Seppur di tenera visone

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Seppur di tenera visione fu
E gli occhi miei godevano
Di simile apparizione
Si presentò, a me, spregevole.

E i capelli mossi dal vento
E soavi le sue parole
Che rinnovavano il cuore
Ma d'inganno.

Come affiliati coltelli
Le sue dita taglienti
Scagliato nel mio volto
Ormai logorato dalle lacrime.

Seppur bella di visone fu
Il suo cuore invece era avido
Contenta lei? Non saprei
Sapei soltanto che
Il mio pensiero s'è rinnovato
Ed il mio cuore s'è infranto.

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