cops and robbers [completato]

s e v e n t e e n

"don't go, don't say that you're
gonna leave me behind
don't leave me in your memories"

✧ ✧ ✧

Hani's p.o.v.

tengo stretto fra le mani il volante della mia automobile.
insieme a me ci sono Park Jimin e Jung Hoseok.
nonostante siano ammanettati ho paura di loro.

«potrebbe anche rilassarsi, non le faremo nulla.» sospira Hoseok, che è seduto alla mia destra.

«i-io non ho paura.» mento, senza mai spostare gli occhi dalla strada, per timore di incontrare i loro sguardi.

quando guardo lo specchietto retrovisore, vedo Jimin, seduto nei sedili posteriori, con un viso arrabbiato, o meglio infuriato.

«Park Jimin, è tutto okay?» gli domando, preoccupata dal suo comportamento.

il suo sguardo incontra il mio attraverso lo specchietto e io subito volto la testa.

«ti sembra che sia tutto okay?» mi risponde, in modo rude.

jimin's p.o.v.

come potrei stare bene quando Francine è nello stesso ufficio con tre uomini che la vogliono portare via da me.
perché lei è così desiderata?
non è la più bella ragazza che io abbia mai incontrato, nè la più simpatica, eppure attrae molti, troppi uomini.
dannazione, avrei dovuta trattarla diversamente in passato.

non appena arriviamo scendo dalla macchina, mentre Hoseok e Hani restano sopra ad essa, ad aspettare.
mi dirigo verso un capannone abbandonato, dove si trovano lui, Howon, Yeeun e Hyejin.
arrivato al portone principale due uomini cercano di bloccarmi, puntandomi le pistole alla testa.

sospiro e sorrido maliziosamente, prima di tirare un forte pugno in faccia a uno dei due scagnozzi.
subito l'altro spara verso la mia direzione, ma sono abbastanza veloce da colpire anche lui, facendoli cadere entrambi a terra.

entro dentro alla struttura, trovandomi di fronte un ambiente completamente diverso da quello che mi aspettavo.

«oh, ma guarda un po' chi c'è qui, Park Jimin in carne ed ossa.» sento il rumore di tacchi sbattere contro il pavimento avvicinarsi sempre di più a me, finché delle braccia non scivolano attorno alla mia vita.
Yeeun, inizia a baciare la linea della mia mascella, cercando probabilmente di provocarmi.

«ti sono mancata?»

in questa stanza siamo solo noi due... e Hoseok.
la pistola del mio amico viene caricata e puntata verso la testa della ragazza.

«sai, Yeeun, ho sempre sognato di farlo.» sussurra Hoseok, prendendo le manette e mettendogliele ai polsi della ragazza.

«c-cosa?» domanda la ragazza, non potendo credere a ciò che sta accadendo.

la voce che noi bangtan lavoriamo per gli sbirri deve essersi sparsa davvero velocemente.

«il vostro capo vi ha venduti per salvarsi il culo.» rispondo, diretto, mentre comincio a camminare vero la stanza in cui si dovrebbero teoricamente trovare gli altri.