4. Ci si mette al lavoro

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Martha, dopo aver finito i vari compiti assegnati, esce di casa per dirigersi a casa della sua compagna di teatro, Milena, che abita a soli 2 isolati da lei, va a piedi non avendo ancora una macchina, siccome i genitori non ne vogliono sapere di prendergliela, almeno per ora. Poco dopo raggiunge l'abitazione, rimanendo un po' a bocca aperta per le dimensioni della villa che sembra quasi una reggia, sapeva che Milena viene da una famiglia ricca, ma non si aspettava di certo una casa così enorme, fa un bel respiro e suona il campanello; il cancello si apre e si addentra fino a raggiungere l'entrata dove vede una signora di mezza età vestita come le cameriere nei film e si ferma a pochi passi da lei.
<Buonasera signorina Jones, immagino, la signorina Santos la sta aspettando, venga che l'accompagno> prende la parola la cameriera facendola accomodare.
Martha non può non ammirare l'interno della casa con vasti corridoi che collegano le varie stanze del piano terra abbellite con quadri di vario genere, nel percorso vede quello che è un pianoforte a coda, simile a quello del teatro dove ha sentito la piccola suonare,un suono che le è rimasto impresso nella mente, era una canzone d'amore, ma l'orgoglio le impedisce di complimentarsi con la piccola cubana, quindi manterrà questa cosa per sè.
Arrivati davanti alla porta della camera di Milena, la cameriera bussa e <signorina Santos, è appena arrivata la signorina Jones>
Dall'interno si sente <Grazie Katrine falla pure entare poi se possibile non far salire nessuno qui, se ho bisogno chiamo io> con un tono non freddo ma pacato e gentile, un tono di certo nuovo per Martha.
Martha entra nella stanza di Milena, trovandola stesa sul letto, non propriamente in modo consono per accogliere un'ospite, dato che è in intimo con un reggiseno di pizzo rosso e gli slip del medesimo colore e tessuto e subito si volta dicendole <Ti sembra il modo di presentarti?> il tono leggermente acido, ma nemmeno troppo, il viso della grande si colora leggermente di rosso non tanto per l'imbarazzo, non è la prima volta che vede una ragazza in intimo, sono ben altre le cose che la imbarazzano, ma più che altro perchè il corpo di Milena è a dir poco sexy, ed essendo lesbica il desiderio di saltarci addosso non è poco, ma si trattiene conoscendo la piccola e non volendo passare per una drogata di sesso, non che lo sia, ma meglio non dar adito ad ulteriori voci.
<Ti da fastidio Jones?> domanda la padrona di casa provocatoria, non con secondi fini, ma per il gusto di provocarla.
<Mi da maledettamente fastidio essere chiamata per cognome, e comunque vestiti> Ribatte Martha rispondendo a tono.
<Va bene, va bene> annuendo esasperata Milena andandosi a mettere una maglia lunga fino alle ginocchia <ora va bene?>
<Si decisamente meglio> le risponde andando ad appoggiare la borsa su una sedia e prendendo il copione da essa <oggi cosa facciamo?> domanda alla cubana più piccola.
La piccola prende a sua volta il copione e dando qualche spulciata opta per <Che ne dici del loro primo incontro?> domanda, il tono però non è quello freddo distaccato che ha usato prima o che usa per punzecchiare l'altra a scuola, ma un tono più tranquillo quasi amichevole, la grande lo nota, ma non dice niente se non per annuire alla piccola acconsentendo alla sua proposta.
<Allora la tua Diamond si reca in un negozio di libri, che fa anche prestiti, io starò leggendo un libro, che risulterà essere "Il Mastino di Baskerville" di Sir Arthur Conan Doyle, e sarà la prima volta che le due si incontreranno> Spiega la bionda, Milena, alla bruna.
Dopo aver annuito ecco che inizia la prova della scena.
Martha apre e chiude la porta della stanza simulando che sia la porta del negozio, mentre Milena sta tenendo in mano un libro a caso, per poi alzare lo sguardo sulla nuova entrata studiandola appena, ne rimane incantata come se non avesse mai visto in vita sua una ragazza così bella, ridestandosi dai suoi pensieri la saluta <Buonasera signorina come posso esservi utile?> domanda seguendo il copione.
Martha si avvicina al tavolo e guardandosi intorno poi le risponde <Cosa state leggendo?> curiosa.
<Il Mastino di Baskerville di Conan Doyle> risponde cordiale alla ragazza mostrandole la copertina.
<Io amo Sherlock Holmes, il suo modo di dedurre, e come insegna a Watson il suo modo di elaborare teorie dai pochi indizi che poi si rivelano decisivi nelle loro indagini> le parla, la bibliotecaria la ascolta, ammirata, annuendo.
Martha continua <Lavorate qui?>
<Si, lavoro qui> risponde la cubana.
<Allora so dove incontrarvi, ora devo andare, si è fatto tardi> La signora altolocata risponde.
<Almeno ditemi il vostro nome> ribatte la piccola.
<Diamond Perks> risponde, ma la piccola, che ha visto l'anello al dito, ribatte <Quello da nubile>
Martha ritrae la mano, essendo stata vista con l'anello, ma risponde ugualmente <Kelly, il vostro signorina se posso?> domanda di rimando
<Beatrice Flambeau, onorata di fare la sua conoscenza> chinando lieve il capo.
La grande ripete come prima il segno di apertura e chiusura porte per segnare che la sua parte è uscita di scena.
Nel frattempo si erano fatta un'ora tarda essendo quasi ora di cena e Milena prende la parola <Martha ci vediamo a scuola>
<Si Milena ci vediamo a scuola> le risponde, mentre sistema le sue cose nella borsa <conosco la strada non disturbarti> le dice fredda ma non tanto, non come suo solito e mentre sta per uscire la piccola le tocca il braccio e mentre Martha si sta girando le da un bacio sulla guancia delicatamente per poi lasciarla andare.
Martha viene colta all'improvviso da questo bacio inaspettato e non voluto, ma preferisce non proferire parola piuttosto pensa a come è stata baciata, un bacio delicato soffice e non arrogante come di solito la Santos la trattava a scuola, un bacio che comunque non le è dispiaciuto e prosegue la sua strada verso l'uscita tornando a casa dove l'aspettano sicuramente le sue amiche conoscendo il fatto che è andata dall'altra cubana.

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