Mia madre chiamò un taxi, mentre io e Kyle parlavamo.
"Ci scambiamo i numeri?" mi chiese.
Divenni rossa in viso. Kyle ridacchiò.
"Nessuno te l'ha mai chiesto?" sorrise.
Cavolo, quel sorriso. Era bianco pastello, ma non pastello. I miei pensieri erano strani, si dicevano bugie.
Scossi la testa abbassando lo sguardo.
"Ehm... okay." dissi, infine.
Mi diede il suo numero, e vidi il taxi dietro il ragazzo stopparsi.
Anche il moro lo capì. "Beh, penso tu debba andare." disse avvicinandosi pericolosamente al mio viso.
Profumava. Un buon odore. Forse pistacchio e legno. O pistacchio e mandorla. O mandorla e legno. Ahh, quante bugie si dicevano i miei pensieri!
Si avvicinò con le labbra carnose socchiuse e le posò sull'angolo destro della mia bocca. Lo sentii sorridere.
Mille farfalle viaggiavano del mio stomaco come impazzite.
Si staccò velocemente, e io rinpiansi il momento.
Sorrise, ed io ricambiai il sorriso smagliante con uno furtivo, veloce.
Veloce, impazzito. Come le farfalle ospiti del mio stomaco.
Il momento era come nei film: la ragazza o il ragazzo deve lasciare la città, ma loro si promettono di incontrarsi di nuvo. Di baciarsi di nuovo. Poi un bacio, e poi ecco il treno arrivare fulmineo.
Mia mamma arrivò, rompendo quel momento magico.
"Tesoro, é arrivato il taxi." disse.
"Oh, arrivo." le dico.
"Beh, penso che ti scriverò tra..." controllò l'orologio al polso, " cinque minuti, si, cincque minuti".
Sorrisi e mi allontanai.
Salii nel taxi giallo e nero, mentre mia madre diceva la destinazione.
Continuavo a guardare l'ora dalla schermata del telefono.
Passammo un quartiere.
Guardai l'ora. 17,42. Erano passati solo due minuti.
"Allora..." ruppe il silenzio mia madre.
"Spero ti piacerà la casa!" disse.
"Appartamento o villa?" chiesi , sbloccando e bloccando il telefono in continuazione.
"Villa a schiera."
Ping-ping . Il cellulare .
Ciao Isabelle, sono Kyle. Mi dispiace ma non sono riuscito ad aspettare che il tempo predisposto terminasse.
Rispondi quando puoi♡.Aveva messo il cuore.
Sai cosa significa? Semplice, la mia mente cominciò a farsi film mentali:
io vestita di bianco e lui in smoking nero , su una spiaggia delle Hawaii , con molte persone alle nostre spalle vestiti da colori vivaci. "Puoi baciare la sposa!" ci dirà il solito parroco pelato e brutto, poi Kyle comincerà a baciarmi.
Ed io lo conosco da quattro giorni...
KYLE'S POV
Le avevo messo il cuore, dannazione!
E se Annie mi controllerà il telefono? E' mia cugina!Sono un genio!!
"Figliolo, andiamo a casa." disse mio padre guardandosi intorno.
Sembrava che ci fossero spie del governo pronte ad arrestarci, o peggio ucciderci, alla prima mossa sbagliata.
Mio padre, in effetti , era un uomo potente. Sì, lavorava nel governo.
Avevamo una barca di soldi? Avevamo uno yacht di soldi.
Potevo farmici il bagno. Okay, basta.
"Kyle, è arrivato il taxi."
***
Arrivati a casa c'era mia madre a guardare la tivù e la domestica puliva.
La ragazza era di origine asiatica, alta, mora con delle ciocche totalmente a caso blu, e gli occhi a mandorla castani.
"Kyle! Tesoro!" disse con un accento latteralmente sbagliato.
"Ciao, Anita." si chiamava Anita, anche se non pareva un nome cinese.
"Signorino! Arrivo a prenderle il cappotto!" era sempre così con me.
"No grazie, faccio io."
Lei fu la sostituta di Annie, perchè anche lei era la nostra donna delle pulizie.
Donna è dire tanto, aveva sì e no 17 anni.
Ora ne ha 18, come me.
Lei è bionda platino, quasi più alta di me, e con degli occhi cristallini. Purtroppo è tinta, e mi tocca vedere scorrazzare una ragazza bellissima con dieci centimetri di ricrescita castana...
La differenza tra Isabelle e Annie era molta.
Lei semplice e simpatica, l'altra perfettina e la solita vip della scuola .
"Vado su in camera mia." e così feci.
#SpazioAutrice
Ciao ragazze! Scusate la lunga assenza ma il mio è un vero periodo di stress, mi sono tipo uccisa l'occhio (se volete vi racconto la storia) , ho molti compiti e ho cercato di scrivere finalmente un capitolo!
Lo so, lo so, è molto corto, ma mi farò perdonare!
Lasciate una stellina e magari un commentino, così da farvi arrivare a casa una pizza.
In più volevo chiedervi se volete un libro apposito per gli annunci delle storie, almeno non creò un capitolo che vi inganna. Bho, ditemelo! Fatemi anche sapere i giorni (e magari anche l'ora) di cui preferite il capitolo nuovo!
Gli orari di scuola sono rigidi, tranne quando sono a casa potrei aggiornare pure prima: dalle 8 alle 14 tutta la settimana "lavorativa", poi il sabato e la Domenica dalle 14 alle 20!
Fatemi sapere, mi raccomando!
Alla prossima settimana!
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Fredda come la neve fuori, calda come il Sole dentro.
Genç KurguIsabelle, o Izzy come diminuitivo, è una semplice ragazza che si isola dal mondo per entrare nel mondo della lettura . Un giorno, la madre le dà una notizia: da Londra, andranno a vivere New York. Lei non la prende bene e non fa nè le valige nè va'...