L'estrazione

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Dopo aver estratto una serie di coppie improbabili, viene sorteggiato il mio nome.
"Aria Morgan con..." - prende il secondo biglietto - "...Rudy Chapman."
Rudy è un ragazzino della mia classe alto un metro e un tappo, soprannominato anche Pel di carota, per i suoi capelli color... carota (non c'è effettivamente cosa a cui i suoi capelli assomiglino di più, se non forse un'arancia... beh, ma carota è più carino).
È simpatico, solo che parla troppo. Davvero troppo. È probabilmente la prima persona ad essere riuscita a tirare fuori il mio istinto omicida solamente per il fatto che parli troppo.
Ma, nonostante alcuni momenti di infantilità, è una brava persona. Non però il tipo di persona con cui potrei stare in camera per una settimana intera... credo che dopo qualche ora lo chiuderei già fuori.

Comunque, non dico nulla, nonostante non sia proprio entusiasta del mio nuovo compagno di stanza.
Daisy non sembra da meno. È stata sorteggiata insieme ad una ragazza con cui non ha mai parlato e con cui, a suo dire, preferisce non parlare.
"Insomma, Ariel, sai che non sono una da pregiudizi, ma una volta l'ho vista scaccolarsi! Che schifo! E se si scaccolasse sul mio cuscino?"
"Dai, D!" - non riesco a trattenere una risata - "Magari è stata... la cosa di una volta."
"Si si, ma ti dirò di più! Una volta ho visto che nascondeva nello zaino del veleno per topi... veleno per topi, ma ti rendi conto? Cosa fa una persona normale con del veleno nello zaino di scuola? E se mi avvelenasse di nascosto?! Se mi mettesse il veleno nel caffè?!"
Rido di nuovo, anche se stavolta un po' più instranita.
"Okay, okay, è una persona un po' strana, ma..."
Tra i presenti si cominciano a sentire esclamazioni di disapprovazione. Evidentemente le coppie non si piacciono.
Mentre parlavo devo non aver sentito con chi è capitato Cole, ma dalla sua aria leggermente seccata, immagino qualcuno che non gli va a genio.

La sorte evidentemente vuole che ognuno di noi stia in camera con chi non vorremmo, ma per fortuna a combatterla c'è la, mentalmente giovanissima, professoressa Sullivan.
"Va bene, va bene. Vi do un'ultima possibilità. Rifaremo l'estrazione, ma questa sarà l'ultima volta!"
"Prima coppia... Daisy Stephens e..." - sento Daisy irrigidirsi accanto a me - "...Malik Reese."
Soffoco una risata e guardo la mia migliore amica che diventa rossa come un pomodoro.
Mi giro e vedo Malik, che a quanto pare fa parte della classe di Burnes, che alza il viso e cerca con lo sguardo la sua compagna di stanza. Incrocio il suo sguardo e con l'indice indico Daisy accanto a me, che sta facendo di tutto per non girarsi.
Il ragazzo dalla pelle color caffellatte e i capelli corti ricci neri mi sorride come per ringraziarmi dell'aiuto.
"Ariel, io ti uccido."
Dice a bassa voce Daisy, che non si capisce se stia per urlare di gioia o nascondersi per l'imbarazzo.

"Jeanette Oliver con... Rudy Chapman."
Sento Jeanette sbuffare dietro di me e alzo gli occhi al cielo. Chissà con chi sperava di finire in camera. Forse con il ragazzo davanti a cui si è messa a novanta almeno una decina di volte ieri.
Si, non dire il suo nome mi aiuta.
Peccato che quel nome, o meglio, il nome finto, venga detto letteralmente due secondi dopo del mio ultimo pensiero. Ma non sono preparata soprattutto al nome che sento dopo.
"John Stanley con... Aria Morgan."

Sbianco di colpo.
"Noo!"
Urlo senza nemmeno accorgermene.
Me ne pento poco dopo, vedendo letteralmente tutti i ragazzi che si girano verso di me. Compreso Cole. Il suo sguardo non lascia trasparire nulla. Ma come fa?!

"Perché ti lamenti?! Un figo del genere in camera!"
La voce viene da dietro di me, ed appartiene all'amica bionda di Jeanette.
Continua. "Deve essere parecchio bravo nella camera da letto. Se sai cosa intendo..."
"Già." Fingo un sorriso.
"Tu sai che lo è, vero Jeanette?" Dice proprio mentre sto per girarmi.
"Esatto, confermo!" Dice la voce odiosamente acuta di Jeanette, guardandomi, curiosa per la risposta.
"Ben per te.", dico girandomi.

Daisy, che ha sentito tutto, mi guarda alzando gli occhi e mi dice a bassa voce "Non so quanto siano affidabili quelle due. Forse è una bugia."
"O forse è vero. In ogni caso, a me non importa." La guardo, come per avere conferma di ciò che ho appena detto. Non sono sicura nemmeno io se sia vero, e ciò viene confermato dal fatto che la mia voce assume un tono interrogativo in quello che dico dopo, in risposta allo sguardo dubbioso che mi sta rivolgendo Daisy.
"È vero...(?)"
"Okay. Comunque stai tranquilla, intendo riguardo al fatto che sia in camera con te. Non devi per forza parlarci, voglio dire, dovete solo condividere il bagno.
E potrai venire in camera mia quando vuoi."
"Sicura? Vuoi dire che non sarete occupati a fare altro te e Malik?" La guardo con uno sguardo da pervertita.
"Aria!! Ma che dici..." dice lei seria, per poi assumere la mia stessa espressione.
Ridiamo, per poi tornare serie di colpo.
Grazie alla nostra telepatia, capiamo a cosa stiamo entrambe pensando in quel momento.
"Che cosa mettiamo in valigia?" Diciamo allo stesso momento.

♡ ☾ I love you to the moon and backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora