Epilogo: Destini

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Mi svegliai lentamente tramite la lieve luce del sole che penetrava da uno scorcio tra le tende della finestra, alzai lo sguardo e vidi che sul letto davanti a me Herl e Asso stavano dormendo, eravamo arrivati in una cittadina conosciuta come "Krelia" o "Thelia" da ben tre giorni, si trovava sul confine tra Gremoria e Elvetia, la conoscevo poiché mio padre mi ci portò molte volte quando la mamma si era dovuta operare, qui sono molto bravi e ci sono venuta anche perché prima di partire Guzman mi aveva detto di venire qui per evitare ripercussioni e perché si sarebbe fatto trovare qui, diceva di conoscere un po' di gente; Bianca l'avevamo lasciata in ospedale sotto il controllo di Guzman da quando eravamo partiti non si era svegliata; mi alzai e me ne andai a far una doccia che dopo tutto quello che avevamo fatto mi ero scordato e finito di vestirmi accesi la televisione per vedere cosa dicesserò i notiziari, mi sedetti sul letto e al telegiornale si apparì una donna in giacca rosa e camicia bianca che disse: - ultime notizie, dal recente video di ieri apparso sulle televisioni di tutto il mondo non si è scoperto chi sia riuscito o da dove sia stato invitato, ma dalle recenti indagini alla polizia sono stati consegnato enormi quantitativi di file contenenti documenti sulle azioni svolte dalla famiglia reale di Elvetia, arrivati sul posto l'esercito e la polizia ha trovato il castello distrutto e solo quattro dei principi i quali erano stati legati ad un palo con un biglietto che recitava "sono anche loro vittime, ma devono pagare per i loro misfatti, Firmato "le sei speranze" – e sbattendo i fogli disse: - la polizia indaga su chi siano questi fantomatici "Sei Speranze" ma chiunque essi siano sono da considerarsi degli eroi per il servizio reso, che il mondo abbia finalmente qualcuno che lì protegga? – e passando la linea l'immagine mostrò un uomo in divisa militare dietro un podio di legno nero e apparve una scritta blu che riportava il nome, era un certo Colonnello Scena, mentre lo vedevo vidi Asso avvicinarsi a me, era ancora in pigiama e disse sorpreso: - è il padre di Bianca-, sorpreso: - wow- e tornando a vedere, il colonello disse con un tono serio: - oggi è stata ripulita dal mondo un'altra macchia di oscurità, abbiamo arrestato un gruppo di criminali che hanno strappato così tante vite solo per finire i loro piani, una delle mie figlie a perso la vita a causa dei loro piani al fine di proteggere gli altri, per questo io oggi sono felice, felice che chi abbia fatto questo abbia pagato; Elvetia è ora sotto la supervisione dello stato di Gremoria finché non risolveremo la questione e finiremo tutte le indagini, ma per un po' di tempo il mondo potrà dormire sogni tranquilli-, finita la trasmissione mi alzai e Magdaros disse pieno di entusiasmo: - wow, siamo famosi, dobbiamo andare in giro e farci conosce- sentì un enorme "Bonk" e Luxia disse furiosa: - SEI FORSE DIVENTATO MATTO?! -, lui toccandosi la testa: - ecco è tornata-, lei: - sei uno scemo, sai che non possiamo andare in giro dicendo che siamo stati noi, se qualcuno lo scoprisse ci arresterebbero e in prigione non dureremmo due secondi-, lui con tono serio: - ma non essere così negativa cioè non è detto che ci facciano ciò-, lei seria come non mai: - se non fosse così ci studierebbero per capire come sono stati modificati i cinque e creare centinaia o migliaia di loro cloni o cose così, e la mia visione non può che peggiorare-, curioso: - come? -, lei: - beh potrebbero darci la caccia, toglierci di mezzo, rapirci e studiarci o peggio ancora-, Magdaros curioso anche lui: - del tipo? -, lei seria: - puoi anche immaginarlo-, andando alla porta Herl disse: - che vai a fare colazione? -, scossi la testa per confermare e lui disse: - passi anche da Bianca? -, feci un sorriso con un misto di tristezza e gioia e dissi: - si, come ogni giorno, ci vediamo dopo-, lui stiracchiandosi: - beh ci si vede, anch'io oggi ho da fare-, tenendomi sulla porta: - fammi indovinare mi romperai finché non te lo chiedo? -, lui scuotendo la testa con tono sarcastico: - ma che leggi nel pensiero? Ma ti fai un po' di fatti tuoi? – e ridendo: - dai scherzo, semplicemente io e Asso accompagniamo le altre a trovare qualcosa per Bianca, sai no? È stata per tipo quasi una settimana con la divisa scolastica e credo che sarebbe contenta nel potersi cambiare di abito-, sorridendo per nascondere la tristezza: - beh prima lasciatela svegliare, ne ha passate tante- e uscì; scesi di sotto e andato al ristorante presi qualcosa da mangiare, un muffin e un bicchiere di succo di frutta e senza farmi vedere nascosi un paio di panini al prosciutto che chiusi nei tovaglioli così da non farmi scoprire e velocemente uscì a tutta velocità per fare presto; mentre correvo guardai la facciata in mattoni rossi del hotel con sopra la scritta "hotel Rivida", Rivida cioè ritorno alla vita cioè quello che stava succedendo a noi, stavamo tornando alla nostra vita di prima o meglio stavamo per tornarci mancavano ancora quei due o tre particolari che dovevano tornare al loro posto; mentre passeggiavo mi sentì come all'inizio di questa avventura quando fu il mio primo giorno di scuola, cavolo era passato quasi un anno da quando affrontai Magni e sbloccai Magdaros e Luxia; quando arrivai alla Soul e feci la conoscenza di coloro che adesso sono miei compagni; i giorni di studio e il torneo per celebrare la "Scomparsa" del vecchio me, Umeno, che ancora non ho capito il perché o di chi sia stata l'idea di sceglierlo; la vacanza a casa mia che si concluse con lo scontro con Draghi il capo del gruppo criminale delle "Serpi Mascherate" la sua fine mi è tuttora ignota beh credo che o sia insieme al fratello o beh abbia subito una punizione peggiore della morte; l'incontro con Mia beh incontro ha tentato di uccidermi con un coltellaccio, per sua sfortuna e mia fortuna non è riuscita a farcela; lo scontro con quella diavolo di un assatanata di Alice e il suo diavolo di paese delle meraviglie, per la quale mi dispiace che sia stata uccisa da Tre ma guardando il lato positivo ora Tre potrà passare un bel po' di anni a riflettere, si come no quello non ci penserà e stara maledicendomi insieme a Due e Quattro, Cinque non lo so ma credo che sia in parte, ma in parte molto molto moltooo piccola felice che qualcuno abbia chiuso questa storia e gli abbia dato una lezione; l'attacco dell'esercito delle "Serpi Mascherate" e di Uno e compagnia che hanno rapito Bianca; poi Guzman che mi salva la vita rompendo la promessa fatta a sua sorella, cioè la mia vera madre, di non usare lo Jormungar su di me ma è stato costretto per salvarmi la vita e per mettere fine a tutto; infine lo scontro finale dove abbiamo combattuto tutti contro i cinque terrori ogn'uno aveva un conto in sospeso con uno di loro, io contro Uno il quale non riuscì ad utilizzare la sua abilità innata "il comando cremisi" con il quale riusciva a comandare gli spiriti degli altri ma noi eravamo in tre, beh oltre a me, Magdaros e Luxia c'era Andromeda lo spirito di Bianca e insieme siamo riusciti a fare la "Fusione di spirito" e creare il ehm dovrò trovarci un nome, tipo Ser ehm ora che ci penso non ho mai dato un nome al noi che noi tre creiamo, me lo dovrò annotare scegliere nome per trasformazione; ma ci penserò un giorno o lo lascerò a Magdaros che con i nomi ha una certa inventiva; ma la cosa che mi chiedo è che fine avrà fatto Uno, mi chiedo questo poiché è stato come assorbito da un portale creato dalla parte nera di Jormungar; quando finì di pensarci vidi che ero arrivato all'ospedale, un enorme struttura moderna completamente bianca con un enorme striscia rossa che lo attraversava nel mezzo; entrai e andai diretto alla stanza di Bianca, la "642" che indovinate era situata al sesto piano, Guzman aveva chiesto al suo amico di metterla in una zona riservata per vedere cosa potessero averle fatto; salì al sesto piano dove c'era un piccolo via vai di infermiere, dottori, pazienti in barella o diretti alla sala operatoria, andai fino in fondo e mentre stavo per aprire la porta sentì una voce dire: - figlia mia, ti prego rimettiti-, per educazione bussai e sentì la voce dire: - entra-, aprì leggermente la porta e entrando trovai seduto su una sedia un uomo grande due volte me, indossava una divisa militare nera piena di stelle, medaglie e qualunque altro emblema al valore che si poteva dare, e una piastrina rettangolare con su scritto "colonnello T.H.Scena", l'uomo aveva dei capelli neri con le punte rosse e gli occhi coperti da un paio di occhiali da vista, prima non feci caso a come era vestito per noia; lui vedendomi disse: - salve, tu devi essere Royal-, sorpreso: - mi...mi conosce? -, lui sorridendo: - Bianca mi ha parlato molto di te, ma non c'è ne era bisogno dopotutto io e te ci siamo già incontrati-, confuso non dissi niente ma lui intuendolo disse sorridendo: - sono stato io a farti portare in elicottero alla Soul mentre eri svenuto, da quel che avevo visto avevi abbattuto uno dei ricercati più pericolosi, Magni Ovlingh; quel tizio era enorme che la bara gli è stata fatta su misura-, capendo dissi: - quindi lei era-, lui sorridendo: - esatto, ero lì per un ispezione delle forze di difesa quando ricevemmo l'allarme da una delle guardie, sembrava qualcosa di serio, ma quando siamo arrivati abbiamo trovato te e Magni o quello che rimaneva della sua faccia, ci eri andato giù pesante- sorridendo imbarazzato misi la mano dietro la testa e lui ridendo: - beh non essere imbarazzato, capita a tutti di diventare violenti- e vedendo Bianca disse: - comunque ti devo ringraziare- e mettendomi la mano destra sulla spalla disse: - ti ringrazio per aver salvato mia figlia e per avermi permesso di consegnare alla giustizia coloro che hanno ucciso mia figlia Siena, ti sono grato-, sorpreso dissi: - ma come? -, lui sorridendo: - diciamo che tuo zio mi ha spiegato la situazione- e dandomi una pacca sulla spalla disse: - non ti preoccupare, il tuo segreto è al sicuro come se tu e Umeno foste due persone completamente diverse-, sorridendo: - grazie-, lui andando alla porta disse: - Royal, fammi un favore- e guardandomi felice: - tieni d'occhio Bianca, conto su di te- e salutando: - comunque ho altro da fare, devo far sistemare le truppe e stiamo istituendo un processo per l'amministrazione di Elvetia-, serio: - e dei quattro principi rimanenti? -, lui: - non ti preoccupare, staranno in un posto dove non potranno più nuocere a nessuno, specialmente a te e ad altri-, facendo il saluto militare: - si, signor colonnello! -, lui ridendo: - ok, ragazzo ci vediamo- e andò via sorridendo; posai i panini sul comodino vicino Bianca e prendendo la sedia la spostai vicino a lei; le coperte la coprivano fino alle spalle e le mani erano messe sopra la coperta, sul braccio sinistro stava il tubicino della flebo, le misi la mia destra sopra la sua e tenendogliela dissi: - Bianca, ti prego svegliati e se anche non dovessi io starò qui vicino a te, come tu lo sei stata con me- e tenendo la sua mano le feci toccare la mia fronte e piangendo dissi: - ti prego, svegliati, dammi almeno segno che sei viva-, lei sussurro qualcosa, mi avvicinai per sentirla e lei mugugnò sferrandomi uno schiaffo che mi lanciò a terra, mi rialzai e toccandomi la guancia la vidi rialzarsi e stropicciarsi gli occhi dicendo: - mio dio che sogno-, io le mossi la mano davanti al volto dicendo: - ehi Bianca ci sei? -, lei voltandosi di scattò gridò: - Royal! – e mi abbraccio stringendomi con forza e piangendo disse: - ho fatto un incubo, c'erano quei cinque, dei dottori, uno strano cristallo; poi sei arrivato tu e gli hai affrontati- facendole delle carezze dissi: - si è tutto finito- e diventando serio: - però quello che hai vissuto era tutto vero-, lei alzando lo sguardo disse con le lacrime agli occhi: - sul serio? -, presi il telecomando e accesi la televisione facendo partire il telegiornale il quale stava riportando le notizie su ciò che era accaduto; lei asciugandosi gli occhi mi guardò e in quel momento notai come una strana luce nei suoi occhi, sarà stato un riflesso o qualcosa del genere e cercando di non farci caso dissi: - mi sei mancata-, lei abbracciandomi nuovamente: - no, tu mi sei mancato razza di idiota- e avvicinandosi mi baciò, diciamo che rimasi un po' sorpreso e sentivo Magdaros strillare con entusiasmo: - dai Roy avanti così! – e Luxia sferrargli un nuovo pugno e dire infuriata: - non rovinare il momento BAKA?! -; lei allontanandosi disse rossa in volto: - comunque grazie Roy- sorridendo le risposi rosso come un pomodoro: - ti proteggerò sempre, loro non ti faranno più del male nessuno te lo farà-, lei guardandomi disse: - comunque che fine hanno fatto quei cinque? -, triste ma con una minuscola vena di contentezza: - sono quasi tutti in prigione, a loro ci penserà tuo padre ha detto che – lei sorpresa: - mio padre? -, scossi il capo: - si è venuto qui a salutarti un paio di ore fa, se né è dovuto andare in fretta-, lei sorridendo: - beh almeno è venuto- e in quel momento sentimmo bussare alla porta e lei disse: - avanti- e entrarono tutti, Herl portava in mano un pacchetto regalo e Mia una torta con su scritto "rimettiti presto" e vedendola dissero: - ehi ti sei svegliata è dormigliona-, lei sorridendo: - ehi che ci fate tutti qui? -, Sire sorridendo: - secondo te? Festeggiamo la vittoria- e Mia poggiando la torta su un tavolino si tolse lo zaino a forma di gatto che portava e aprendolo tirò fuori delle bottiglie di cola e succo, bicchieri, forchette di plastica dicendo: - ehi finalmente si festeggia-; Herl le passò il regalo e disse: - da parte di tutti, Royal l'ha scelto per te- non era vero ma credo che fosse stata un idea degli altri, lei lo aprì e tirò fuori due cose, la prima un orsacchiotto di pelouche nero con una piccola falce, credo che dovesse assomigliare alla mia trasformazione perché aveva anche le protezioni con sotto le piume bianche, beh non mi trasformavo di certo in un orso in armatura ma ehi almeno era carino; l'altro oggetto era una cornice con dentro una nostra fotografia, mostrava noi sei che facevamo un picnic, uno degli eventi che la scuola aveva organizzato, diciamo che lì finì che Herl e io venimmo bagnati da Mia e Sire, le quali però diciamo furono punite severamente da Lisa, e con severamente vuol dire che le ha buttate nel fiumiciattolo che stava lì vicino e questo non perché voleva vendicarci ma perché l'avevano colpita per errore e diciamo che in quel caso è stato divertente; comunque mentre mangiavamo entrò Guzman con indosso una veste da dottore e con sul cartellino il nome "Doriano Barulas" lo avevano fatto entrare sotto uno dei suoi falsi nomi ma si era dovuto anche riempire di gel i capelli per mettere all'indietro e delle lenti a contatto, velocemente disse: - vedo che ti sei svegliata-, Bianca lo guardo e disse: - ci scusi per il disordine-, lui sorridendo: - Royal ti devo parlare un minuto vieni un attimo-, dissi: - certo zio Guzman arrivò subito-, Bianca rimase a bocca aperta e stava per dire qualcosa ma Lisa sorridendo: - ti spiegheremo tutto noi, adesso festeggiamo-; andammo fuori e lui disse: - Royal ti ringrazio di tutto, per aver fermato i piani di Uno e aver impedito che altri soffrissero- e tirando fuori dalla tasca del camice una scatoletta di metallo rettangolare disse: - questo voglio che lo abbia tu-, l'ho aprì e tirai vidi risplendere la gemma bianca dello Jormungar e sorpreso: - ma io-, lui sorridendo: - era parte del patto ricordi? Adesso sta a te decidere che cosa farci, puoi usarlo come ti pare- e con tono scherzoso: - è anche un ottima luce da lettura o un faro antinebbia, decidi tu-, la misi in tasca e dissi sorridendo: - grazie, ma ora che farai tu? -, lui sorridendo: - diciamo che il colonnello Scena mi ha proposto di entrare in una squadra di ricercatori, vogliono scoprire ciò che ho scoperto sugli spiriti-, sorpreso stavo per dirgli di non rivelare niente su noi sei ma lui anticipandomi mi diede una carezza sulla testa e disse: - non ti preoccupare, non commetterò lo stesso errore, il gruppo si occupa di riuscire a comprendere meglio le tecniche come la fusione spiritica o "il comando cremisi" o altre abilità innate negli uomini, forse scoprirò qualche nuova abilità o tipologia di spirito, finora esistono quelli umani, animali o umanoidi ma chissà forse ne esistono di altri tipi e tipologie e forse potremmo scoprire qualche cura alle malattie più pericolose e rare- e vedendo l'orologio disse: - comunque devo dirti una cosa-, fui tutto orecchie e lui: - ti voglio bene nipote, sperò ci rivedremo – e si tolse la collana con pendente, era una catena dorata con uno scarabeo d'argento e un fiore di loto dorato e disse staccando il loto e porgendomelo: - questo era il pendente di tua madre, nella nostra famiglia c'è lo tramandiamo di padre in figlio o nel mio caso in figli, voglio che tu tenga il suo il mio beh vedrò come andrà- e mettendosi di spalle disse: - ora ho un bel po' da fare, ci si vede nipote-, lo salutai sorridendo ma nascondendo un po' di tristezza e appena se ne andò rientrai dentro; appena entrai vidi Herl e Mia che stavano facendo le imitazione dei cinque terrori, Mia imitava Due e diceva mettendo nella voce un tono maschile saccente: - io sono Due Oblivion, il grande ma che dico GRANDISSIMO genio e bello no anzi BELLISSIMO principe che conosce anzi straconosce ogni cosa che esiste in questo mondo-, Herl imitava Tre e disse usando un tono da imbecille totale: - si, ed io sono...ehm... sono andato troppo veloce e ho forse già detto qualcosa sul mio conto-, Mia cambiò e fece Cinque che con tono freddo e serio: - nessuno può battere me, io sono la seconda lama più forte tra i cinque terrori, ma seguo sempre ciò che mi dicono gli altri-, Herl si mise a imitare Quattro mettendosi come un grembiule un asciugamano e sulla testa un piatto come fosse un cappellino e con tono sadico: - nessuno può vincere contro la mia fortuna, tranne Lisa e Royal, e forse tutti quelli che sono alti più di me-, Lisa ridendo: - ah la nana parla-, lui imitando la reazione che avrebbe avuto Quattro: - NON SONO UNA NANA BRUTTA PLEBEA! -; Asso dandomi una spallata disse: - ehi Roy, prova a imitare Uno-, alzai le mani e dissi: - no, non né sono capace io e le imitazioni stiamo bene quando siamo a centomila chilometri di distanza- e lui ridendo: - va bene, va bene, la farò io- e alzandosi in piedi prese un bicchiere e lo rese una coroncina e con un pennarello si disegnò un gigantesco uno sulla guancia destra, si mise in posa da conquistatore e disse: - io Uno Obliovion conquisterò il mondo, non mi importa come ma c'è la farò- e facendo una posa come se fosse un supereroe: - e nessuno potrà fermarmi e tu Royal Fabulas me la pagherai per tutto-, scoppia a ridere per come parlava; ma in mente mi venne in mente ciò che era successo a Uno, quel portale che si era aperto dietro di lui dove l'avrà portato, beh dovunque sia sperò sia lontano da qui e gli renda difficile tornare qui, nemmeno Guzman aveva capito cosa gli era successo per lui era sconosciuto ciò che gli era accaduto ma ancor più strano è che lo Jormungar nero non si era trovato era come svanito, ma ehi meglio così almeno non avremmo problemi in futuro.

(Narratore)

In un luogo oscuro stavano seduti su sette troni argentei di altezza diversa sei figure incappucciate da dei mantelli rossi come il sangue con uno stemma a forma di un enorme gufo grigio che circondava con gli artigli una gemma divisa in due colori una bianca e una nera; i troni erano intorno a una piccola piazza di pietra azzurra con delle gemme di rubino ai lati; una delle figure disse con voce femminile: - mio signore-, l'incappucciato nel secondo trono più in alto disse: - portatemi il prigioniero con la gemma- e detto ciò la donna incappucciata si alzò svanendo in una nuvola di fumo; un'altra figura disse con tono maschile: - quindi il tempo è giunto, mio signore? -, la figura più alta con tono serio: - si, la gemma tornerà nelle nostre mani e finalmente ci ridesteremo-, un'altra voce con tono saccente e da superiore: - però anche lei è incompleto-, l'uomo con tono serio: - ora non più-; intanto sulla piazza riapparve la donna portando in catene un ragazzo dai capelli rossi scompigliati e pieni di polvere dagli occhi rossi come il fuoco, sulla guancia destra una ferita che arrivava vicino all'occhio, indossava una camicia bianca ridotta quasi a brandelli con le maniche completamente strappate e il fermaglio a forma di uno mezzo ammaccato, i pantaloni bruciacchiati e pieni di tagli, le scarpe mezze distrutte, le mani bloccate dalle catene che lo bloccavano al terreno; l'uomo incappucciato discese dal suo alto trono volando a terra e avvicinandosi disse: - la gemma-, il ragazzo disse: - col diavolo che te la do tu non sai chi sono io- ma la donna gli sferrò un calcio inguantato in uno stivale d'armatura appuntito e disse con tono serio: - stai attento, sei tu che non sai con chi stai parlando- ma l'uomo la fermo dicendo: - basta così- e prendendo il ragazzo al volto disse: - dimmi chi sei? -, lui con tono serio: - sono il principe Uno Oblivion del regno di Elvetia-, l'uomo rise e sbattendolo a terra disse: - un principe? Che titolo futile- e lasciandolo cadere in ginocchio indicandolo disse: - controlla nelle tasche-, la donna apri il palmo della mano e dalla tasca di Uno uscì una gemma nera come la notte, la donna la fece volare nella mano dell'uomo che stringendola disse: - finalmente ho il mio potere- e la chiuse nella mano ma con tono serio disse: - come è solo una meta e dov'è la parte della nostra signora?! – e guardando verso il ragazzo disse con tono serio: - dov'è l'altra metà, dove il resto dello Jormungar?! – e prendendolo al colletto della camicia disse: - dimmelo e forse ti risparmierò?! -, lui con tono sofferto: - non lo so, potrebbe avercela Royal Fabulas-, l'uomo lo lasciò scagliandolo a terra e la donna mettendogli un piede sulla gamba destra disse: - chi è questo Royal Fabulas?! -, Uno strillando dal dolore, la quale era cosa nuova per lui strillò con tutta la sua voce: - viene da dove provengo io! Non so altro! Ve lo giurò! -, la donna schiacciando con ancora più forza: - vogliamo altre informazioni! Queste sono poco o niente-, l'uomo: - sta dicendo la verità, riesco a sentire l'altra parte della signora e del mio potere- e ridacchiando malevolmente disse: - è stata furba la gemma ma non lo è abbastanza- e detto ciò con un gesto duro disse: - portalo da un dottore e poi rinchiudilo in cella, ci potrebbe servire-, ma Uno rialzandosi disse con tono serio: - ehi tu, ascoltami-, la donna stava per sferrargli un altro calcio ma dal petto di Uno uscì una braccio in armatura da samurai che brandendo uno spadone le bloccò il colpo e l'uomo disse: - molto bene, vedo che anche tu sai controllare uno spirito molto bene e sembra anche uno di quelli forti che avevano rinchiuso nello Jormungar, allora molto bene- e con un gesto autoritario: - portatelo dalle truppe, sarà uno dei nostri nuovi soldati- e sentito ciò la donna sferrò un calcio a Uno in modo talmente potente che lo spedì k.o e lo portò via dicendo: - come vuole mio signore- e sparì in una nuova nuvola di fumo; l'uomo tornando sul suo trono volando si sedette e tra se e se disse: - Royal Fabulas, sembra che dovrò andare a riprendere ciò che mi appartiene, insieme alla mia padrone-.

😅~Angolo autore~💣
E con questo finisco questo libro, devo dire che mi è piaciuto creare questa storia e dire che all'inizio non pensavo neanche di crearla poi però una personcina di mia conoscenza mi ha invogliato e devo dire che è piaciuta, seriamente non me lo aspettavo.

Comunque come dissi nel capitolo precedente (il quale spero lo abbia letto chiunque abbia seguito il libro😑) spero abbiate capito la mia intenzione 😅, è per chi non l'avesse intuito beh è semplice, DI certo non sarà tanto presto ma ho un altro lavoro in cantiere prima di questo quindi c'èda aspettare la cercherò di non farviattendere troppo😅 oltre che sono indecisodi come ambientarsi e altri fattori.
Ma detto ciò noi ci vediamo al prossimo libro.

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