La strada non cambia

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Quel campo... io lo conosco.
Ma certo. Il campo di girasoli. Non ci sono mai più tornata da allora, ma perché?
Comunque, la strada me la ricordo come se fosse ieri. Nel flashback ero bambina, eppure ricordo ancora il percorso per arrivare a quel luogo. Ci andavo spesso?

Attraverso la strada, giro a destra, percorro camminando velocemente Milk Street, per poi attraversare il porto sud e girare di nuovo a sinistra. "Gira a sinistra quando vedi la barca arrugginita: Maryland."
Qualcuno un tempo me lo aveva detto.
Ma certo! Me lo aveva detto quando ancora non riuscivo a memorizzare la strada e dovevo farmi accompagnare da qualcuno.
La strada me la aveva spiegata proprio lui, perché ci andava spesso al campo di girasoli. Lui.

"Ricordati di arrivare al porto sud, quello alla fine di Milk street. Gira a sinistra quando vedi la barca arrugginita: Maryland. Non puoi sbagliarti, è la barca più arrugginita che ci sia nel porto! Da lì prosegui per la via che attraversa Il parco "Charles River Esplanade" e taglia per il ponticello alla fine di essa. Da lì vedrai subito in lontananza queste grandi querce." Indica i grandissimi e meravigliosi alberi che ci circondano. Mi sorride.
"Okay, grazie Cole! Cercherò di ricordarla d'ora in poi." Ricambio il sorriso.
"Non è poi così difficile, e poi la strada non cambia!" dice Dylan ridendo. "Comunque, ci troverai sempre qui."

La strada non cambia. Ci troverai sempre qui.

Le parole mi rimbombano nella mente, e la forza con cui i ricordi si stanno facendo spazio nella mia mente mi spaventa.

La strada non cambia.

Arrivo nel porto. Mi guardo intorno dubbiosa, ma vedo subito la barca arrugginita con la scritta rossa un po' sbiadita a lato "Maryland".
È proprio vero, è la barca più arrugginita che ci sia nel porto e in tutti i porti che io abbia mai visto, penso.

Seguendo le istruzioni che mi sono tornate alla mente giro a sinistra, e di lì a pochi metri vedo il cartello che dice "Charles River Esplanade".
Non ci vengo spesso in questo parco, perché è troppo turistico per i miei gusti, e tendo personalmente a preferire le zone più isolate e tranquille di Boston.
Percorro la via composta di ciottoli, circondata da panchine e molto popolata. Adulti che accompagnano i figli o che fanno jogging, ragazzi che ascoltano musica o si baciano su una panchina isolata e bambini che corrono in giro e giocano tra di loro.

Boston è popolatissima a quest'ora del giorno, e in un certo senso tutte le persone, così allegre nonostante sia l'ultimo giorno di vacanza, mi fanno pensare che anche se l'estate è praticamente finita, il divertimento non lo sarà mai.

Dopo una decina di minuti arrivo alla fine della via e attraverso il ponticello che passa sopra un piccolo stagno naturale.
Le vedo subito. Le immense querce non sono cambiate di una virgola dall'ultima volta che mi sono trovata nei loro pressi. Il loro legno marrone chiaro risplende ancora con la luce del sole e le loro foglie cominciano ad assumere un colore verde chiaro, tendente al giallo.

Come spinta da una forza immaginaria, inizio correre in quella direzione, arrivando finalmente alla mia meta: il campo di girasoli.

E si, i girasoli ci sono ancora. Gialli e splendenti, mi fanno lo stesso effetto di calore ed allegria, che mi facevano da piccola.
Tutto è rimasto lo stesso, è come se il tempo si fosse fermato per 7 anni.

Ma non tutto è proprio lo stesso.

Ci troverai sempre qui.

E invece non ci sono. Che stupida! Cosa pensavo? Che sarebbero davvero stati qua?

Mi distendo a terra sconfitta. Non ho trovato le risposte che cercavo, nonostante non sappia nemmeno io cosa volessi ottenere tornando in questo posto.

Guardo il cielo. È così blu...
Peccato che verrà sostituito dal tipico color grigio tristezza che porta con sé settembre.
Ci sono pochissime nuvole in cielo, solo qualche scia bianca lasciata dagli aerei di passaggio...

♡ ☾ I love you to the moon and backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora