Col borsone a tracolla, Thomas uscì di casa sbuffando, assicurandosi di non dover mai incontrare Gally.
Anche se erano solo le otto, Los Angeles era già in fermento: macchine di tutte i tipi gironzolavano per le strade, animandole del tutto. Ovviamente c'era chi andava in moto o in bici, ma la maggior parte dei passanti erano a piedi, tutti con gli occhiali da sole e carichi di borsoni per la spiaggia. Per colpa di Gally l'umore di Thomas si era ingrigito;
l'aveva stancato con tutte quelle elemosine: non gli aveva mai restituito i soldi e mai l'avrebbe fatto.
Il moro indossò gli occhiali da sole e si diresse alla spiaggia con le infradito ai piedi. Durante il percorso stranamente, non era mai stato attaccato dalle fan.
Meno male
Sì, le adorava, ma in quel momento doveva pensare, ragionare su quell'ultima frase che Gally gli aveva detto prima di uscire:
I soldi e la fama ti hanno rovinato. Non sei più quello di un tempo
Ma qual'era il suo problema? Solo perché si era rifiutato di aiutarlo faceva quell'enorme paranoia?
Non era di certo una banca.
Non è nessuno per parlarmi così.
È colpa sua se fa sempre di testa sua, pensò Thomas.
Pensando, non si rese conto di essere arrivato; la spiaggia era già piena di gente, ma non fu quello a preoccupare il moro. Una ragazza con i capelli lunghi e neri e gli occhi azzurri come il mare lo stava fulminando con lo sguardo, vestita con una canotta e una minigonna.
"Si può sapere perché ci hai messo così tanto?", chiese.
"Non è colpa mia Teresa" gli rispose Thomas baciandola sulle labbra "è stato Gally a rompermi l'anima".
"Ne riparleremo quando andremmo all'ombrellone".Quando appesero i borsoni ai ganci sull'asta dell'ombrellone da loro prenotato, i fidanzatini si sedettero sugli sdrai, uno di fronte all'altra. Fu allora che Thomas gli raccontò di Gally.
"Un'altra volta?", le chiese Teresa, amareggiata.
"Già. Non lo sopporto più".
"So cosa provi, ma sei stato un po' troppo duro".
"Troppo duro?!", esclamò il ragazzo, allibito.
"Sì. È pur sempre un tuo amico".
"Io e lui non siamo amici".
"Lo odi, ma ha ragione. Sei cambiato".
"Cambiato in che senso?".
"È da quando sei diventato un attore che ci consideri come comuni mortali e tu un dio. Tutti lo pensano, compreso Minho".
"È già partito?".
"Quasi tutti. Siamo rimasti solo io e te, Zart, Clint, Jeff e Winston. Gli altri sono andati in Texas ad aiutare il nonno di Frypan con la fattoria, compreso Aris".
"Me lo ricordo. Vuol dire che noi due avremmo più tempo per stare insieme".
"Sì, ma non ti dispiace non andare con loro?".
"Neanche minimamente. La settimana prossima devo andate a Hollywood per un nuovo film".
Teresa sospirò. Avrebbe dato tutto pur di vivere una serata tranquilla con Thomas, senza che uno dei due abbia avuto un impegno. Disse cambiando argomento:
"Stasera non ho voglia di rimanere a casa da sola. Andiamo al Rosone?".
"Certo" disse lui sorridendo malizioso "tutto per la mia principessa".
Le diede un bacio sulle labbra. La ragazza lo ricambiò, ma purtroppo Gally aveva ragione: il suo Tom era cambiato.
STAI LEGGENDO
I Don't wanna miss a think ~Newtmas~
FanfictionL'opera può essere letta anche da chi non ha letto e/o visto i libri/film. Anche se ha solo diciassette anni, Thomas O'Brien è un attore Hollywoodiano amato da un grande pubblico, data la sua bellezza. I suoi fan però, sono ignari del com'è verament...