Pancake

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Mi sveglio di soprassalto.
Ho avuto un incubo ma non lo ricordo molto bene....
Guardo la sveglia e mi rendo conto che sono a malapena le sette.
Ho ancora la divisa di scuola addosso ma una soffice coperta mi avvolge fino ai piedi.
Sorrido appena pensando a quanto sia premuroso Tae. A proposito chissà come è andata la cena!

Mi alzo dal letto per andare a parlare con Tae sperando che non stia ancora dormendo. Ho un terribile mal di testa e non posso fare a meno di mettermi una mano sulla fronte facendo una smorfia.
Mi stiracchio stropicciandomi gli occhi mentre percorro il corridoio.
Poi lo sento.
È sicuramente odore di puncake!
Scendo di corsa le scale non sorpreso di trovare Tae ai fornelli.
<<Giorno>>
Mi dice subito senza nemmeno voltarsi.
<<Ciao!>>
Mi avvicino subito a lui per poterlo aiutare e guardandolo bene in viso noto subito le occhiaie scure.
<<Non hai dormito? Sei rimasto di nuovo a giocare ai videogiochi fino a tardi?>>
<<Mh...diciamo di si>>
<<E questi?>>
Chiedo indicando i pancake.
<<Volevo farti una sorpresa. So quanto ti piacciono>>
<<Sei stato dolcissimo! Grazie...>>
Ne prendo subito uno anche se bollente e lo mordo con gusto sporcandomi le labbra di cioccolata.
<<Chim!Ti sei sporcato tutto!>>
Ride di gusto mentre prende subito un fazzoletto per pulirmi.
Glielo lascio fare nemmeno avessi cinque anni e poi continuo a divorare la mia colazione.
<<Senti a proposito di ieri...>>
Non mi lascia continuare il discorso che mi interrompe.
<<Ha la faccia da coglione>>
<<Scusa?>>
<<Il tuo nuovo splendido professore mi sta sulle palle>>
Ringrazio il cielo di non avere la bocca piena in questo momento perchè altrimenti rischierei di strozzarmi per quanto sto ridendo.
<<Lo avevo intuito! Che vi siete detti?>>
<<Nulla di che. Ho la vaga impressione non andargli nemmeno io a genio. Abbiamo parlato la maggior parte di te e dei tuoi problemi con la matematica>>
<<Cose interessanti insomma...>>
<<Non sai quanto.>>
<<E ha detto altro su di me? Si insomma...che non riguardasse quanto faccio schifo coi numeri>>
Tae tace per qualche secondo prima di rispondere.
<<Ha detto che ti aiuterà a colmare le lacune e...>>
<<E?>>
Lo incoraggio,incuriosito.
Continua a torturare il povero puncake che da cinque minuti a questa parte stava infilzando con la forchetta.
<<Si è offerto di darti delle ripetizioni private. Tre volte a settimana. Viene oggi pomeriggio>>
Sputa alla fine tutto d'un fiato.
Devo aver capito male.
<<Oggi? Qui? Da soli?>>
Non credo di star sentendomi molto bene e Tae sembra notare la mia agitazione.
Allunga un braccio per mettere una mano sulla mia schiena cominciando a muoverla lentamente su è giù in una carezza leggera.
<<Non mi piace stare da solo con lui. È strano...>>
Ammetto in un sussurro.
<<Perchè la mamma ha accettato? Me la sono cavata sempre da solo anche se non eccello...>>
<<Calmati ok? Inventeremo qualcosa. Oggi rimango a casa così posso tenerlo d'occhio>>
Sorrido pensando che sia un'ottima idea ma poi mi viene in mente che Tae ha un esibizione di canto e non posso lasciare che salti solo per farmi da babysitter.
<<Tae hai cose più importanti da fare oggi...>>
<<Voglio assicurarmi che tu sia al sicuro>>
<<Non se ne parla! Sono settimane che ti eserciti per oggi! Ci sarà anche un produttore discografico no?>>
<<Ma...>>
Cerco la sua mano per stringerla.
<<Sono felice che tu mi metta sempre al primo posto Tae. Davvero. Io farei lo stesso per te. Ma devo imparare a cavarmela da solo. Tu hai una grande occasione e non te la lascerò sprecare per me. Me la caverò>>
Non sembra molto convinto dal mio discorso ma alla fine annuisce sorridendo appena.
<<Va bene. Ma se prova a farti qualcosa...>>
<<Tranquillo Tae. Ora devi solo concentrarti sulla tua esibizione. Ok?>>
Annuisce di nuovo con più convinzione stavolta e poi mi abbraccia di slancio.
Dopo questo ci rendiamo conto dell'ora e andiamo di corsa a prepararci per andare a scuola.

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