Il falò (PARTE 1)

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La settimana trascorse velocemente,il giorno del falò era già arrivato.
Astrid si sentiva piuttosto agitata, voleva assolutamente fare una buona impressione sugli amici di Finn e perché no, magari entrare anche lei nella loro cerchia.
I due ragazzi si erano visti spesso nei giorni precedenti ma lei aveva evitato di esprimere a Finn le sue paranoie e le sue ansie riguardo al fatto di dover conoscere i suoi amici.

Pensò attentamente a cosa mettersi, non voleva sembrare una snob ma neanche una sciattona.
Alla fine optò per dei semplici shorts di jeans chiari, una canotta nera con scollo a V e una morbida felpa grigio chiaro nel caso avesse iniziato a fare un pò più freddo e decise di lasciare i lunghi capelli sciolti.

La ragazza prese il telefono e vide che erano già le 18.30
"Merda ho fatto tardi" pensò mentre prese al volo lo zainetto con dentro tutto il necessario per la notte e corse giù dalle scale.

"Zia io vadooooo!!! " urlò mentre cercava di aprire il portone. Non aspettò neanche di ascoltare la risposta di Olivia che si precipitò di corsa davanti casa di Finn.

Come al solito il ragazzo era già fuori ad aspettarla con le braccia conserte e un sopracciglio alzato.
"Possibile che tu non sia mai puntuale?"
le disse sbuffando.
"Dai scusami, sono solo le 18.35,giusto cinque minuti di ritardo! "
Rispose lei con il fiatone mentre si piegava per riprendere il respiro.
"Si come no, avanti andiamo gli altri saranno già lì".

I due si avviarono a piedi, fortunatamente la spiaggia era a pochi isolati dal loro quartiere.
Finn notò che Astrid era più silenziosa del solito e continuava a mordersi il labbro, ormai stava iniziando a conoscerla e aveva capito che faceva così solo quando era nervosa o preoccupata.

"Ehy tutto bene?" le chiese lui.
"Uh? Cosa? Ehm... Si è tutto ok"
"Te lo hanno mai detto che sei una pessima bugiarda?"

Astrid lo guardò sorpresa ma continuò a non parlare.

"Avanti sputa il rospo! Cosa c'è che non va? "
"Davvero Finn è tutto ok, sono solo un pò agitata... E se ai tuoi amici non fossi simpatica? Insomma non vorrei che questo poi condizionasse anche la nostra amicizia e... "

Finn alzò gli occhi al cielo e la interruppe.
"Ma quante paranoie ti fai? Se non dovessi piacergli è un problema loro, vorrà dire che continueremo a uscire io e te! Poi te l'ho detto sono ragazzi apposto, vedrai che andrà tutto bene!"

Il moro le sorrise cercando di rassicurarla e Astrid si sentì effettivamente un pò sciocca ad essersi fatta tutti quei problemi.

Quando arrivarono in spiaggia trovarono un gruppo di ragazzi intenti a sistemare la legna e a montare delle tende. Finn andò da loro a salutarli mentre Astrid rimase pochi passi più indietro.

"Ciao ragazzi,scusate il ritardo, la mia amica non ha idea di cosa sia la puntualità" gli disse il moro ridendo.

*Astrid's pov*
Certo che Finn non poteva trovare un modo migliore per presentarmi...
Mi feci coraggio e mi avvicinai agli altri sorridendo.

"Come vi avevo anticipato lei è Astrid, si è trasferita da poco da Seattle!"
Annunciò Finn.

Il primo a venire a presentarsi fu un ragazzo moro dai capelli mossi, era un pò più basso degli altri e sembrava un tipo piuttosto vivace.
"Piacere Astrid, io sono Jack! Vedrai che ti ambienterai presto qui a Los Angeles"
disse stringendomi la mano e sorridendo.

"Oh lo spero proprio!"
gli feci io ricambiando il sorriso. Man mano vennero a presentarsi anche gli altri.

"Ciao, io sono Wyatt piacere!"
Disse un ragazzo riccio e alto stringendomi la mano.
"Io invece sono Jaeden!" fece un ragazzo alto, magro con i capelli lisci e dei bellissimi occhi chiari.

Infine vennero a presentarsi le ragazze. Sophia, una ragazza dai corti capelli rossi e il viso tempestato di lentiggini. Sembrava molto dolce.
Poi c'era Ellie, una ragazza dalla carnagione olivastra e con dei lunghi capelli neri ed infine Lilia, era molto carina, bionda con i capelli fino alle spalle.

In fin dei conti Finn aveva ragione, erano davvero simpatici e mi trovai subito bene con tutti loro.

Scherzammo e parlammo per un bel po quando Jack disse:
"beh ragazzi, direi che è arrivata l'ora di movimentare la serata!"
Iniziò a rovistare dentro una borsa per poi tirare fuori alcune bottiglie di birra.
"Sù belli, bevete! Tra poco faremo il gioco della bottiglia e dobbiamo iniziare a svuotarne qualcuna!"
Disse porgendone una in mano ad ognuno di noi con uno sguardo malizioso.

Sgranai gli occhi.
Il gioco della bottiglia? Cioè potrei dover baciare qualcuno di questi ragazzi appena conosciuti? Non che l'idea mi dispiacesse, in fondo erano tutti piuttosto carini, ma non mi pareva il modo migliore per farsi conoscere. Tuttavia non mi tirai indietro, ci sedemmo in cerchio e iniziammo a giocare.

Prima di prendere posto Finn si avvicinò a me sussurrandomi: "sei sicura di volerlo fare? Non sei costretta... "
Aveva uno sguardo strano che non seppi decifrare.
"Tranquillo" lo rassicurai io sorridendo.
Così anche lui andò a sedersi e iniziammo il gioco.



Finn Wolfhard|| Dusk till dawnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora