre parlare.
“Secondo te, Erika deve sapere la verità?” disse mio padre.
Di che verità stavano parlando? E perché erano così strani?
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Are you ready to change your life?
FanfictionErika, una ragazza di 16 anni, si troverà ad affrontare problemi tipici dell'adolescenza (quelli familiari e individuali), innamoramenti e lo sconvolgimento della sua vita. Cosa fareste se la vostre convinzioni piano piano svanissero? Certo Erika a...