Una lupa dai nervi a pezzi
Controlla i suoi cuccioli ma,
Con tono saccente e duro, sgrida
Il più grande e lo fa in continuazione.Al dolce e grande cucciolo non
Veniva concesso neppur
Un attimo di pace e nemmeno
Per lei, per riposar la voce.Come fosse odio, graffia con la mente il suo candido pelo e impaurito
Della lupa china il capo e
Mira altrove.Le vene li ribollivano dalla paura
Ma l'ululio della sua amata, da
Lontano, lo calma a poco a poco
Da quell'ira della lupa.Ma egli continua, senza sostare,
A ringhiarli contro, ora anche
Al lupo grande che stava appena
Ritornando dalla caccia.