Avverto freddo e silenzio intorno a me, talmente tanto che posso sentire il battito del mio cuore che pian piano accelera.
Poco dopo sento delle grida, quasi disumane... ma dove mi trovo?
Non posso né muovermi né vedere niente, credo di essere legata ad una spalliera di un letto, sotto di me sento qualcosa di morbido, qualcosa di simile ad un materasso.
"Che sta succedendo!?!?" Cerco spingermi all'indietro per sedermi, così da allentare la tensione delle corde che mi avvolgono i polsi.
Urlo con tutta la mia energia, accorgendomi però di essere molto debole e di avere appena la forza di respirare.
Tento di liberarmi, ma le corde sono troppo strette e fanno male, quasi come se bruciassero.
Un altro urlo mi distrae... ma appartiene sempre alla stessa persona.
Improvvisamente sento aprire la porta.
"Bene bene Abigail... a quanto pare hai ancora energia...allora non ho fatto bene il mio lavoro..." sussurra Lucian avvicinandosi.
"Cosa pensi di fare? Vuoi ancora farmi del male? Speri che Drake venga a salvarmi cadendo nella tua trappola? Non funzionerà mai." Lo sfido, suscitando in lui un velo di rabbia.
Acciglia la fronte.
É proprio questo che accadrà infatti, conosco Drake, molto più di quanto pensi, lui é il tipo che farebbe qualsiasi cosa pur di proteggere chi ama,
é bastato poco perché il povero demone incompreso pendesse dalle tue labbra..." Dice lui sarcasticamente.
"Fagli del male e io..." mi dimeno.
"Tu...? Oh Biondina... ancora non hai capito vero? Per fare del male a Drake non ho bisogno di lui... mi basti tu... credo proprio che tu lo renda vulnerabile, sei il suo punto debole." Sento il suo fiato addosso a me.
Mi toglie la benda per guardarmi negli occhi.
Lo punto con occhi pieni di rabbia e rassegnazione.
"Va bene, fammi ciò che vuoi, ma ti prego, non toccare lui, io..." mentre pronuncio queste parole mi scende una lacrima e lentamente abbasso la testa.
"Tu lo ami... non é così??" Dice accennando un sorriso malizioso e malvagio allo stesso tempo.
"Si..." rialzo la testa fissandolo con uno sguardo furente.
"Toccalo... e ti assicuro che non vedrai il prossimo tramonto, fosse l'ultima cosa che faccio!" Dico sicura di me, sta volta più decisa che mai.
"Uh che paura che ho... guarda mi tremano le piume..." ride sarcastico.
"Dunque mi stai dicendo... che saresti pronta a sacrificarti per lui? Anche adesso?" Mi gira attorno estraendo un pugnale, giocherellandoci con le mani.
Prendo un respiro profondo. "Si, non mi importa della mia vita, non fargli del male ti prego, prendi me."
Mi si avvicina tirandomi la testa indietro prendendomi per i capelli.
"Oh é proprio quello che farò... Non temere." Sussurra al mio orecchio.
Repentinamente tende il braccio e alza il pugnale.
"Lucian!! Smettila di giocare e vieni immediatamente qui! Te lo ordina il Sovrano!"
Un secondo prima che Lucian mi sferri il colpo viene interrotto, sbuffando fa per uscire. "Con te non ho ancora finito..."
Solo ora, guardandomi intorno mi rendo conto di dove mi trovo.
Sono ad Alcamon.
Un luogo che non avevo mai visto prima, un luogo cupo e mistico, dove Lucian ne é il padrone e il Signore delle tenebre l'assoluto Sovrano.
Continuo a dimenarmi ma più lo faccio più sento dolori e bruciori ovunque.
Piango per il male che avverto farsi sempre più forte: dai polsi, alle braccia poi fin sopra alla schiena, successivamente alla pancia, al petto e alle gambe... un dolore atroce che si irradia in ogni singola parte del mio corpo.
"Lucian! Schifoso figlio di puttana vieni qui! Dai finiscimi se hai il coraggio, forza tira fuori le palle e facciamola finita! Sei solo un vigliacco! Ti credi tanto forte ma alla fine sei solo un debole. Dai forza fatti avanti!!"
La porta si spalanca con forza e dietro di essa spunta Lucian, che subito mi piega il collo mettendomi le mani in faccia.
"Ascoltami bene ragazzina adesso mi hai stancato! Facciamola finita adesso, non mi servì più, se voglio posso uccidere il tuo prezioso Drake anche senza di te."
La lama del suo pugnale punta dritta verso il mio ventre.
"Coraggio, finiamola qui!" Trattenendo il fiato mi prendo coraggio e spingo la sua mano contro l'addome, che mi trapassa la pelle, lasciandomi senza respiro.
La ferita inferta mi indebolisce ogni secondo di più, sto quasi per perdere i sensi, quando improvvisamente cala l'oscurità e due braccia possenti mi sollevano dal suolo.
Debole e stremata mi addormento accasciandomi su di esse.
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Love in the darkness
FantasyLa giovane Abigail, 25 anni, fin da piccola è tormentata da un sogno che si ripete ogni notte: un demone nel buio più totale che la osserva in silenzio nell'oscurità. Scoprirà presto di aver già visto la misteriosa entità e vedrà in seguito chi si...