Capitolo 22

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Sono a casa di Scott, ho passato qui tutto il pomeriggio e abbiamo appena finito di cenare.

È sabato, stasera c'è la partita e per questo Nathan ha passato mattina e pomeriggio con i suoi amici ad allenarsi.

Io ne ho approfittato per stare con Scott e giocare ai videogiochi. Steve non è con noi perché aveva da fare con Becca, lo vedrò direttamente più tardi.

Mentre giocavamo Scott mi ha chiesto cos'è successo ieri. Gli ho raccontato di come sono riuscito a far ragionare gli amici di Nathan e li ho portati da lui perché chiarissero le cose e si scusassero. Il mio amico mi è sembrato molto sorpreso dal mio racconto, inaspettatamente. Non l'ha detto ma sono sicuro che credeva mi avrebbero picchiato senza neanche starmi a sentire.

Ora ci stiamo preparando per andare a vedere la partita, anzi io sono a posto così, sto aspettando che Scott finisca di cambiarsi e torni da me.

Ormai manca mezz'ora all'inizio, la scuola è vicina quindi siamo in orario. Finalmente esce dal bagno e possiamo andare.

Potrebbero accompagnarci i suoi genitori ma non vogliamo scomodarli e così andiamo a piedi.

Appena arrivati individuiamo Scott e Becca, hanno già preso posto. Li raggiungiamo e ci sediamo accanto a loro. Dopo un po' Becca si alza per andare a salutare qualcuno.

"Steve" richiamo l'attenzione del mio amico. "Ora che se n'è andata devo chiedertelo, perché Becca mi ha aiutato ieri?" chiedo, ripensando a quando sono finito a terra ed è venuta subito da me.

"Lei non resiste, quando vede che qualcuno ha bisogno interviene. È una cosa più forte di lei" mi risponde.

"Tsk" Scott, seduto tra me e lui, schiocca la lingua, infastidito.

Lo ignoriamo, sappiamo com'è fatto.

"Ce l'hai ancora con lei?" mi chiede Steve.

"Ovviamente. Lei ce l'ha ancora con me?"

"No, quando ti ha visto per mano con Nathan ha capito di aver sbagliato davvero" mi dice.

Quindi non era seriamente pentita prima, come immaginavo.

I giocatori entrano in campo e il mio sguardo cerca Nathan. Eccolo, bellissimo come sempre.

Vorrei guardarlo per tutta la serata ma la mia attenzione viene attirata da una chioma di capelli ricci. È Maxine, purtroppo anche lei mi nota e mi viene incontro.

Si siede nei posti liberi accanto al mio insieme ad un ragazzo dai capelli ramati che le tiene la mano.

"Ciao Jake!" mi dice, piena di vitalità.

Vorrei nascondermi in un buco.

"Ciao, che sorpresa vederti qui" ammetto, imbarazzato.

"Oh, non mi perdo mai le partite di mio fratello. Ti presento Alexander, il mio fidanzato"

Il ragazzo mi rivolge un sorriso amichevole e mi stringe la mano. Sembra avere qualche anno in più di Maxine e indossare dei vestiti costosi.

Apro la bocca per presentarmi a lui ma vengo interrotto da lei.

"È il ragazzo di Nathan" dice, allegra.

Sono più imbarazzato di prima.

Cerco di concentrarmi sulla partita e spero che non mi parli più. Né ora né mai.

Si sta comportando normalmente e non ha alluso a niente di strano, ma sono imbarazzato comunque, non posso farci niente.

Nathan sta benissimo con la divisa, non finirò mai di pensarlo. Lo vedo pieno di entusiasmo questa sera e ho fiducia per il risultato della partita.

Margherite Gialle (Yaoi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora