Christmas Holidays

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Quell'anno fu il primo Natale che Astrid trascorse senza i suoi genitori.
Nonostante sua zia Olivia si impegnasse con tutta se stessa per cercare di renderla felice, la ragazza si sentiva più sola che mai.
Iris era tornata a Seattle e con Finn ormai aveva chiuso ogni tipo di rapporto.

Non lo vedeva, né sentiva dalla sera del suo compleanno, nonostante il corvino avesse continuato a scriverle e provato a telefonarle.

Da quel maledetto giorno però, Astrid  aveva smesso di uscire anche con il resto del gruppo. Nonostante i ragazzi la invitassero continuamente ad unirsi a loro nelle varie uscite o festicciole natalizie, lei continuava a rifiutare. La paura di incontrare Finn era troppa, aveva paura di sentire nuovamente il suo cuore frantumarsi trovandoselo davanti, paura di perdersi di nuovo in quei meravigliosi occhi che però l'avevano ingannata e ferita.

La bionda passava le sue giornate chiusa in casa o da Millie, l'unica persona che continuava frequentare.

Olivia era sempre più preoccupata. Non era normale per una ragazza di sedici anni, trascorrere le intere vacanze in solitudine.

Ma a Astrid non importava uscire o divertirsi. Mai come in quel periodo avrebbe voluto avere sua madre accanto.
Lei di sicuro avrebbe saputo dirle come affrontare la situazione e le avrebbe tirato sù il morale con la sua famosa cioccolata calda, che secondo la donna, era il miglior rimedio contro la tristezza. Quei meravigliosi ricordi fecero nascere un sorriso sulle labbra della bionda.

La ragazza stava guardando distrattamente la tv sul divano quando sentì suonare il campanello.
Il panico si impossessò di lei, era terrorizzata all'idea che potesse essere Finn ma in quel caso, aveva già dato degli ordini precisi a sua zia per evitare che lo lasciasse entrare.

Astrid si tranquillizzò quando riconobbe la voce della persona che era appena arrivata: Jack.

Il suo amico le si avvicinò con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.
Doveva ammettere che un pò le era mancato...

"Eccoti qui allora! Ti avevamo data tutti per dispersa!" esclamò il ragazzo in tono ironico.

"Eh si, per vostra sfortuna sono ancora viva!" fece Astrid ridendo.

"Si può sapere perché ci stai evitando tutti? " chiese lui diretto. Di certo non era il tipo che si faceva problemi a dire le cose in faccia.

"Credo che tu possa immaginare da solo il perché... "

"Ok, ammetto che Finn mi ha accennato qualcosa su quello che è successo, ma noi non ti abbiamo fatto nulla di male! "

Astrid si sentì davvero dispiaciuta, di certo non voleva che gli altri pensassero che lei gli avesse abbandonati a causa di Finn.

"Lo so Jack ma il fatto è che non mi sento ancora pronta a rivederlo, a uscirci insieme fingendo che vada tutto bene e che non me ne importi nulla! Tu non hai idea di cosa sto passando... "

"Se solo ce lo avessi permesso ti avremmo aiutata a stare meglio! Ti saremmo rimasti tutti vicino, lo sai bene! "

Astrid abbassò lo sguardo, si sentì molto in colpa ma d'altra parte uscire con gli amici era l'ultima cosa che si sentiva di fare in quei giorni.

"Ascolta, siamo disposti a passare sopra al tuo comportamento da asociale e al fatto che ci hai ignorati durante queste vacanze, ma solo se accetterai di venire da me per capodanno! Ho invitato tutti a casa, saremo solo noi, i soliti... Nessuna festa caotica! Che ne dici?" domandò Jack speranzoso.

"Io... Ti ringrazio per l'invito, davvero. Però non ce la farei a passare l'intera serata con Finn senza sentirmi uno schifo totale... "

"Finn non verrà. " la interruppe lui serio. "È parito con suo fratello, credo tornerà per l'inizio della scuola"

Finn Wolfhard|| Dusk till dawnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora