Cara luna che mi guardi
Da lassù, in quel cielo infinito
Cui la mia mente ogni volta
Cerca di aprirsi fino
A raggiungere la tua fine
Irraggiungibile.Che possano i tuoi raggi,
Che mi illuminano,
Liberare la mia anima
Dal dolore della solitudine
Che d'anni vi risiede.Ma su questa cosa
Vi ragiono ogni volta,
È della solitudine
La colpa del mio
Presunto male?Ma riflettendoci su
Forse le parole tedesche
Di Schopenhauer
Non avevano poi così
Tanto torto addosso.Si è liberi solo quando
Si ama veramente
La nostra solitudine
Cui ci protegge dal controllo
Delle altrui menti.Oh luna, tu che beatamente
Senti il mio strumento
A cui affido la ragione
Mettersi in funzione,Dammi la risposta
A questo dilemma
Così che posa riposare
In piena e santa pace.[Dedicato a Orchidea]