Fui svegliato da quella maledetta sveglia e il suo "bip bip" infernale, un regalo di mia sorella Milly, erano passate due settimane da quando mi ero trasferito in questo appartamento, mi alzai e prendendo la sveglia dissi cercando di far riprendere la bocca dal torpore: - sono le sette del mattino, ho ancora tempo la scuola inizierà tra un'ora e mezza, meglio che mi sbrigo- e andai a farmi la doccia, finita mi guardai allo specchio dopo essermi asciugato i miei capelli, se ci fosse qui quella peste mi avrebbe chiamato Dalmata; mi puliì il viso e mi guardai in volto, occhi neri, capelli neri con macchie rosse, mi dissi: - dai Roy come sempre sei pronto per una nuova giornata di scuola, non che primo giorno- e mi andai a preparare; indossai un pantalone nero con delle strisce bianche hai lati delle gambe, una camicia nera a quadri bianchi aperta con sotto una maglia rossa con delle stelle nere sulle spalle; andai nella piccola cucina del mio appartamento, beh non che ce ne fossero tante sono solo due, la mia camera da letto e la cucina, entrai dentro e aprì il frigo prendendo del latte, lo posai sul tavolo e aprendo la dispensa presi dei cereali e una ciotola; accesi la televisione e andai sul telegiornale, si iniziò con il meteo, si vide un uomo sulla quarantina dire: - anche oggi a Gremoria è un'altra bellissima giornata di sole con un piccola e leggera possibilità di pioggia, ora la linea allo studio-, l'immagine cambio passando ad una donna che sbattendo dei fogli sulla scrivania disse: - grazie, e ora le ultime notizie, oggi in tutte le scuole del mondo, verrà fatta un analisi in cerca di nuovi comandanti di spiriti-, sentendola pensai: - quanto sarebbe bello poterne comandare uno, speriamo che mi vada bene-, guardai l'orologio e scattai velocemente fuori, presi lo zaino e uscì, avevo perso tempo e mancavano dieci minuti prima che la campanella suonasse e non volevo prendere un ritardo il primo giorno di scuola!
La strada era vuota tranne che per qualche auto e dei bambini che stavano andando a scuola accompagnati dai genitori, corsi più velocemente che potevo ogni minuto era prezioso, e io sono un tipo che è "quasi" sempre in orario, presi il mio orologio da taschino dalla tasca, era rotondo fatto di metallo dorato, questo era un regalo di papà per il mio quindicesimo compleanno, beh l'ultimo regalo che mi fece prima di ammalarsi e di lasciarci, anche l'appartamento era suo, un regalo di natale anticipato aveva detto; aprì l'orologio e la prima cosa che vidi fu la foto di mia sorella, aveva dei lunghi capelli biondi legati in delle code ai lati della testa, gli occhi verdi smeraldo, indossava un lungo vestito rosa a pois viola chiaro, dietro di lei stava il giardino di casa addobbato con festoni e con tantissimi ragazzini che giocavano, l'avevamo scattata durante la sua festa per gli undici anni, adesso ne ha tredici e mi manca tanto; vidi l'orologio, il tempo stringeva quindi accelerai il passo.
Arrivai con un minuto d'anticipo, corsi così veloce che quasi andai a sbattere contro un auto parcheggiata, ma riuscì a fermarmi prima di schiantarmici contro; arrivai davanti il cancello, nel cortile stavano ragazzi vestiti in vario modo che giocavano o chiacchieravano, appena suono la campanella tutti si mossero per entrare, chi con calma chi scattando a tutta velocità per accaparrarsi i posti migliori, io me la presi con calma nel camminare verso la porta, non mi importava che posto potevo trovare.
Entrai nella mia classe, l'unico banco che era rimasto era quello in fondo nella fila più vicina alla finestra, posai lo zaino a terra e mi sedetti iniziando a giocherellare con una penna, tutti lì chiacchieravano su come avessero passato le vacanze o di non so cosa, io che potevo dire? Che venivo dalla campagna, che mio padre era morto e pensai a lui, mi venivano i mente le passeggiate nei boschi e le sue lezioni, da giovane era stato un soldato spiritico e mi aveva insegnato a combattere, principalmente a mani nude ma anche con diverse armi di legno, a usare i punti deboli dell'avversario; vi chiedete cos'è un soldato spiritico, beh do un breve lezione allo stile Roy, semplicemente esistono persone a questo mondo che sono capaci di creare uno spirito che rappresenta il proprio io più interiore e si possono fondere con esso guadagnando poteri incredibili, papà era uno di questi, aveva lasciato l'esercito quando a causa della malattia perse il legame con il suo spirito, si si può perdere ma i casi sono rari, fatto sta che dovette ritirarsi quando io avevo dieci anni e Milly otto, non si era mai ripreso completamente ma ogni volta che poteva ci raccontava delle sue avventure e del suo spirito "Helius" e di come lo sbloccò, beh adesso è facile ma una volta dovevi subire uno shock per liberarlo, ora basta che la capacità di evocarli sia scoperta e il resto lo fanno loro, oggi toccherà a me speriamo sia capace; i miei pensieri furono interrotti dal professore che entrando aveva sbattuto la porta con forza e aveva posato la borsa sulla scrivania gridando: - buongiorno classe-, tutti risposero: - buongiorno professore-, il prof sedendosi sulla sedia apri il registro dicendo: - iniziamo con l'appello, poi verrete tutti portati giù per l'esame di capacità- e iniziò a dire i nomi fin quando ad un certo punto non disse: - Fabulas Royal-, sentendomi chiamare dissi: - presente- e lui segno il mio nome sul registro; quando finì fummo portati in un enorme salone, da dietro una tenda stava la sala dell'esame e davanti la porta stavano due militari armati di fucile, aspettai per un pel po' e appena fu il mio turno venni fatto entrare, davanti a me stavano due dottori, uno seduto alla scrivania, l'altro stava finendo un paziente, quello alla scrivania disse: - il signor Fabulas Royal? -, risposi: - si sono io-, lui indicando la sedia disse: - bene si sieda, prima di iniziare l'esame medico, le dovrò scrivere i suoi dati-, io mi sedetti sulla sedia, il dottore vedendo che ero un pochino sotto pressione disse sorridendo: - non si preoccupi, è un semplice test per vedere se è tutto in regola, allora iniziamo? -, calmandomi dissi: - si, iniziamo-, lui: - mi dica da dove viene-, io: - vengo dalla cittadina di Ora-, lui: - molto bene, ora mi dica la sua età-, io: - sedici anni, compiuti un mese fa circa-, lui segnando sulla cartella disse: - ora mi dica da quanti è composta la sua famiglia-, io: - mia madre, mia sorella e mio padre anche se non è più tra noi-, lui: - oh le mie condoglianze, passiamo alla prossima domanda- e facendo una pausa continuò dicendo: - questa è più una domanda di psicologia, se fossi costretto a sacrificarsi per salvare delle persone, lo faresti? -, io: - si-, lui: - ok ultima domanda, ucciderebbe un compagno se fosse necessario-, io agitato: - non lo so, se fossi costretto lo farei, ma solo se non potessi fare niente di niente-, lui segnando anche quest'ultima cosa disse: - molto bene, con questo abbiamo finito ora vada dal mio collega per l'esame medico-; mi alzai e andai verso l'altro dottore che vedendomi disse: - signor Royal si sdrai sul lettino, che inizieremo subito con la scansione spettrospiritica-, feci come dice, mentre stavo sdraiato disse: - molto bene, ora rimani fermo ci vorrà un attimo- e mi puntò sopra una sottospecie di fotocamera, ripete: - rimani fermo ragazzo- e scattò la foto e spostando la macchina disse: - molto bene, ora dobbiamo fare l'esame del sangue- e prese un tubicino che legò attorno al mio braccio e mi infilò una siringa dentro il braccio, la siringa era collegata ad un tubicino, il dottore disse: - adesso ti stiamo iniettando uno stimolante, ha un effetto un pochino soporifero, se ti addormenti ti sveglierò a fine del proce..- non sentì altro ero già caduto addormentato.
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Number 6
Fantasia- chi sei veramente N.6 o Royal? Un amico o un nemico, un eroe o un mostro? Un uomo o una bestia? - - nessuno di questi, io sono io, non mi importa di sapere altro- Roy è un ragazzo di sedici anni, il suo sogno è di comandare uno spirito e diventar...