Capitolo 5: Il Torneo Commemorativo

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Fui accompagnato nell'arena blu, e devo dire che di blu non aveva solo le pareti, all'interno era piena d'acqua, con alcune piattaforme galleggianti; fui portato tramite un pontile sulla piattaforma più vicina, poi il pontile si ritrasse, non potevo più tornare indietro; sentì una voce femminile dire: - quindi seresti tu Royel Febules? -, mi girai dicendo: - Royal Fabulas-, lei con sicurezza: - e io che ho detto-; sulla piattaforma davanti l'altra entrata stava una ragazza, aveva lunghi boccoli bianchi e degli occhi neri molto profondi, indossava una maglia bianca con sulla spalla destra il disegno di una rosa color cremisi, sotto una felpa bianca legata alla vita aveva un paio di pantaloncini di jeans, attorno al collo una collana a forma di pavone; lei parlava con questo suo modo di parlare, un pochino fastidioso, cioè cambiava ogni volta la A con la E, snervante; guardandola dissi: - tu invece saresti Frida? Dai combattiamo-, lei con fare da snob: - non provere e perlere così, io sono une deme di elte clesse e-, imitandole la voce: - che dovrebbe chiudere il becco- e prendendo l'orologio mi trasformai; lei infuriata: - come ti permetti! Endiemo Pevone! – e toccandosi la collana si trasformò; la sua trasformazione andava giusta con il nome, indossava un kimono bianco con un motivo a fiori, ai piedi delle zampe da pavone, attorno alle braccia delle piume, sulla schiena c'era la coda aperta come un parasole bianco con delle sfere nere sulle punte, come arma aveva una alabarda che come lama aveva il volto metallico di un pavone, il becco era appuntito come fosse la lama di una spada, aspetta lo era; lei guardandomi disse ridacchiando: - e quelle serebbe le tue tresformezione? Sei ridicolo-, dissi: - scusa, Fride IceWell-, lei smettendo di ridere e arrabbiandosi: - come scuse? -, ripetei quello che avevo detto e lei infuriandosi ancora di più disse: - io sono une donne potente, ti posso rovinere le vite- e si scagliò contro di me saltando dalla sua piattaforma verso la mia, saltai prima che lei schiantasse la sua alabarda sulla piattaforma, atterai su un'altra piattaforma a destra della sua e dissi: - guarda che sono qui-, lei scattò e correndo sull'acqua raggiunta la mia piattaforma provò a colpire con una colpo diretto al petto, ma la bloccai con un falcetto e lei disse: - sei intelligente e veloce, me però sono più furbe- e velocemente mi sferrò un calcio rotante con le sue zampe da pavone, anche se secondo me erano da gallina; quando fui colpito caddi pancia a terra sulla piattaforma più lontana e mi sentì qualcosa schiacciare a terra, sentì la voce della mia avversaria dire: - finire qui, scusemi Febules, me sei steto noioso-, Magdaros disse: - Roy lascia a me- e mi sentì pervadere da una nuova forza, dissi riuscendo a rialzarmi: - ti sbagli su una cosa Frida! – e con uno slancio potente la lanciai indietro gridando: - mi chiamo Fabulas! – e mentre era in volo la presi alle zampe e saltando la feci sbattere contro la piattaforma, la quale traballò violentemente, evocai la falce e mi mentre cadevo caricavo il colpo, lei si riprese velocemente e saltò con agilità su un'altra piattaforma, ma le lanciai la falce contro riuscendo a colpirla alle piume della coda tagliandogliele alcune, lei gridò di rabbia: - come ti sei permesso?! Le mie belle piume, te le ferò pegere-, ma mentre parlava scattai contro di lei e riprendendo la falce la colpì con la parte dove la lama era unita al bastone dicendo: - sei scocciante-, lei indietreggio quasi fino al bordo e tenendo l'alabarda con forza gridando si gettò contro di me a tutta velocità; Luxia e Magdaros gridarono: - ora Roy, colpiscila con tutta la nostra forza! – e muovendo la falce in uno swing la scontrai con la sua alabarda, scontrando le armi ci tenevamo su un testa a testa, nessuno dei due voleva perdere, lei sorrise e sentì Luxia dire: - attento, sta per sferrarci un attacco-, Magdaros: - ci penso io- e gridò con tutta la voce: - Roy, è tempo di vapore! – e vidi uscire dalla falce una coltre di fumo che ci avvolse, la spinsi indietro e sparì in esso; appena il fumo si dissolse sentì dire del presentatore: - ma dove? Signori e signore Royal Fabulas è sparito peggio di Houdini in uno dei suoi trucchi migliori! -, Frida gridava: - esci fuori coderdo! -, dissi: - mi dispiace Pavonessa ma io non scappò- e saltandole da dietro le tirai il kimono sulla testa, per fortuna sotto aveva una sottospecie di armatura d'acciaio e piume; lei non vedendo disse: - imbroglione, infingerdo, combetti! -, lei si tolse il kimono da sopra e io le sferrai un pugno a tutta potenza nel ventre lanciandola contro la parete e gridando: - prendi questo! -, lei sbatte contro il muro creando un enorme buco e pian piano si stava staccando per cadere il acqua, evocai la falce e usandola come un remo spostai la piattaforma verso di lei, la presi prima che cadesse per poi portarla in braccio fino alla porta da cui era entrata, ok ero stato un pochino subdolo, ma non è scritto da nessuna parte che non si possano usare tecniche; mentre uscivo dall'arena dissi: - Magdaros, come ti è venuta in mente quell'idea? -, Magdaros: - ho pensato che essendo un pavone, era troppo presa dalle sue piume da non pensare che il kimono è una debolezza, e vedendo il tipo di ragazza, beh ho fatto a caso-, Luxia con tono severo: - come sempre, Baka-.

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