cops and robbers [completato]

t w e l v e

"Didn't realize it at first, but
At some point I started to like you,silly"

✧✧✧

«se quell'uomo ti avesse toccata l'avrei ucciso. te lo ripeto, tu sei solo mia. ora vieni qui ed abbracciami.»

spalanco gli occhi e incrocio le braccia al petto.

«non ci penso proprio.» rispondo, evitando il suo sguardo.

se lo guardassi dritta negli occhi probabilmente non sarei poi così sicura di ciò che dico.
lo sento muoversi leggermente nel letto e poi un lamento esce dalla sua bocca.
mi volto di nuovo verso Jimin e lo vedo tenersi il fianco, con un'espressione dolorante sul volto.
oh, giusto le infermiere mi avevano chiesto se avessi potuto cambiargli le bende.
l'unico problema è che lui ora è sveglio.

«Jimin...» sussurro, attirando la sua attenzione immediatamente.

«devo cambiarti le bende.» la mia voce è quasi impercettibile a causa dell'imbarazzo.

la sua espressione si rilassa e un sorriso malizioso appare sul suo volto.

«Francine, potresti aiutarmi a togliere la maglietta? non ci riesco da solo.» mi chiede lui, con una voce da bambino, mentre si siede sul bordo del letto.

chiudo gli occhi per qualche secondo e poi respiro profondamente.
perché non posso semplicemente chiamare un'infermiera?
è il loro lavoro dopotutto.

«chiamerò un'infermiera.» dico, tutto d'un tratto, ma lui non sembra affatto sorpreso.

«come vuoi. sarò felice di sentire le morbide e gentili mani dell'infermiera accarezzarmi il busto nudo. ah, cerca di trovarne una giovane-» smette di parlare non appena gli tolgo la maglietta, facendolo restare a petto nudo.

quando alzo di nuovo la testa lo vedo fissarmi, con ancora quello stupido e fastidioso sorriso.

«che c'è?» gli domando, leggermente infastidita, con le sopracciglia aggrottate.

lui scuote la testa, continuando a sorridere, ma in modo più sincero.
abbasso immediatamente lo sguardo, stringendo la sua maglietta.

«smettila di sorridere.» mormoro, cominciando a toglierli le bende, per poi buttarle a terra.

il suo fisico è molto meglio di quanto mi ricordassi.
prendo il disinfettante e comincio ad applicarlo su dei dischetti di cotone, per poi tamponare le sue ferite delicatamente.
non mi distraggo nemmeno un secondo da quello che sto facendo, non vorrei sbagliare e fargli male.
l'unica cosa che noto è il suo respiro irregolare.
una piccola risata scappa dalle mie labbra non appena realizzo.

«stai avendo qualche problema, Park Jimin?» gli domando, in modo canzonante.

lui mi prende il mento, costringendomi a guardarlo.
i nostri visi sono troppo vicini, tanto che le nostre fronti e i nostri nasi si toccano.
smetto di respirare per un attimo e resto a fissare il suo viso perfetto, senza aprir bocca.

«non sei più così confidente, Francine Hendriks.» sussurra lui facendomi sentire il suo respiro sulle mie labbra, provocandomi.