Capitolo 20

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Come avevamo deciso, io e Nathan abbiamo pranzato insieme dopo le lezioni. Abbiamo mangiato velocemente e ci rimane più di mezz'ora da passare insieme prima che lui debba raggiungere la squadra di football.

Ci troviamo sul tetto della scuola, è questo il posto tranquillo che diceva Nathan e dove infatti nessuno ci ha disturbati.

È qui che ci siamo baciati per la prima volta e ora, come quel giorno, siamo soli.

Siamo seduti con la schiena appoggiata alla parete e ci teniamo per mano. Guardo Nathan e lo vedo preoccupato.

"Tutto bene?"

Probabilmente sta pensando al fatto che dopo gli allenamenti parlerà con i suoi amici.

Annuisce e si sforza di sorridermi.

"Lo so che non è vero, con me puoi parlare liberamente"

Lui sospira.

"Oggi devo parlare con Chris, Aaron e Josh.. e mi aspetto che andrà male" dice, con lo sguardo basso.

Mi sporgo su di lui e lo abbraccio, rimanendo seduto.

"Non dire così, è ancora tutto da vedere"

I suoi amici si sono comportati male con me, è vero, ma voglio sperare che ascolteranno Nathan rimanendo calmi e non facciano storie. Sono amici, deve andare bene.

Il mio ragazzo appoggia le mani sulla mia schiena e l'accarezza delicatamente.

Passo la lingua sul contorno del suo orecchio e sento che sussulta sotto di me.

"Permettimi di tirarti su il morale" gli sussurro.

Mi metto a cavalcioni su di lui, che non oppone resistenza.

Gli succhio il lobo e lo mordicchio, poi passo al collo. Lo bacio e ci passo la lingua sopra. Mi viene voglia di lasciargli un succhiotto e così faccio, concentrandomi su un punto. Sarà ben visibile, come un marchio, e i suoi amici sapranno chi gliel'ha fatto.

I suoi respiri si sono fatti affannosi e con le mani si tiene aggrappato alla mia schiena.

Non intendo fermarmi, faccio unire le nostre labbra. La mia lingua entra nella sua bocca come se ormai fosse la cosa più naturale da fare. Mentre le nostre lingue si accarezzano mi accorgo che è eccitato e lo sono anche io. Premo il bacino contro il suo e lui trattiene un gemito.

Torno a concentrarmi sul suo collo, lo bacio finché non sento il bisogno di fermarmi e riprendere fiato.

"Fermati, non è il posto adatto.." dice, ma lo vedo sofferente.

Appoggio la mano sinistra sul cavallo dei suoi jeans e la destra sul suo petto. Non voglio fermarmi.

Lo bacio un'altra volta, ignorando le sue parole. È un bacio dolce che non coinvolge le nostre lingue ma non serve certo a spegnere il desiderio.

Quando mi allontano di poco, pur rimanendo sopra di lui, mette il broncio.

Sposta poi lo sguardo sul cavallo dei miei pantaloni e porta la mano destra sul mio fianco.

"Io.. ho una domanda da farti" evita il mio sguardo e lo vedo imbarazzato. "Quando andremo fino in fondo.. cosa vuoi fare tu?"

Sono un attimo confuso, poi capisco e avvampo. Me lo sta chiedendo sul serio? Improvvisamente sono troppo imbarazzato per rispondere.

Se ne accorge e ridacchia, divertito. Mi spinge con la schiena a terra e me lo ritrovo sopra.

"Dimmelo, voglio solo sapere a cosa sto andando incontro"

Margherite Gialle (Yaoi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora