Capitolo 15

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Dentro di se, Bianca sapeva che in quella botola non ci sarebbe stato nulla di buono. Ma mai si sarebbe aspettata una tale potenza. Ciò che seguì, fu piuttosto confuso. Dalla botola spalancata, si era riversato fuori un getto di energia talmente potente da sbalzarli all'indietro. Bianca batté la testa contro la pietra, dolorante si rimise a sedere. Ciò che vide, non poté che farla stare peggio. Un vortice scuro si innalzava verso l'alto, espandendosi velocemente come una nube temporalesca. Bianca udiva chiaramente lamenti e grida, versi striduli e raccapriccianti, e non sapeva definire se fossero urla di libertà o di rabbia. Fulmini del colore del sangue si accesero nel vortice, scariche potenti e luminose, che fuoriuscivano anch'esse dal buco nella pietra. Ogni tanto, nella nube scura e densa, si si intravedevano occhi rossi e minacciosi, artigli affilati sbucare fuori dal vortice, per poi essere risucchiati di nuovo dentro dalla sua potenza. Un vento impetuoso le graffiava la faccia, urlandole nelle orecchie. Quella scarica di energia, quella forza che li aveva attraversati per un attimo...avvertiva chiaramente l'oscurità ammassata nel tempo entrare in contatto con la sua pelle, l'aveva sentita viva, rabbiosa e potente. La malvagità intrisa li dentro era vecchia di secoli, il potere presente era disarmante. Eppure, come aveva detto Kyle, il Vacuum cercava continuamente altro potere. Era come se desiderasse riempirsi ma non ne fosse capace. Incredibilmente riuscì a staccare gli occhi da quella scena inquietante, e si voltò cercando Luke con lo sguardo. Anche lui era intento ad osservare sbalordito il vortice scuro, e Bianca dli andò vicino, scuotendolo per le spalle.

-Dobbiamo andarcene!-gli urlò, cercando di sovrastare il frastuono creato dalle urla e dal vento. Lui annuì, e a fatica si rimisero in piedi, barcollando per la forza del vento che li spingeva. Bianca guardò davanti a se, ma non intravide nulla oltre la nebbia che li circondava. Probabilmente la porta era ancora lontana, e se non si sbrigavano rischiavano di essere travolti da quel vortice che si espandeva. Lo prese per mano, e iniziò a correre sul sentiero pericolante, mentre le urla si facevano sempre più insistenti, e il vento aumentava la sua forza. Bianca si coprì il viso con una mano, mentre con l'altra teneva quella di Luke e correva a perdifiato cercando di restare in equilibrio. Il cuore le batteva forte, e la testa le doleva, ma non aveva tempo per fermarsi a riprendere fiato. Voleva uscire di li, e possibilmente voleva farlo viva. Finalmente la porta comparve sulla loro visuale, e Bianca si permise di essere ottimista nonostante tutto ciò che di tremendo stava accadendo. Ma le sue speranze crollarono quando raggiunta la soglia della porta, andarono a sbattere contro qualcosa di solido, simile ad un muro, e vennero sbalzati indietro sulla pietra. Bianca rotolò per alcuni metri, sentendosi poi cadere inaspettatamente. Le sue mani si agitarono istintivamente alla ricerca di un appiglio, che ovviamente non trovarono, e poi lei precipitò nel vuoto, in un terribile istante di tetra sorpresa. Era una sensazione terribile. La prima volta, quando era caduta dal precipizio, aveva perso i sensi quasi subito, e non aveva percepito cosa si provasse a precipitare da quell'altezza. Adesso, forse perché era cosciente, forse perché il Vacuum le faceva uno strano effetto, sentiva su di se la consapevolezza di allontanarsi sempre di più dalla superficie. Il vento era impetuoso durante la caduta. Si sentiva la pelle bruciare come se qualcuno ci avesse poggiato sopra del ferro bollente. Gli occhi le pizzicavano, non riusciva a tenerli aperti, e le sue gambe si agitavano forsennatamente nel nulla. Poco dopo, si schiantò. Non seppe dove, dato che era immersa nella nebbia. Forse proprio su di essa, dato che quello strapiombo non sembrava fatto d'altro. Stranamente, non provò dolore. Le sembrò di atterrare su un cuscino, un atterraggio un po' brusco, ma comunque su un cuscino. Sbatté le palpebre un paio di volte, mentre tossiva per riprendere fiato. Pochi secondi più tardi, Luke atterrò davanti a lei, visibilmente confuso e anche lui nel suo stesso stato fisico. Avrebbe voluto precipitarsi da lui e assicurarsi che stesse bene, ma non ne aveva la forza. Così, si limitò a tossire.

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