Twist of fate {Bts Au FF ita}

Capitolo 17 ~ La scoperta

"Hai paura?"

Fece la voce di Taehyung emergendo da un remoto ricordo della sua infanzia.
"Sì" Rispose mentalmente Evelyn. "Ho tanta paura..."
"Non devi averne Eve... Tutte le volte che sei spaventata pensa a questo momento, immagina che io sia lì accanto a te a tenerti per mano come sto facendo ora... Perché se siamo insieme Eve, se siamo vicini col cuore, nulla potrà mai farci del male...".
Evelyn chiuse gli occhi mentre fredde lacrime le scorrevano lungo le guance.
"Come vorrei che fossi qui..."

"Non osare distogliere lo sguardo ragazzina!"
Ruggì l'energumeno in piedi accanto a lei prendendole bruscamente il viso fra le sue grasse dita unticce e costringendola a fissare i due uomini in ginocchio davanti lei, ai quali, fra grida lancinanti di dolore, due boia incappucciati, attrezzati di spellacarni da macelleria, stavano strappando via il pezzo di pelle del petto sul quale si trovava il tatuaggio nemico.
"Il boss voleva che vedessi cosa succede qui a chi non è in grado di portare a termine il proprio compito" Le fiatò l'uomo nell'orecchio ed Evelyn sentì l'urgente impulso di sputargli in un occhio.
Ma non poteva farlo, perché era stata legata ed imbavagliata ad una sedia prima di essere svegliata con una gelida secchiata d'acqua.
Uno schizzo di sangue la colpì in viso e Evelyn percepì l'urto del vomito farsi sempre più pressante.
Quando ebbero finito di torturare quei poveri disgraziati, li trascinarono via da quella stanza dalle pareti verdine, buia, fredda e senza finestre nella quale si trovavano.

Davanti a lei apparve un uomo alto, abbronzato, capelli neri brizzolati ed un orecchino ad anella dorato all'orecchio destro.
Era magro, ma muscoloso, dall'abbigliamento più distinto rispetto agli altri uomini che aveva visto fin'ora : camicia di seta azzurrina, pantaloni blu eleganti e scarpe di camoscio.
Le gettò uno sguardo sprezzante poi ordinò al suo guardiano : "Slegala e portala dalle donne. Digli di darle una lavata e una sistemata, perché mio padre vuole vederla."

~•~

Prima di poter chiedere spiegazioni Jimin, Taehyung, Jungkook e Linda vennero incappucciati e fatti accomodare su quelli che sembravano essere, basandosi sul loro senso del tatto e dell'udito, i sedili di un furgoncino.
"Suga erano davvero necessari i cappucci?" Sbuffò Linda : "E poi dove ci state portando? E dov'è Francesca?".
"La tua amica è stata accompagnata a casa del suo ragazzo dove le è stato caldamente consigliato di trasferirsi per le seguenti settimane. Una squadra dei miei uomini pattuglia quel quartiere e li sorveglia a loro insaputa per impedire che facciano incontri spiacevoli. Perciò puoi stare tranquilla, è al sicuro." Le rispose con voce calma Suga seduto al posto del passeggero : "Noi invece ci stiamo recando al nostro quartier generale! Vi abbiamo bendato perché nessuno a parte io e i miei ragazzi può sapere dove si trovi. Se uno di voi finisse nelle mani di Si-Hyuk questa sarebbe la prima cosa che vorrebbe sapere e non possiamo permetterci che lo venga a scoprire!".
"Ma perché diavolo avete generato un'esplosione???" Sbottò furioso Taehyung interrompendolo.
"Si trattava dell'appartamento della mia vicina di casa..." Spiegò Hoseok seduto nei sedili dietro di loro.
"Io e Yoongi abbiamo una doppia identità per proteggere i nostri affari e come domicilio fittizio avevamo scelto l'appartamento che si affaccia su quello di Evelyn, dove Suga si ritirava a riflettere di tanto in tanto... Io sono laureato in legge e perciò svolgo come copertura la professione di avvocato free lance e Yoongi si finge il mio contabile. La sera gestisco la vecchia palestra di mio padre che in realtà sfrutto per trovare ragazzi talentuosi ed affidabili da inserire nella gang."
"Oddio è questo che intendevi quando mi hai proposto di allenarmi con il gruppo di ragazzi che avevi selezionato come "migliori"??" Chiese Jungkook inorridito.
Ma prima che il suo mister potesse rispondergli Jimin prese la parola.
"Per questo avete distrutto la casa di quella povera ragazza? Siccome hanno rapito Evelyn pensando che frequentandovi fosse coinvolta nei vostri affari, quella location era diventata compromessa e avete pensato senza nessun rimorso di farla sparire insieme ai segreti che nascondeva, per evitare che fosse raggiunta e ispezionata dagli uomini di Si-Hyuk, vero?"
Il disprezzo nella voce di Jimin era così marcato che era quasi possibile vedere il suo sguardo furioso attraverso la stoffa nera del cappuccio.
"L'intero piano è imploso e il piano superiore è crollato insieme ad esso! Vi rendete conto della gravità delle vostre azioni?"
"Sai la tua poca fiducia nei nostri confronti sta iniziando ad essere offensiva" Commentò divertito Yoongi.
"Abbiamo agito tempestivamente e battendoli sul tempo, ma nulla è stato lasciato al caso! Abbiamo gentilmente persuaso una compagnia di assicurazioni a regalare una polizza sulla casa alla vicina di J-Hope, che hanno spacciato come offerta promozionale, con la quale la ragazza riceverà un compenso tale da potersi comprare un appartamento due volte più grande!!! E il piano superiore, insieme all'appartamento di J-Hope era tutto di proprietà di una sua lontana zia che gliel'ha ceduto in eredità perciò nessun altro ci ha perso nulla...".
"Nel condominio non c'era più nessuno perché io sono riuscita a far scattare l'allarme anti incendio e gli uomini di Suga, che si sono intrufolati e hanno acceso il gas nell'abitazione della ragazza, si sono assicurati che prima che io mi insinuassi nel sistema elettrico e accendessi la luce nella cucina facendo scoppiare una lampadina per generare l'esplosione, fossero usciti tutti dall'edificio..." Borbottò Linda.
"Lilly mi spieghi cosa c'entri con loro?" Domandò Taehyung incredulo.
"Lilly?" Ripeterono Suga e J-Hope all'unisono divertiti.
"La mia famiglia è povera ok?" Ribatté la ragazza sulla difensiva : "Perciò ho pensato di sfruttare le mie capacità informatiche per pagarmi le tasse universitarie. Quando mi sentivate parlare al computer, non era con il mio team di gamers, ma con i miei clienti. Ho iniziato a farmi una fama come hacker finché non ho incontrato J-Hope online che mi ha proposto di diventare la loro collaboratrice fissa in cambio di una lauta paga. Non ho mai fatto domande riguardo il loro impiego o i loro affari, non conoscevo i loro veri nomi e loro non sapevano il mio e non li avevo mai visti di persona. Quando mi hanno chiesto di creare un chip per tracciare una ragazza, non avrei mai pensato si trattasse di Eve!".
"Voi avete attaccato un segnalatore ad Evelyn??" Domandò rabbiosamente Jimin.
"È una lunga storia..." Mormorò Hoseok stancamente : "Ma possiamo assicurarvi che l'abbiamo fatto con le migliori delle intenzioni!".
"Signore mi dispiace interromperla" Fece l'autista con voce grave : "Ma siamo arrivati".
Improvvisamente il van blindato si fermò e i quattro ragazzi udirono le portiere aprirsi.
Furono ruvidamente aiutati a scendere e finalmente furono levati loro i cappucci.
"Siamo a casa..." Si lasciò sfuggire in un soffio Suga.
I giovani si guardarono attorno stupiti.
Si trovavano in quella che un tempo doveva essere stata una sfarzosa sala teatrale, alla quale però erano state rimosse le poltrone della platea per riadattarla a garage.
Decine di auto, furgoni e moto erano parcheggiate nell'enorme sala e diversi uomini vestiti di nero ed armati fino ai denti pattugliavano quella bizzarra rimessa.
"Ma siamo..." Balbettó Jimin confuso " Questo è...".
"Uno dei teatri segreti degli anni del proibizionismo" Rispose J-Hope con un sorriso.
"Quindi non si trattava di una leggenda!" Realizzò sconvolto Jungkook.

~•~

"Jung Key..." Mormorò la donna, solennemente adagiata sul suo letto a baldacchino, nella sua enorme camera dorata e buia.
"Signora... Mi avete fatto chiamare?" Fece la ragazza interpellata avvicinandosi al letto con fare reverenziale.
"Sì mia cara..." Le rispose l'anziana dai capelli argentati : "Come puoi vedere mi sono quasi del tutto ripresa" Le disse allungandole una mano che Key prese fra le sue.
La giovane la osservò con attenzione : effettivamente sembrava quasi rinata dalla prima volta che l'aveva vista.
Le sue rughe si erano addolcite e i suoi occhi avevano perso quel luccichio selvaggio e sinistro che avevano al suo risveglio : ora una luce bonaria e pacifica nascondeva il suo sguardo maligno.
Si era truccata in modo elegante e delicato, che si addiceva alla sua età, o almeno a quella che pareva dimostrare, con un sottile filo di eyeliner per enfatizzare il mascara, un tocco di cipria e il rossetto rosso scuro in tinta con il kimono di seta che indossava.
"Ho controllato tutti gli andamenti della mia impresa e devo dire che in questi anni la tua gestione della mia azienda attraverso l'utilizzo delle mie previsioni è stata impeccabile" Commentò la proprietaria della B.E. Corporation con un sorriso.
"Grazie signora, ho dovuto insistere inizialmente, perché quando arrivai qui il gruppo dei titolari stava decidendo di scostarsi dalle sue linee guida considerandole false e obsolete, ma io non ho mai dubitato!" Asserì convinta Key.
"Attraverso le ricerche dei miei uomini ho potuto appurare la tua fedeltà quindi posso credere alle tue parole" La rassicurò la donna stringendole lievemente la mano.
"I suoi uomini?" Domandò la giovane confusa.
"Sicuramente ti avranno istruita sulla mia particolarità e sulla mia squadra privata di servi al mio comando" Sussurrò la vecchia scrutandola con fare indagatorio.
"Mi sono giunte all'orecchio alcune leggende su di lei e mi è stata raccontata la sua storia per sommi capi, ma non sono così informata in realtà" Rispose Key timidamente.
"Bene mia cara allora è arrivato il momento che tu sappia la verità" Le disse Aracnis con un sorriso sardonico.

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*** Nota dell'autrice ***

Nella speranza che questo capitolo vi sia piaciuto, vi avviso che il prossimo è stato scritto di getto in un momento di ispirazione della sottoscritta , perciò è più breve e differente dagli altri ma fornisce un piccolo assaggio di un'ulteriore prospettiva su questa storia 😊
Detto questo ringrazio tutti quelli che continuano a leggere e supportare questa storia alla quale io sono davvero affezionata ❤️