t h i r t y

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"I'm losing my mind just a little,
so why don't you just meet me in the middle?»

✧ ✧ ✧

apro gli occhi, lentamente e con molta fatica, svegliata dal rumore dei miei denti sbattere a causa del freddo che sto provando in questo momento.
nonostante i miei occhi siano completamente aperti non riesco a vedere nulla, è così buio, qui.
so solo di essere completamente fradicia, in un posto freddo e sdraiata sul duro pavimento da chissà quanto.
non sto nemmeno indossando la mia divisa, ma immagino qualcosa di più leggero.
hanno intenzione di farmi morire ibernata?

ricordo solamente di essere svenuta fra le braccia di RedMan.
quindi sì, immagino che mi abbiano lasciata qui per uccidermi.

all'improvviso vedo una striscia di luce rompere il buio, permettendomi di capire, anche se poco, dove mi trovo: sembra una cantina.

l'uomo che ha appena aperto la porta si avvicina, con passo lento, al mio corpo steso a terra, incapace di compiere qualsiasi movimento.

lo guardo con occhi pieni di terrore e aspetto che si avvicini a me, per cercare in qualche modo di colpirlo.

«sei sveglia.» dice e la sua roca voce rimbomba in tutta la stanza, una voce che non ho mai sentito.

«c-chi s-sei?» sussurro.

lui ride leggermente e si abbassa, poggiando le braccia sulle sue ginocchia.

«e perché te lo dovrei dire?»

stringo i pugni, arrabbiata con me stessa perché non riesco nemmeno a muovermi e, di conseguenza, non posso nemmeno cercare di scappare.

muovo le braccia e cerco, con tutte le forze che ho in corpo, di alzarmi.
riesco a tenermi sulle braccia, mentre le gambe sono ancora a terra.

«chi ti ha detto il permesso di muoverti?» lo sento alzarsi e poi mi tira un calcio sulla schiena, facendomi cadere di nuovo a terra, dolorante.

vedo,dalla porta che questo uomo ha aperto per venire da me, entrare altri due uomini, che camminano verso di noi con un passo felpato.

«forza, prendetela.» ordina loro colui che mi ha appena tirato un calcio.

i due mi prendono dalle braccia e mi sollevano dal pavimento, trascinandomi chissà dove.
mi dimeno, cercando di liberarmi dalla loro presa, ma in cambio ricevo solo dei pugni, che mi rendono ancora più debole di quanto già sia.
mentre mi portano via, riesco solo a fissare il pavimento, sporco con macchie di sangue ormai asciutto sparse qua e là.
presto ci sarà anche il mio di sangue qui, non è così?

attraversata la porta e salite le scale, oltre una seconda porta di legno pregiato, finalmente vedo un luogo simile ad una casa.
la luce presente mi accieca e sono costretta a chiudere gli occhi di nuovo.

quando li riapro noto che tutto è quasi completamente rosso.
sì, sono decisamente nella casa di RedMan.

«da quanto tempo sono qui?» domando, con una voce lieve.

«sei qui solo da una notte, quindi cerca di non fare la drammatica.» mi risponde il primo uomo che ho incontrato e che finalmente posso vedere in viso.

è un ragazzo giovane, avrà qualche anno in più di me.
perché tutti loro fanno questo?
perché obbediscono agli ordini di uno psicopatico quando potrebbero vivere una vita normale?

Jimin's p.o.v.

«Jimin, dov'è Francine?» mi domanda Yoongi, seduto alla sua scrivania, mentre fissa quella vuota della poliziotta.

alzo ed abbasso le spalle, tenendo lo sguardo sul gioco che c'è sul telefono di Mingyu.

«non sono affari miei.» rispondo con un tono freddo e serio.

«e comunque immagino sia con Mingyu, visto che nemmeno lui è qui.» aggiungo, lamentandomi e ricordandomi di ciò che è successo ieri.

«credo che sia successo qualcosa...» mormora, iniziando a mordersi le unghie per l'ansia.

come se fosse stato fatto di proposito, la porta viene aperta e un agente ci viene a prendere, per portarci nella sala conferenza.
qui tutti i migliori poliziotti di Seoul sono raggruppati a parlare di chissà che cosa insieme a noi sette a Mingyu.
quindi lei dov'è?

«c'è un grande problema.» ci riferisce il padre, alzandosi in piedi e grattandosi la nuca.

«l'agente Hendriks...» aggiunge, sussurrando e appoggiandosi al tavolo, lasciandosi tutti con il fiato sospeso.

«è stata rapita.» termina, sorprendendoci.

quindi lei ieri notte...
sono solamente un'idiota!
se io fossi andato da lei in questo momento non sarebbe di sicuro in pericolo.

stringo forte i manici della sedia con le mani, cercando di trattenere la mia rabbia.
sposto lo sguardo verso Mingyu, il quale mi sta fissando a sua volta, con un ghigno stampato sul volto.
sapevo che dovevo restare in guardia.
dove sei ora, Francine, ti prego, dimmi che stai bene.

«si trova da RedMan.» rivelo, mentre il mio sguardo è puntato verso il pavimento.

«so come catturarlo e chi catturare.» l'attenzione delle persone presenti nella stanza è ormai solo su di me.

«domani vi sarà un festa organizzata da lui, alla quale potranno entrare solamente persone come... noi. noi sette ci presenteremo da lui e la salveremo. dovete solo fidarvi di noi.» dico, mentre guardo gli occhi dei poliziotti uno ad uno.

«qual è il suo nome?»

«il suo nome è...»

cops and robbers [completato]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora