Prologo

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Adesso Newt gli era davanti con gli occhi arrossati, dovuto alle lacrime che non aveva smesso di versare; tra le mani teneva quella pistola, l'arma che aveva causato fin troppo dolore. Il biondo la stava puntando verso Thomas, ma il braccio stava tremando.
"Ascoltami" gli disse il moro, cercando di calmarlo "ho visto cos'hai passato ma-".
"No!" lo interruppe Newt "tu non sai cos'ho passato! Tu non sai niente del dolore!".
"Cerca di calmarti...".
"No!" sbraito' "tu hai sempre vissuto tra gli allori, fregandotene delle persone, pensando solo a te stesso. La tua vita è sempre stata rose e fiori...".
Fece per continuare ma si bloccò, incapace di proseguire senza singhiozzare. Anche se vi era poca luce, Thomas poté leggere nei pozzi neri che componevano i suoi occhi una tremenda solitudine, un temendo dolore mai superato.
"Hai ragione Newt, ma ti prego" lo supplicò Thomas, avvicinandosi al biondo a piccoli passi "metti giù la pistola".
"Non ti avvicinare! Sono un mostro! Sono un assassino!".
"No..." Thomas fece un altro passo, avvicinandosi quanto bastava per potergli togliere delicatamente l'arma dalla mano "tu non sei e non sarai mai un assassino".
Gettò la pistola sul letto.
Dette quelle parole, Newt cadde in ginocchio, abbassando lo sguardo verso il parquet, continuando a piangere. A Thomas gli si strinse il cuore a vederlo ridotto in quello stato: un profondo dolore cominciò a insediarsi nei meandri del suo cuore, come un virus che si insediava in corpo ospite per divorarlo dall'interno. Il ragazzo non aveva mai sofferto così; ma gli cosa gli stava succedendo? Perché a vedere Newt piangere disperato lo faceva stare così male? Perché proprio lui e non Teresa?
Poi capì. Si sentì stupido per non averlo capito. Doveva smettere di fare finta di niente e allora si fece avanti, sapendo allo stesso tempo che si sarebbe pentito.
S'inginocchiò davanti a Newt e lo strinse fra le braccia. Si ritrovò ad avere l'esile corpo del biondino appoggiato al petto; Thomas aveva quasi paura ad abbracciarlo, paura che a solo stringerlo al suo corpo l'avrebbe disintegrato, come un castello di sabbia...

Angolo Autore:

Questo non si tratta di un vero e proprio capitolo, ma solo di un piccolo assaggio di ciò che accadrà. Di più non posso dirvi.
Beh, come disse una grande filosofa (la sottoscritta😎) non si può sapere il futuro se non si conosce il passato...

I Don't wanna miss a think ~Newtmas~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora