Bed

4.3K 233 49
                                    

<<I tuoi sono in casa?>>
Chiede mentre infilo le chiavi nella toppa e apro la porta.
Faccio un cenno di diniego con la testa e poi prendo la sua mano tirandolo dentro.
<<Ora vai a letto forza>>
<<Si ma con te>>
Dalla sua espressione sorpresa è chiaro non si aspettasse dicessi qualcosa del genere.
<<Sei ubriaco Jimin>>
Le nostre mani sono ancora unite.
<<Allora devi aiutarmi...non posso fare le scale da solo. Se mi facessi male dovresti prenderti la responsabilità>>
Scuote divertito la testa e poi sempre tenendomi saldamente per mano mi aiuta a fare le scale.
Quando arriviamo in camera mi butto sul letto ridacchiando e poi mi giro a pancia in su per poterlo guardare.
<<Vieni...>>
<<Jimin non è una buona idea questa>>
È ancora in piedi vicino alla porta mentre si guarda nervosamente attorno.
<<Ti prego...>>
Mormoro stiracchiandomi appena.
Mi mordo soddisfatto le labbra quando lo vedo avvicinarsi e allungo subito una mano per raggiungerlo.
La prende e poi si siede accanto a me.
<<Jiminie...è meglio se vado.>>
<<No voglio stare con te...>>
<<Jimin...>>
Con tutta la forza di cui dispongo faccio uno scatto e prima che possa reagire mi siedo a cavalcioni su di lui.
Mi appoggio al suo petto sentendo così il suo cuore battere frenetico quanto il mio. Le sue mani invece finiscono subito sulla mia vita.
<<Avevi detto che ne avresti fatti altri...>>
Inclino il collo per mettere in mostra il succhiotto non del tutto coperto dal trucco e fargli capire cosa desidero.
La sua reazione non si fa attendere a lungo. Attacca il mio collo con labbra fameliche facendomi sospirare.
Lascia baci umidi da dietro il mio orecchio poi scende appena sotto la mia mascella fino ad arrivare in una zona ben esposta del mio collo.
Con gli occhi chiusi mi lascio andare ad un lungo lamento posando le mani tra i suoi capelli folti.
<<Sei così sensibile qui piccolo...>>
Il mio cuore fa una capriola a quel nomignolo e lo stringo con più forza a me mentre le sue labbra succhiano la pelle precedentemente resa sensibile dalla lingua.
<<M-mi piace...>>
Mormoro in estasi inarcandomi verso il suo corpo scontrandomi involontariamente contro il suo bacino.
Sospira sulla mia pelle ed eccitato da quel suono decido di fare lo stesso movimento.
<<Cazzo...>>
Cerca di nuovo le mie labbra e io non esito a dargliele ricambiando subito la carezza della sua lingua sulla mia.
<<A me piaci tu Jimin. Non sai quanto>>
Lo sussurra tra un bacio e l'altro mentre le sue mani non smettono di accarezzarmi i fianchi.
In quel momento non mi importa se è più grande di me e sono a malapena maggiorenne.
Non mi importa che sia un mio insegnante.
Non mi importa nemmeno del dispiacere che potrei dare alla mia famiglia e soprattutto a Tae.
Voglio lui.
Lecco le sue labbra ancora schiuse e senza staccare gli occhi dai suoi mi muovo in modo circolare sul suo bacino. Sento il rigonfiamento del suo membro tra le mie natiche e gemo eccitato cercando un contatto più profondo.
Non pensavo di essere in grado di fare una cosa del genere senza morire d'imbarazzo ma la voglia di lui sta occultando ogni forma di timidezza.
<<P-piccolo aspetta...non possiamo>>
Yoongi ha gli occhi socchiusi e la presa sulla mia vita ora si è fatta così forte da farmi male ma non me ne curo.
Sento quanto sia rigido. Sento quanto si stia sforzando per trattenersi.
<<Yoongi>>
Sussurro il suo nome come fosse una supplica mentre metto le mani sul suo viso arrossato.
Mi chiedo se anche i miei occhi siano pieni di desiderio come i suoi.
Ma scommetto di si.
Prendendomi alla sprovvista con un colpo di reni ribalta le posizioni e mi ritrovo sdraiato sul letto.
Si fa spazio in mezzo alle mie cosce accarezzandole appena...
<<Non dovevi provocarmi Jimin>>

Teacher Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora