Novecento

38 1 0
                                    

Suonavamo perché l' oceano è grande, e fa paura, suonavamo perché la gente non sentisse passare il tempo, e si dimenticasse dov'era, e chi era. Suonavamo per farli ballare, perché se balli non puoi morire, e ti senti Dio.
E suonavamo il ragtime, perché è la musica su cui Dio balla, quando nessuno lo vede. Si cui Dio ballava, se solo era negro
Pag13

Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento li guardò e sorrise: loro rimasero di stucco: nessuno si aspettava che un bambino così piccolo potesse fare tutta quella merda
Pag21

Leggeva lentamente, ma leggeva. Così il vecchio Danny morì sulla sesta corsa di Chicago, vinta da "Acqua potabile" con due lunghezze su "Minestrone" e cinque su "Fondotinta blu"
Pag22

A voler essere precisi, Novecento non esisteva nemmeno, per il mondo: non c'era città, parrocchia, ospedale, galera, squadra di baseball che avesse scritto da qualche parte il suo nome. Non aveva patria, non aveva data di nascita, non aveva famiglia. Aveva otto anni: ma ufficialmente non era mai nato
Pag22♥️

Così quel che gli chiese fu: "Novecento, tutto questo è assolutamente contro il regolamento".
Novecento smise di suonare. Era un ragazzino di poche parole e di grande capacità di apprendimento. Guardò con dolcezza il comandante e disse:
"In culo il regolamento"
Pag25

E mentre volteggiavamo tra i tavoli, sfiorando lampadari e poltrone, io capii che in quel momento, quel che stavamo facendo, quel che davvero stavamo facendo, era danzare con l' Oceano, noi e lui, ballerini pazzi, e perfetti, stretti in un torbido valzer, sul dorato parquet della notte. Oh yes.
Pag30♥️

Ma erano ventisette anni che il mondo passava su quella nave.:ed erano ventisette anni che lui, su quella nave, lo spiava. E gli rubava l'anima.
Sapeva ascoltare. E sapeva leggere. Non i libri, quelli son buoni tutti, sapeva leggere la gente. I segni che la gente si porta addosso: posti, rumori, odori, la loro terra, la loro storia...Tutta scritta addosso
Pag33

Non disse nulla, ma quello che si sentì nell'aria fu: "Alzati da lì".
Novecento si alzò.
"Lei è quello che ha inventato il jazz, vero?"
"Già. E tu sei quello che suona solo se ha l'Oceano sotto il culo, vero?"
"Già"
Si erano presentati.
Pag38

Facevi sue curve e giravi dietro a una collina, alla fine, d'improvviso , vedevi il mare. Non l' aveva mai visto prima, lui. Ne era rimasto fulminato. L'aveva salvato, a voler credere a quello che diceva. Diceva: "È come un urlo gigantesco che grida e grida, è quello che grida è:' banda di cornuti, la vita è una cosa immensa, lo volete capire o no? Immensa'".
Pag47♥️

Per me, non ero nemmeno sicuro che lo fosse mai stato, infelice. Non era una di quelle persone di cui ti chiedi chissà se è felice quello. Lui era Novecento, e basta. Non ti veniva da pensare che c'entrasse qualcosa con la felicità, o col dolore. Sembrava al di là di tutto, sembrava intoccabile. Lui è la sua musica: il resto, non contava.
"Non devi pensare che io sia infelice: non lo sarò mai più". Mi lasciò secco, quella frase. Aveva la faccia di uno che non scherzava, quando la disse.
Pag50

~citazioni dei libri~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora