Dopo tante paranoie ci vuole un po' di svago

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Dopo tante paranoie ci vuole un po’ di svago

Passai la notte in bianco. Dopo quel sogno non riuscii più a dormire.

Mi alzai dal letto alle 6:45. M’iniziai a preparare per andare a scuola.

Mi lavai e mi vestii. Indossai una felpa blu con dei jeans e delle Nike abbinata alla felpa.

Mi truccai mettendo del fondotinta per coprire le terribili occhiaie e definii gli occhi con una linea di eyeliner nero e del mascara dello stesso colore.

Scesi giù in cucina dove c’era mia madre. La salutai senza parlarle molto. Non ne avevo voglia.

Mi face mille domande per sapere cosa avessi, io non le risposi. Mangiai la mia colazione me ne andai alla fermata del bus.

Lì c’erano le mie due adorate amiche. Queste vedendomi così mi chiesero subito cosa fosse successo. Io le raccontai tutto dal ritorno a casa la sera prima fino al sogno.

“Erika è solo un sogno! Non crederai mica a ciò che hai sentito?” chiese premurosa Carlotta.

“Lo so ma tutti mi nascondono qualcosa e nessuno me lo vuole dire cos’è.” Dissi cupa.

“Non preoccuparti! Se c’è qualcosa che non va, te lo direbbero!” disse Viola per consolarmi.

Arrivammo a scuola come al solito da una parte c’erano le ochette con i fighetti della scuola e dall’altra i ragazzi normali e non considerati molto.

Cercai con lo sguardo Enrico, ma non c’era.

Arrivarono Marco e Lorenzo. Salutarono le rispettive ragazze con un bacio.

“Sapete dov’è Enrico?” chiesi.

“L’ho visto prima che stava parlando con una nostra compagna di classe.” Disse Lorenzo.

“Si stavano confrontando sui compiti di chimica e matematica.” Aggiunse Marco.

Un po’ di gelosia si fece sentire, però cercai di calmarla e non farla uscire. Mi fidavo ciecamente di lui, però ogni tanto mi faceva arrabbiare con i suoi comportamenti.

Suonò la campanella e ognuno andò nella propria classe.

Finita l’ennesima giornata di scuola, ci demmo appuntamento come al solito al cancello della scuola.

Io ero insieme alle mie due amiche e al cancello i ragazzi ci stavano già aspettando.

Enrico mi venne subito incontro per salutarmi. Mi diede un lunghissimo, passionale e spinto bacio.

“Che cosa farete stasera?” chiese Lorenzo.

“Faremo un pigiama party a casa di Erika.” Disse Viola euforica.

“Bene! Così ti distrai un po’ dalle tue preoccupazioni.” Disse Enrico rivolto a Erika lasciando che gli altri andassero avanti per lasciarci un po’ soli.

Io lo guardò in modo strano.

“Anche se non mi dici nulla, io so che stai male per qualcosa. Sai mi puoi confidare tutto!” disse in modo dolce.

D’istinto lo abbracciai e una lacrima uscì dai miei occhi e andò sulla sua spalla.

“Non piangere. Così affliggi anche me!” disse asciugandomi le lacrime.

“Scusa ma non ne voglio parlare.” Dissi con la voce spezzata.

“Non ti preoccupare per ogni cosa ci sarò! Ora ti accompagno a casa!” disse premuroso.

“Grazie per tutto!” dissi baciandolo.

“Per te questo e altro!” disse.

Arrivai a casa e mi preparai per il pigiama party della serata.

 

Erano le 19:30 quando Viola e Carlotta si presentarono a casa mia.

“Ciao! Ho già ordinato le pizze e arriveranno alle 20:00!” dissi.

“Bene così possiamo chiacchierare!” disse Carlotta.

“Sì, però andiamo in camera perché fra un po’ arrivano anche gli amici di mio fratello!” dissi un po’ scocciata.

“C’è qualcuno carino?” chiese Viola.

“Viola sei fidanzata! Non ti ricordi?” disse Carlotta.

“Certo però non è vietato guardare!” si difese Viola.

Carlotta ed io scoppiamo in una fragorosa risata.

“Sempre la solita!” dissi io.

 

Salimmo in camera mia.

“Noto con piacere che hai sempre più poster dei One direction!” disse Viola.

“Soprattutto di qualcuno in particolare. Definito per-fect!” disse Carlotta.

“La cui iniziale è L e continua con –iam” disse provocatoria Viola.

“La smettete di prendermi in giro?” dissi “Io non vi dico mai nulla! Anche voi in camera vostra avete più poster di un solo componente della band. Tu Viola hai più di 50 poster di Harry e invece Carlotta di Zayn!”

“Ok hai vinto!” disse Carlotta.

Suonarono al campanello erano le pizze. Le mangiammo tra le mille risate e chiacchiere.

Alle 21:00 arrivò mio fratello con i suoi amici, Gianluca e Mattia.

Decisero di fare una sfida contro di noi a Just dance e ovviamente come sempre vincemmo noi ragazze.

Alle 24:00 decidemmo di andare in camera. Ci fermammo a parlare e vedere qualche notizia sui One direction.

Dopo tante chiacchiere e risate ci addormentammo per prepararci alla festa del giorno seguente.

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