Le foglie gialle e rosse cadono dalle querce che contornano il grande campo di girasoli in cui ci incontriamo sempre.
È diventato il nostro posto: isolato dalla città, tranquillo e colorato. I girasoli sono l'elemento naturale di quel paradiso che i miei occhi da bambina solare quale sono preferiscono. Mi ricordano un sole che sorride, mi rasserenano.
Oggi ha piovuto, e l'erba è bagnata, ma di sicuro a me, Cole e Dylan non importa. Giochiamo comunque alle spie con tanto di rotolamento sull'erba alla 007 e a scappa e prendi arrampicandoci sugli alberi.
I due fratelli mi rincorrono, e mentre scappo inciampo su un sasso, cadendo sull'erba morbida. Scoppio a ridere a crepapelle e così anche loro mentre si sdraiano accanto a me, guardandomi con quegli occhi azzurri che hanno la stessa tonalità verde acqua del mio pastello preferito nell'astuccio.
Cole si alza e si dirige a pochi metri da dove stavamo distesi.
"Aria, vieni!"
Corro da lui. I suoi capelli un po' troppo lunghi biondi cenere si muovono con il leggero venticello tipico di questa stagione dell'anno.
Tiene la mano dietro la schiena, e quando la tira avanti mi porge un fiore, una margherita.
"Per te."
"Grazie Cole, è bellissima." Gli sorrido.
C'è qualcosa di speciale in questo bambino, penso, qualcosa che mi piace.Ritorniamo da Dylan, che ci guarda incuriosito.
In quel momento un aereo passa sopra le nostre teste...Cade la matita, e mi scuoto sulla sedia. Mi guardo intorno. Sono sulla scrivania, in camera mia, e davanti a me c'è il libro di matematica aperto. Ma certo! È l'ultimo giorno d'estate e, appena tornata dalle vacanze, mi sono come al solito trovata all'ultimo a fare i compiti.
Ma la scena che ho appena visto, è stata un sogno?
Mi guardo nella specchiera: i lunghi capelli castani sono ancora posizionati in un cocon di forma indefinita e sotto gli occhi del medesimo colore non c'è alcun segno di occhiaie (prova che non mi sia addormentata, poiché dopo aver dormito anche solo per qualche minuto mi compaiono sempre un minimo di borse).
Opto per una seconda opzione: è stato un flashback. Non mi è mai capitato prima, o almeno, non in questo modo. L'immagine era così vivida, mi sembra di averla vissuta davvero. Per la seconda volta. Si, ora ricordo.
La mia mente lascia spazio a ricordi che pensavo di aver cancellato... ma perché?Improvvisamente sento l'urgenza di scoprire altro, di scoprire perché la mia mente avesse cancellato quei ricordi all'apparenza così belli.
Guardo l'ora: le 14:30. Mia madre non verrà in camera, pensa io stia studiando.
Chiudo il libro, mi metto le scarpe, e senza pensarci molto esco dalla finestra della mia camera.
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♡ ☾ I love you to the moon and back
AdventureQuanto può cambiare il tuo presente un semplice flashback? Lo svelerà Aria, una ragazza da scoprire, capitolo per capitolo, attraverso viaggi, scoperte e luoghi improbabili, e un amore che la farà vivere e ardere come non mai.