Quel boschetto dietro la Tana, così silenzioso e tranquillo, era il posto preferito di Albus e Rose.
Fin da quando erano bambini, amavano rifugiarsi lì. Era il loro posto, un simbolo di un legame che era molto forte.
Albus e Rose erano più che semplici cugini.
Erano come due fratelli, cresciuti quasi in simbiosi.
Non c'era nulla di Albus che Rose non sapesse, e non c'era nulla di Rose che Albus non sapesse.
Si volevano bene davvero, sapevano di poter contare l'uno sull'altra.Anche quel tardo pomeriggio si trovavano lì.
Rose stava seduta con la schiena poggiata al loro 'Grande Albero', reggendo con una mano un librone enorme, mentre Albus era disteso con la testa sulle sue gambe, una sigaretta fra le labbra e gli occhi semichiusi.-Un giorno la smetterai di intossicarti con questa roba?- chiese Rose in tono distratto, sfogliando pigramente le pagine del libro.
-Mmh... Forse...- disse lui, facendo dei cerchi col fumo. -Dove diavolo sarà finito, quell'idiota?-
-Forse si è smaterializzato in Alaska e non riesce più a tornare.-
-Rose!-
-Okay, okay.- sbuffò. Chiuse il libro poggiandolo sul prato e rimanendo per un attimo a contemplare la luce del sole che filtrava tra le foglie degli alberi.
-Quando imparerete a convivere civilmente?- le chiese Albus mettendosi seduto e guardandola con quei grandi occhi verdi, così uguali a quelli di suo padre.
Rose sbuffò un'altra volta, ma prima che potesse rispondere, un sonoro pop li fece voltare entrambi.
Scorpius Malfoy avanzava verso di loro con passo elegantemente disinvolto ed un sorriso sornione stampato in faccia.
Rose alzò gli occhi al cielo.
Non c'era persona al mondo che detestasse così tanto.
Si sedette vicino a loro, diede una pacca sulla spalla ad Albus e salutò Rose con un ghigno.
Era l'unico a sapere del loro posto.-Allora?- gli chiese Albus, accendendo un'altra sigaretta e offrendone una a Malfoy.
-Per mio padre è okay, possiamo andare.-
-Fantastico!-
Rose si ritrovò a sbuffare per la terza volta.
-Qualche problema Weasley?- chiese Malfoy.
Lei si alzò, ignorandolo bellamente, prese il libro e si alzò, incamminandosi verso la Tana.
I due si alzarono ed in poche falcate la raggiunsero.-Allora?-
Lei accelerò il passo.
Scorpius si ritrovò ad ammirare inopportunamente la ragazza che le camminava davanti, le gambe lunghe e snelle, i capelli rosso fuoco che ondeggiavano al ritmo del suo incedere ed il libro stretto sotto il suo braccio.
Scosse la testa.-Allora niente Malfoy.- disse lei continuando a camminare e non degnandolo nemmeno di uno sguardo -Semplicemente la prospettiva di passare le prossime vacanze con te nel raggio di qualche metro non è in cima alla lista delle cosa che mi entusiasmano.-
Erano arrivati alla Tana, che era quasi vuota, ad eccezione di nonna Weasley e della tribù di cugini Weasley-Potter. Tutti gli altri erano al lavoro.
Albus, li sorpassò entrando dentro, decidendo saggiamente che in quella guerra fredda non fosse poi tanto saggio restare nei paraggi.
Malfoy si avvicinò a lei, e lei dovette alzare non poco la testa per guardarlo negli occhi.
-Sei impossibile Weasley.- le disse lui.
-Non è un tuo problema.- gli rispose.
E lo lasciò lì.
*****
-Allora... Abbiamo deciso che partiremo da Malaga, ci arriveremo con una Congiunta, siccome nessuno c'è mai stato a parte me e Lorcan...Oh grazie nonna-
James era in piedi di fronte al tavolo della Tana. Diede un bacio a sua nonna che li aveva appena riforniti di zuccotti e torta alla melassa.
Rose, Albus, Lily, Domi, Louis, Rox, Fred e Scorpius, i gemelli Scamander ed i fratelli Paciock stavano ad ascoltarlo attentamente.
-L'unico problema è che in una tenda tutti non ci stiamo. La nostra è troppo piccola, ci sono solo otto letti.
-Jamie...- disse nonna Weasley -nel capanno dovrebbe esserci la vecchia tenda di Perkins. Tuo padre ed i tuoi zii l'anno usata molte volte. Ed è abbastanza grande.-
-Perfetto allora. Dopo la appelliamo. Grazie nonna.-
-Come faremo a spostarci?- chiese logicamente Rose.
-Useremo i mezzi pubblici babbani, cuginetta.
-E fin dove arriveremo?-
-Questo lo decideremo strada facendo.- disse James, sorridendo, come se fosse la cosa più logica del mondo
-Comunque, baldi giovani, ci ritroviamo qui domani mattina per smaterializzarci. Non dimenticare nulla, nemmeno le bacchette.-
Tutti si alzarono e si sparpagliarono in giro per la casa.
Rose si gettò sul divano, aprendo di nuovo il suo libro e cercando di concentrarsi.
Non era affatto facile, specie perché Scorpius Malfoy continuava a fissarla.Rose alzò gli occhi al cielo.
-Cosa vuoi?-
-Davvero non sei contenta di passare le vacanze con me?-Rose lo squadrò dalla testa ai piedi. Quanto era insopportabile ed egocentrico, solo Merlino lo sapeva.
-Sei un idiota.-
Lui scoppiò a ridere, e per un attimo le sembrò diverso, senza maschere o altro. Appunto, come se fosse, per qualche secondo, diverso dal solito.
-Vedremo Weasley... Vedremo.-
E la lasciò lì, completamente disorientata e sconcertata.

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Shades
FanficUna nuova ScoRose. Rose e Scorpius sono due ragazzi che si maltollerano, che riescono a non schiantarsi o cruciarsi a vicenda solo perché c'è Albus Potter a tenerli buoni. Ma forse qualche lato di entrambi è rimasto nascosto, e forse prima o poi sa...