f i v e

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"you just want attention,
you don't want my heart"

✧✧

«chi preferisci fra me e lui?» mi domanda, a bassa voce, quando i nostri visi sono a centimetri di distanza.

«i-io» balbetto.

questa vicinanza mi dà davvero molto fastidio.

«io penso che andrò a prendere un caffè. ne vuoi uno? sì? sto andando.» dico tutto d'un fiato, spingendolo indietro ed alzandomi dalla sedia sulla quale ero seduta, ma soprattutto intrappolata.

esco il più velocemente dal mio ufficio e successivamente entro nel piccolo corridoio dove si trovano le macchinette.
non appena sono davanti a quella del caffè mi fermo e mi passo una mano fra i capelli.

«in che diavolo mi sono cacciata?» sussurro, fra me e me.

sento la porta aprirsi e mi giro, per vedere chi sta entrando.
prima che io possa rendermene conto mi trovo bloccata fra la macchinetta e Jimin.
lo guardo dritta negli occhi.
è infuriato, lo si può leggerglielo in faccia.

«sapevo che se vi avessi lasciati soli lui ti avrebbe immediatamente toccata.» sussurra tra i denti, avvicinando il suo viso al mio.

io non mi muovo di un millimetro.
non ho intenzione di essere un giocattolo per lui, come lo sono sempre stata.

«lo odio così tanto.» aggiunge.

il suo sguardo cade sulle mie labbra, mentre si avvicina sempre di più.

«chi preferisci, allora, Bambolina?» mi domanda.

«levati.» dico, fredda e sicura di me.

lui mi guarda con occhi spalancati e poi sorride leggermente.

«finalmente. questa è la mia Bambolina.»

continua ad avvicinarsi a me, ma io resto completamente impassibile.
lo spingo via e mi preparo ad andarmene.

«Mingyu. preferisco Mingyu.» dico, prima di andarmene da lì, lasciandolo solo.

mentre mi dirigo di nuovo verso mi complimento con me stessa per ciò che ho appena fatto.

«Francine.» qualcuno mi chiama e io mi volto: è Hani.

la guardo confusa.

«che c'è?»

«devo parlare con te e l'agente Kim, posso entrare?» mi domanda, indicando con l'indice il mio ufficio.

annuisco e poi entriamo entrambe, trovando Mingyu, seduto, mentre legge un foglio.

«che stai leggendo?» gli domando, cercando di sbirciare, ma lui sposta il foglio, nascondendolo.

«nulla di importante.» risponde, mentendo.

«che cosa dovevi dirci?» chiedo ad Hani e lei si schiarisce la voce.

cops and robbers [completato]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora