Capitolo 11: Un Riposo che durò poco

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Mi svegliai nella mia stanza, erano passate due settimane da quando avevo incontrato Tre e affrontato Alice, intanto facevo ogni giorno visita a Nia, glielo dovevo dopotutto lei mi ha permesso di fare ciò che ho fatto; ma quello che è successo ad Alice, io volevo solo farla finire dietro le sbarre e invece avevo fatto un azione peggiore l'avevo uccisa, beh non l'avevo uccisa io ma mi sentivo responsabile, papà diceva sempre che esistevano destini peggiori della morte, poiché quest'ultima è liberatoria per chi commette atti orrendi, mentre farli vivere è una delle punizioni più pesanti e severe che potevano esistere; oltre ciò a causa dell'esplosione della nave la polizia ha fatto delle indagini senza però arrivare a noi, per nostra fortuna hanno arrestato la guardia che Herl aveva stordito e messo dentro un barile lontano dalla nave, i giornali ne parlarono per diversi giorni, la prima notizia fu che il sospettato aveva detto tutto, era caduto subito e aveva rivelato chi c'era su quella nave, da quel che avevano detto i giornali Alice aveva una fedina penale lunga, molto lunga; principalmente omicidi; rapine; rapimenti; stragi di grande portata, la polizia internazionale l'aveva collegata alla strage del torneo internazionale di dodici anni fa, almeno la sorella di Bianca ha avuto giustizia beh almeno un punto per noi; oltre ciò i giornali avevano parlato di un gruppo di giustizieri, avevano avuto questa notizia dal sospetto in persona che per nostra fortuna aveva visto solo di sfuggita un ombra che gli sferrò un pugno mandandolo k.o, beh fatto sta che insieme alle notizie sul caso parlarono anche di chi fossero questi giustizieri, non credo che Tre oserà dirlo, e lo credo per un buon motivo, primo dovrebbe spiegare che ci faceva uno dei principi di Elvetia qui e secondo non credo proprio che a quei cinque farebbe piacere una visita della polizia internazionale che potrebbe scoprire i loro segreti e fargli fare un lunga vacanza dietro le sbarre, cosa che sicuramente lì farebbe incavolare come non mai, beh non che non lo fossero gli ho tolto di mezzo due dei loro sottoposti più influenti, Draghi credo abbia subito la stessa fine di Alice.

Ultimamente pensavo all'incontro che ebbi quella notte con i miei fratelli, avevo paura che mi stesserò preparando qualcosa di pericoloso, molto pericoloso, e i miei incubi non mi aiutavano, non perché non lì capivo ma non ne avevo più, erano esattamente due settimane che non si ripresentavano anzi dormivo bene, il che non era un problema anzi era un guadagno, ma che diavolo voglio capire che cosa sia questo Jormungar, qualunque cosa sia poteva avere a che fare con il motivo che lì spingeva a rapinare i punti di ricerca e studio degli spiriti rubandone le riserve di sangue o facendo irruzione nelle scuole durante il controllo annuale o qualunque cosa abbiano fatto; ma se qualcuno poteva sapere qualcosa era Guzman, il dottore che si era occupato del progetto che ci ha creati, Bianca aveva cercato informazioni su di lui ma senza successo, era come se fosse sparito dalla circolazione.

Mi alzai dal letto e dopo essermi fatto la doccia aprì l'armadio, sulla parte infondo avevo attaccato diverse foto dei principi e di chi era legato a loro e al mio passato, ma anche dei bigliettini con delle frasi tipo "rubare il sangue?" "Rapine e caos in certi tornei" "Guzman dov'è?", ognuna di queste pezzi di carta o foto era attaccata ad un filo colorato che andavano tutti collegandosi in un punto sul quale avevo attaccato un enorme punto interrogativo con su scritto "Jormungar?" che cosa poteva essere e perché Grecis l'aveva fatto creare, che fosse un arma di distruzione di massa? Una cosa così orribile che poteva distruggere il mondo? Ci avrei pensato dopo e indossando la divisa presi la chiavetta per riporla nella tasca e andai a fare colazione; la tavola era imbandita, stavolta mi ero svegliato prima di tutti e prendendo una ciotola la riempì di cereali e andai al tavolo nel salotto, accessi la tv che parti subito sul notiziario delle sei, c'era una donna in una giacca elegante chiusa da dei bottoni metallici a forma di cuore; la donna disse: - le ultime notizie della giornata, ancora nessuna novità sul misterioso incidente avvenuto due settimane fa nel porto della nostra città, la polizia indaga sui giustizieri che hanno fatto esplodere la nave, che dalle ultime fonti è stata scoperta la base di un gruppo di terroristi conosciuti come le lame rosse, il loro capo conosciuto come "Alice" è morto nell'esplosione, si cerca ancora il corpo- e sbattendo i fogli sulla scrivania disse: - e ora passiamo al meteo- e mentre passava al meteo sentì bussare, mi girai verso la porta ma il bussare continuò, mi avvicinai ma aprendola non vi trovai nessuno, pensai che fosse uno scherzo di qualche demente, ma appena mi voltai verso la finestra del salotto, vidi Nia che stava appollaiata sul cornicione e stava bussando al vetro con un enorme sorriso e con indosso una divisa scolastica; andai velocemente alla finestra e aprendola la sentì dire: - mi fai entrare o mi devo star qui a congelare? - congelare, ma se siamo in primavera; la feci entrare dicendo: - ma che diamine, esistono le porte! -, lei facendo spallucce: - ma capo, che ci posso fare, Lisa mi ha dato un nuovo lavoro, non volevo fare tardi- beh questo è vero, Lisa scoprì che l'avevo trovata e mi aveva riempito di botte, poi le diede un lavoro, Nia era diventata membro dello staff scolastico per pagarsi gli studi, era diventata assistente di Lisa e nel tempo libero aiutava la dottoressa Ziegler, lei per riconoscenza, e gli altri docenti, solo per continuare a studiare e devo dire che si impegnava come non mai; lei sedendosi sul divano sorridendo disse: - allora capo come va? -, Luxia: - capo? Che diavolo dice questa? -, Magdaros: - uhm non lo so-, curioso: - perché mi chiami capo? -, lei: - beh quando lavoravo per le lame rosse, se toglievi di mezzo il capo divenivi tu il nuovo capo, tu hai ucciso Alice quindi sei il mio nuovo capo o padrone, o tutti e due se ti va-, sarcastico: - facciamo che mi chiami Roy, come tutti e siamo apposto-, lei facendo il saluto militare: - si capo- caso perso; lei continuando a guardare la televisione disse: - ah, ben gli sta a quella nana-, le poggiai davanti un bicchiere di succo di frutta e dissi: - comunque Alice ti ha mai parlato da chi prendeva ordini? -, lei bevendo tutto d'un sorso disse poggiando il bicchiere oramai vuoto: - no, Alice aveva un brutto modo per non farti fare domande sul committente dei suoi lavoretti-, curioso: - che faceva? -, lei muovendosi per i brividi disse: - ti attaccava alla polena fino alla destinazione poi ti faceva stare nudo nella cella frigorifera e infine ti faceva pulire tutta la nave con lo spazzolino, ironia non diceva di chi lo spazzolino e il più delle volte abbiamo usato il suo così tante volte che aveva un alitosi che avrebbe steso una balena- e scoppio a ridere; Lisa entrò sbadigliando e vedendo che Nia era dentro disse: - buongiorno Roy, buongiorno Nia-, Nia ridacchiando disse: - carino il pigiama a fiorellini capa-, Lisa notando che era ancora in pigiama corse in stanza e dopo pochi secondi uscì tenendo tra le braccia la divisa e si chiuse nel bagno facendo partire il rumore dell'acqua della doccia; Nia: - wow che scatto, manco sulla nave scattavano così quando si parlava di doccia-, Magdaros: - ok, ora è spiegato perché lì dentro c'era un puzza incredibile-, Luxia: - che ci possono fare, saranno stati una trentina di assassini che vivevano chiuse come sardine-, Magdaros: - sardine killer, ho appena creato la cosa più terrificante che si poteva pensare-, ridacchiando dissi: - si, chiuse nelle scatolette di latta, attendono il momento adatto per colpirti mentre le metti in tavola; ad ottobre nei cinema-, Magdaros scoppiò a ridere mentre Luxia lasciò uscire un leggero risolino che soffocò subito; Nia schioccandomi le dita davanti gli occhi disse: - ehi Roy sei ancora tra noi? -, scossi la testa e dissi: - si, tutto ok, stavo chiacchierando con i miei spiriti-, lei: - beato te, il mio sta sempre zitto- e dandosi dei leggeri pugnetti in testa disse: - ehi Cryio sei sveglio- e guardandomi disse: - visto è una roccia, non risponde- e tornò a guardare la televisione; mi sedetti vicino a lei e dissi: - allora che mi racconti di te? -, lei: - beh se conoscessi qualcosa di me ti farei fuori- ma detto ciò sorrise e dandomi un pacca fortissima sulla schiena disse: - scherzo, non ti preoccupare, dopotutto io sul mio passato non so niente, sono stata cresciuta dalle lame rosse fin da bambina; ho imparato ad uccidere a cinque anni, sgozzavo le bambole di pezza per allenamento e facevo atletica leggera per diventare agile come chiunque lì dentro-, mi venne in mente la mia infanzia, beh intendo quella che avevo prima di essere adottato dai Fabulas, le punizioni in quella cella, le torture di Quattro, le cure di Cinque, l'odio che avevo verso Grecis, la mia mamma che si sacrificò per non farmi diventare come gli altri cinque; la tristezza che avevo provato in quegli anni mi tornava spesso in mente, ma venivano soffocati subito dai ricordi più felici con i Fabulas, gli unici che reputo come la mia famiglia, coloro che mi hanno accudito, papà che mi aveva addestrato per rendermi un soldato spiritico migliore di lui, Milly che è sempre stata al mio fianco, la mamma che mi insegno a cucinare, il lavoro nella taverna di famiglia, gli anni passati tra lo studio e gli allenamenti; tutte queste cose sono quelle di cui mi importa maggiormente; mentre pensavo ciò sentì Bianca toccarmi le spalle e dire: - Roy, muoviti dobbiamo andare- e alzandomi presi lo zaino che avevo lasciato vicino alla porta d'ingresso e corsi via.

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