Come Cole

87 3 0
                                    

Il caffè la mattina è vitale.
Specialmente quando si passa una notte in bianco non riuscendo a non pensare al ragazzo per cui non si sa cosa si prova, e da cui si viene trattati come dei pazzi sconosciuti.
Ebbene sì, le distrazioni di ieri sera non sono servite a molto.
Certo, al momento mi sono distratta, ma l'effetto evidentemente è durato poco.
Dopo aver quindi bevuto la mia solita tazzona calda di quella che considero una bevanda sacra, salgo in camera a vestirmi e preparare lo zaino.

Lavata e vestita, controllo sul diario l'orario.
Prime due ore... letteratura... terza ora... matematica (fantastico, penso.) quarta...
Mano a mano che scorro le ore colorate sul foglio infilo i libri nello zaino.
Quarta e quinta ora... educazione fisica...
Educazione fisica! No!
Ecco un'altra materia che non è per niente tra le mie preferite.
Non fraintendetemi, amo lo sport.
Lo pratico da quando avevo quattro anni, e grazie a questo posso dire di avere un fisico magro, atletico e sano.
Adoro muovermi, lo trovo un bisogno primario come bere o mangiare, e, oltre a quelli che ho praticato anche agonisticamente, mi piacciono molti tipi di sport diversi.
Ma lo sport a scuola... è diverso.
È tutto troppo teorico. Ciò lo rende tremendamente noioso. E toglie quindi il divertimento.
Si, preferisco imparare giocando piuttosto ascoltando la spiegazione o facendo gli esercizi del cavolo come palleggiare per mezz'ora.

Dopo aver messo nella sacca le scarpe da ginnastica, i pantaloncini, la maglietta e il reggiseno sportivo (cosa assolutamente necessaria), raccolgo lo zaino ed esco di casa.

                                       ❁

La canzone per il prossimo metà capitolo è "Shape Of You" di Ed Sheeran.

                                    

"Ma ci credi che la Stevens ci ha dato il doppio dei compiti che ci ha dato ieri?"
Infilo il libro di matematica nell'armadietto e prendo la sacca da ginnastica.
"Quella è proprio una strega. L'ho avuta solamente un paio di volte di supplenza e già non la sopportavo più..." Dice Daisy.
Si sistema con fretta i capelli e si guarda allo specchietto che ha attaccato al lato dell'armadietto.
Pochi secondi dopo capisco perché.
Mi giro giusto in tempo per vedere Malik, leader della squadra di football, che cammina in mezzo al corridoio con i suoi amici grandi e grossi come lui. È incredibile come, quando passano loro, la maggior parte delle ragazze automaticamente smettano di fare ciò che stanno facendo per guardarli con la bava alla bocca. A Daisy succedeva lo stesso, solamente con l'aggiunta delle farfalle nello stomaco.
A me, personalmente, non facevano impazzire così tanto. Certo, erano dei bei ragazzi, ma gli addominali troppo scolpiti e i muscoli prorompenti non mi attiravano particolarmente.
"Guarda quella pelle perfetta color caramello... quegli occhi profondi... e guarda quanto bene gli sta la divisa..." mi dice Daisy con gli occhi sognanti.
"Già", le rispondo facendo finta di non aver sentito quella frase almeno un milione di volte.
Daisy ha una cotta per Malik sin dal primo anno, peccato che lui non ne sappia nulla.
"D, dovresti andare a parlargli."
"Ma sei matta? Non sa nemmeno il mio nome!"
"Proprio per questo devi presentarti almeno!"
Ci giriamo di nuovo a guardarlo.
Osservo le sue braccia e gambe muscolose, la divisa rossa e blu con il grande numero "13" sul retro che sembra in procinto di scoppiare.
Capisco perché a Daisy piaccia, ma continua a non attrarre me. Insomma, un ragazzo deve si essere muscoloso, ma anche magro, alto... come Cole.
Mi tiro uno schiaffo mentale per quel pensiero.
Non pensarci è l'unico modo per non starci male; sono riuscita a non farlo per quasi tre ore, ma ora ho rovinato il record quasi raggiunto.
"Ariel..." vedo Daisy che guarda alle mie spalle con sguardo cupo. Non devo girarmi per capire chi stia guardando.
Parli del diavolo e sbucano le corna, penso.
Cole cammina verso il suo armadietto senza parlare o guardare nessuno, prende... la sacca da ginnastica.
Oh no...
Lo guarda anche Daisy, poi si gira verso di me capendo tutto.
"Oh no, Aria... anche nella tua classe di ginnastica?!"

♡ ☾ I love you to the moon and backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora