In Love

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Furono giorni da fiaba.

Ormai non riuscivo più a vedere Yoongi come un professore.
Tanto che, approfittando della mia posizione all'ultimo banco, non perdevo occasione per stuzzicarlo.
Mi leccavo le labbra, mordicchiandole, guardandolo con occhi socchiusi. L'effetto che ottenevo era sempre spassoso; se stava spiegando perdeva il filo, e cominciava a tossicchiare.
Se stavamo facendo un compito mi lanciava occhiate di fuoco, facendomi segno di concentrarmi sul compito, a cui puntualmente prendevo quattro.
(Avevamo una relazione ma non si risparmiava a darmi brutti voti.)

Durante le ricreazioni, finivo con lui in bagno, o nel nostro posto speciale, nel ripostiglio della palestra.
Il viso premuto contro la porta, la sua mano sopra la bocca per attutire i miei gemiti mentre spingeva dentro di me. Credo che quella situazione eccittase da morire anche lui.
Non si risparmiava dal prendermi con forza ovunque fossimo.
L'ultima volta la porta tremava così forte che avevo paure ci sentissero dai corridoii. Ormai stavo diventando dipendente dal suo corpo. Da lui. Quando ero a casa o non potevo vederlo lo pensavo costantemente e anche per lui sembrava essere così.
Mi scriveva, mi cercava.

Per quanto riguarda Tae, non ci parlavamo più molto. Cercavo sempre un approccio con lui ma sembrava non volermi parlare. Non come prima almeno. Doveva aver capito ciò che stava succedendo con Yoongi e gli ero grato di non aver detto nulla a nessuno.

"Ti porto fuori questa fine settimana. Sono stanco di non poter sentire i tuoi gemiti."

Fece roco nel mio orecchio, dopo un orgasmo che mi aveva lasciato con gli occhi pieni di lacrime.
Come sempre poi mi aveva aiutato a sistemarmi, prendendomi tra le sue braccua per riempire di baci le mie labbra e il viso arrossato.

"Dove andiamo Yoongie?"

"Lontano. Dove non potranno riconoscerci. Un vero e proprio appuntamento. Riesci ad inventarti una scusa con i tuoi?"

Annuì stancamente, appoggiando il viso nell'incavo del suo collo mentre accarezzavo la sua mano.
Mia madre si lamentava del fatto che continuassi a prendere brutti voti nonostante Yoongi venisse a darmi ripetizioni. Ovviamente non studiavamo. Ma a casa non era come fuori. Non riuscivo mai a lasciarmi andare, soprattutto perché avevo paura Tae ci sentisse.

"Non sarebbe male farlo su un letto vero e proprio."

In effetti ero abbastanza divertito dal fatto che lo avessimo fatto quasi sempre in piedi ma mai sul letto. In una posizione più classica.

"So che non meriteresti questo Jimin. Dovremmo uscire a passaggiare mano nella mano. Poter andare a prendere un gelato o a ballare."

Nel sentire la serietà nella voce di Yoongi, alzai lo sguardo, prende do il suo viso tra le mani con dolcezza, posando un bacio sulla sua fronte.

"Amo la nostra storia d'amore hyung. Non rimpiango nulla. Non importa dove o come. Mi importa stare con te."

Mi sciolsi nel vedere il suo sorriso. Le sue dolci gengive rosee. Così mi fiondai sulle sue labbra, appoggiando poi la fronte sulla sua.
Dopo pensai a quale scusa avrei dovuto rifilare ai miei per stare insieme quel fine settimana.

Non fu difficile.
Dissi loro che sarei andato a dormire da un amico. Serata videogiochi.
Poi cominciai a preparare un piccola valigia. Non sapevo assolutamente dove saremmo andati ma volevo essere il più bello possibile per il maggiore. Così misi almeno una decina di cambi, per adattarmi ad ogni eventuale situazione. I trucchi. Il profumo che gli piaceva tanto. La instax per fare le foto.

Così quando arrivó sabato, uscì di casa facendo finta di andare dal mio amico.
Potete immaginare la mia sorpresa quando vidi Yoongi, nel posto prestabilito, aspettarmi accanto ad una moto.

~~

Capitolo di transizione.
Vi prometto che il prossimo sarà molto più lungo e con altro smut.
Poi ovviamente arriverà l'angst.  😘😘😘😘😘😘😘😘
A lunedì!

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