Capitolo 1: Arrivo alla Soulcristal

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Mi ritrovai seduto su una sedia, per mia fortuna stavolta non ero legato, mi trovavo in una sala dal pavimento di pietra, davanti a me sentì una voce maschile dire: - finalmente il nostro padrone si è svegliato eh Luxia? -, una voce femminile: - più che svegliato vorrai dire addormentato Magdaros-, gridai: - uscite fuori? Dove siete? -, la voce maschile disse: - stai calma dopotutto tu ci hai evocati, e poi saresti morto se non l'avessi fatto- e davanti a me si crearono due colonne di luce, una nera e una bianca; dalla nera apparve un ragazzo alto quanto a me, aveva i capelli che pensai fossero bianchi e rialzati, ma guardando meglio erano fiamme bianche che si intrecciavano come capelli mossi dal vento, sul volto gli occhi erano di un giallo penetrante con sotto l'occhio sinistro una cicatrice, sul viso aveva una stella bianca tatuata, indossava una giacca di pelle nera con le borchie sulle maniche e spalle aperta che mostrava sotto una maglia nera con un lupo rosso stilizzato, come pantaloni aveva un'armatura medievale quasi distrutta e come scarpe, beh non aveva delle scarpe ma delle zampe da bestia; si puntò la mano verso il volto indicando con il pollice il volto una delle zanne che fuoriuscivano dalla bocca e dicendo: - ciao, padrone io sono Magdaros, il grandioso spirito imbattibil...-, invece dalla torre di luce bianca apparve una ragazza dai lunghi capelli neri, stavolta erano capelli almeno credo, aveva dei penetranti occhi azzurri e sulle guance delle stelle nere, indossava un vestito bianco lungo che finiva con una gonna piena di merletti, sulle spalle delle protezioni di un armatura con motivi floreali e con delle piume variopinte che uscivano dalla parte che toccava il vestito, ai piedi portava degli stivali bianchi con dei fiori attaccati ai lacci, che vedendo la scena dell'altro disse: - si, l'imbattibile tonto-, Magdaros: - ehi cerco di fare bella figura con come si chiama-, lei con freddezza: - prima faresti meglio a presentarti Baka-, lui dandosi uno schiaffo disse: - ma io conosco già il suo nome- e voltandosi verso di me disse: - ti chiami Foy-, scossi la testa, la ragazza fece spallucce: - hai sbagliato Baka-, Magdaros: - Moy? Doy? Coy? Mi ricordo che stava "oy" nel nome-, la ragazza sempre con freddezza: - perché non provi a chiederglielo? Avresti sprecato meno tempo e avremmo potuto pensare ad altro-, Magdaros abbassandosi toccò il terreno con il dito e disse: - ma volevo essere divertente, uffa-, la ragazza tirò un sospiro di rassegnazione e disse: - comunque io sono Luxia e il Baka che sta lì a mugugnare è mio fratello Magdaros, tu sei Royale, Giusto? -, Magdaros rialzandosi strillò: - come conoscevi il suo nome?! E porco corvo non potevi dirmelo?! -, Luxia con freddezza: - a differenza tua che ti sei voluto fondere senza controllare il suo nome, io mi sono informata-, confuso: - fondere? Aspe quindi quando sono diventato quella cosa eravate voi? -, Luxia incrociando le braccia disse: - non entrambi era solo questo enorme baka qui, non mi aspettò per fondersi con te e il risultato è stato lui- e indicando un punto della parete fece apparire una foto di me in forma bestia, il maschio disse mettendo le braccia incrociate dietro la testa: - comunque era necessario o potevamo dirti addio-, Luxia: - Si, ma se ci fossimo fusi correttamente avremmo causato meno danni-, Magdaros scaccolandosi disse: - ah beh è successo fine, tanto non si è fatto male nessuno-, i due stavano per litigare ma io strillai: - SCUSATE! – fermandoli e dissi: - datemi una risposta, al mondo alcuni possono comandare uno spirito, e dico uno, ma io qui vi vedo in due, spiegazione? -, Magdaros incrociando le mani sorrise dicendo: - c'erano lì sconti, prendi due spiriti al prezzo di uno- ma la sorella gli diede una sberla dicendo: - ti sembra il momento di scherzare? Baka! -, Magdaros rialzandosi si ripulì i vestiti dalla polvere e disse: - ha chiesto una risposta- e voltandosi verso di me disse: - no, non lo sappiamo, ma dopotutto noi veniamo creati dallo spirito di una persona, quindi vuol dire che- fece una pausa per dire con un enorme strillo: - che sei un ragazzo complessato- questo gli guadagno un pugno dalla sorella che disse: - Baka! Certe cose non si dicono! – e voltandosi verso di me disse: - scusa mio fratello, è un Baka tremendo, comunque stava scherzando, ma su una cosa diceva il vero che non sappiamo come mai entrambi ci troviamo nel tuo corpo-, sedendomi sulla sedia dissi: - ecco, mi auguravo di avere uno spirito ma due è troppo figo-, Magdaros rialzandosi disse: - va bene, va bene ritiro ciò che ho detto sorellina, ora però devi dargli il tuo marchio-, confuso ancora di più: - marchio? -, lui: - guarda la tua mano destra-, feci come mi aveva detto e rimasi sorpreso vedendo che sul dorso si era creato la meta di un marchio nero che rappresentava una parte di un teschio di drago, sorpreso gridai: - ma come?! Ma me l'hai fatto tu?! -, Magdaros sorridendo schioccò le dita facendo apparire una sedia sul quale si sedette e disse: - beh diciamo di Si, consideralo come un contratto tra te e noi, beh intanto tra me e te, Luxia tocca a te-, lei con voce fredda: - va bene dammi un attimo- e alzò la mano al cielo,  creò un simbolo muovendo velocemente l'arto e sul dorso della mano apparve il restante del marchio che appena fu completo negli occhi del teschio si disegnarono delle sfere infuocate, Magdaros eccitato fece un salto dicendo: - bene, ora ci divertiremo proprio- e alzandomi dalla sedia mise le braccia sulle mie spalle e su quelle di Luxia e ci abbraccio, la ragazza: - Magdaros, basta lo stai strozzando e mi stai scocciando-, lui ci lascio, io riprendendo fiato, seriamente questo tipo è forte, molto forte stavo morendo soffocato; mentre facevo ciò mi venne in mente quello che avevo sognato durante l'esame medico e voltandomi verso di loro dissi: - una domanda, da quel che so voi potete vedere nel pensiero della gente no? -, Luxia: - Si, ma solo dopo essere evocati-, io: - quindi voi non sapete niente di un sogno che ho fatto durante l'esame medico? -, Magdaros: - No, è all'oscuro anche per noi, principalmente per la mente di Luxia, io non sono – e non finì la frase, Luxia: - mi dispiace per te, ma nemmeno io so qualcosa, se sapessimo qualcosa ti diremmo tutto-, si sentì suonare una campanella e Magdaros alzandosi disse: - bene, è tempo di svegliarsi fratello Roy- e schioccando le dita tutto divenne nero.

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