"Sta mattina mi hai fatto prendere una paura..." mi dice Courtney mentre ci avviamo verso il negozio.
"E perché mai? Sogno le stesse cose ogni notte, e il risveglio è quasi sempre lo stesso, non dovresti aver paura."
La rassicuro.
"Questa volta parlavi anche nel sonno, a un certo punto ti sei messa a gridare, così mi sono spaventata. Dio mio Abigail... se tu fossi al posto mio capiresti il terrore che ho provato. Gridavi, piangevi, e sembrava anche scalciassi contro qualcuno ma io ovviamente vedevo solo te prendere a calci l'aria da sotto le coperte."
Le parole di Courtney non mi sono affatto nuove, dato che questa volta, diversamente dal solito, rammento ogni singolo dettaglio, del mio inquietante sogno.
C'era sempre questa entità che mi fissava, con i suoi capelli neri e lisci, e il suo lungo ciuffo che si intravedeva uscire da sotto al cappuccio della sua felpa, coordinata perfettamente ad alcuni dei suoi tratti somatici.
"Chi sei? Che cosa vuoi da me?" Ricordo d'aver chiesto.
"Te" Disse quella presenza.
Sollevó lo sguardo mentre pronunció quelle parole, permettendomi di vedere meglio il suo viso, che al contrario di quel che pensavo, non era affatto pauroso, né oscuro, né inquietante. In esso si nascondeva solamente tanto mistero.
Dopo che l'entità mi guardò negli occhi, si avvicinò a me, stringendomi a se sempre più forte, tanto da farmi male.
Mi dimenai tentando di liberarmi dalla sua morsa, ma lui non molló la presa.
Scatenó in me delle grida di paura, seguite da un pianto disperato.
"Lasciami andare!"
"...non posso!" Disse allentando un po' la presa e fermandosi a fissarmi negli occhi.
"Perché non puoi?" Sussurrai sconvolta.
"Perché ho degli ordini precisi..." Lasciò in sospeso la frase, il suo volto si fece sempre più cupo. Gli occhi si schiarirono sempre di più, cambiarono colore: dal blu notte diventarono nero corvino.
D'impulso mi mise una mano al collo, provocandomi quasi un conato di vomito, strinse sempre di più, fino a togliermi completamente il fiato.
In una frazione di secondo, così come mi mise la mano al collo, me la tolse.
"Mi è stato ordinato di ucciderti..." sussurró col suo tono tenebroso.
Tossii più volte prima di rispondere.
"Allora fallo! Che aspetti?"
"Non posso..." si limitò a dire asciugandomi le lacrime che scendevano dal viso e nel frattempo i suoi occhi tornarono blu.
È stato quel preciso istante che sono balzata dal letto, dev'essere stato per questo che Courtney si è spaventata.
Entriamo insieme nel negozio, e iniziamo a sistemare le cose sul bancone per l'esposizione ai clienti.
Dopo una decina di minuti la porta si apre, lasciando entrare un giovane ragazzo, alto, magro e con i Jeans strappati.
Non so perché, ma tra tutti i curiosi dettagli facilmente visibili, la cosa che mi è salta più all'occhio sono proprio i suoi Jeans, che sembravano esser sopravvissuti ad un attacco di un rottweiler.
Non dice niente, rimanendo a testa bassa si avvicina al bancone porgendo la mano sopra di esso, aprendola ci lascia cadere qualcosa, qualcosa che però non produce alcun rumore a contatto con il materiale del banco.
Subito dopo si allontana, girandosi verso la porta d'ingresso e chiudendola dietro di se.
Io e Courtney rimaniamo per un momento perplesse da ciò che è appena accaduto, non curandoci però di quello che il ragazzo ha appena appoggiato sul tavolo.
"Wow... ok, la cosa è stata abbastanza strana, ma chi era quello?" Dice Courtney osservandomi come se io sapessi la risposta.
La mia attenzione però è rivolta verso la parte del bancone dove quel ragazzo ci ha chiaramente posato qualcosa.
Guardo meglio, è la mia catenina. La tengo sempre al collo, non me la tolgo mai. Era un regalo di mio padre, mi pare fosse un regalo di Natale, da allora non me la tolsi più.
"Ma... non è possibile" dico toccandomi il collo.
"Abi...?" Lascia in sospeso la frase per farmi spiegare.
"Questa è la catenina che porto sempre al collo, me la regaló mio padre anni fa, non me la sono mai tolta."
"Vorresti dirmi che un ragazzo che nemmeno conosci è entrato per restituirtela?"
"Io ... credo di si..."
Esco dal negozio per vedere se quel ragazzo é ancora nei paraggi, vedo la sua figura allontanarsi sempre di più verso la strada.
Lo rincorro per tentare di raggiungerlo.
"Hey tu! Hey, dico a te! Fermati" Urlo.
Nessuna risposta da parte sua, continua ad avanzare ignorandomi.
Mi fermo piegandomi sulle ginocchia e boccheggiando per il fiatone.
"...Fermati... Hey..." Riprendo fiato.
"Perché avevi la mia collanina? Chi sei tu?"
Il ragazzo si ferma, senza però voltarsi.
"Drake" si limita a rispondere.
Ne approfitto per avvicinarmi a lui, che sembra rimanere immobile, con i piedi attaccati al suolo.
"...allora... Drake... perché avevi la mia collanina?"
"Non posso dirtelo." Risponde seccatamente.
Giro intorno a lui molto lentamente, poi mi fermo di fronte, questo mi permette di poter vedere bene il suo viso, anche se è coperto dal cappuccio nero della sua felpa.
I suoi occhi sono scuri, di un blu intenso. La sua pelle è chiara e le labbra grandi e carnose.
Le labbra. Perché mi sono soffermata sulle labbra ?
"Che hai da guardare?" Sbotta.
Sobbalzo dallo spavento, ero troppo occupata a fissare il suo sguardo, cupo ma ipnotizzante.
"Ti ho già visto da qualche parte ... dove ci siamo incontrati?" Chiedo curiosa.
So di averlo già visto, ma non ricordo dove. Eppure è impossibile, il colore dei suoi occhi è talmente particolare che sarebbe difficile per chiunque dimenticarsene.
"Nei tuoi sogni forse." Sussurra lui avvicinandosi sempre più a me, tanto da sentire il suo respiro sul mio collo, che per un istante mi fa rabbrividire.
Non faccio neanche in tempo a parlare che scompare nel nulla, lasciandomi li, piena di domande, senza risposta.
L'unica cosa però, di cui sono assolutamente certa, è che ora l'entità che mi tormenta da anni, ha un volto e un nome.
Da questo momento ogni mio tentativo di dimenticarmi di lui, sarà inutile.
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Love in the darkness
FantasyLa giovane Abigail, 25 anni, fin da piccola è tormentata da un sogno che si ripete ogni notte: un demone nel buio più totale che la osserva in silenzio nell'oscurità. Scoprirà presto di aver già visto la misteriosa entità e vedrà in seguito chi si...